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Immigrazione e accoglienza: la Sen. Ferrara in visita ai centri Cas di Oleggio e Ameno

«Dal Prefetto una buona notizia: da gennaio a Novara sarà attiva una Commissione per le richieste di asilo»

Oleggio - Una visita per toccare con mano alcune delle strutture che ospitano i migranti sul nostro territorio. Nella giornata di martedì 29 dicembre la Senatrice Elena Ferrara, accompagnata dal Prefetto Francesco Paolo Castaldo, ha visitato i centri di accoglienza straordinaria di Oleggio e di Ameno. Il primo Cas, gestito dalla cooperativa sociale Integra, ospita 23 persone mentre il secondo, affidato alla cooperativa sociale Versoprobo, ne accoglie ben 111, fra cui anche tre nuclei familiari.

«Un'iniziativa nata a margine della presentazione dei dati dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione di qualche settimana fa – spiega la Senatrice, componente della Commissione Diritti umani di Palazzo Madama - E' stata soprattutto un momento di ascolto, in cui i giovani ospiti di entrambe le realtà hanno esposto le loro richieste. Sono legate soprattutto a questioni di natura burocratica, in primis ai tempi di rilascio dei documenti. Una tematica importante, su cui hanno ricevuto rassicurazioni dirette dal Prefetto Castaldo, il quale ha annunciato l'istituzione di una Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, che avrà sede a Novara e che potrà dare risposte concrete, con tempistiche più brevi». Il nuovo organo diventerà operativo da gennaio ed è destinato a diventare punto di riferimento per le province di Novara, Vercelli, Biella e del Vco. Sinora la stessa attività era svolta da una Commissione con sede a Torino, che serviva tutto il Piemonte, oltre a Valle d'Aosta, Liguria e Toscana. Al centro dei colloqui, intercorsi durante le due visite, è emerso anche il tema dell'integrazione. «All'interno di entrambe le strutture si tengono corsi di italiano per gli ospiti, che collaborano attivamente alla gestione delle attività quotidiane – continua Ferrara – Inoltre ad Ameno sono stati attivati laboratori creativi e di informatica, gestiti, in qualche caso, dagli stessi ospiti. Ma, come hanno sottolineato gli operatori di entrambi i centri, è importante offrire a questi ragazzi la possibilità di poter contare sulla continuità progettuale e questa può essere realizzata con la collaborazione del territorio, delle istituzioni locali e delle realtà che operano nel sociale, che possono costruire una rete per l'inclusione attiva. Una esigenza che ha trovato disponibilità da parte del Prefetto Castaldo».