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Inceneritore: c'è chi dice no!

Nasce il comitato spontaneo che si oppone al progetto per la realizzazione di un impianto per lo smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi

Trecate - Prima di raccontare quel che è successo, è bene fare una considerazione: mai come questa volta è valida la regola che nella Politica un fatto 'importante' è un ottimo aggregante per forze divise e suddivise in varie anime. Persone che sino a pochi giorni fa non si stimavano affatto, anzi se ne sono dette e fatte di tutti i colori (davanti e alle spalle...) si sono alla fine riunite sotto un'unica bandiera, quella contro l'inceneritore per rifiuti ospedalieri pericolosi. Si tratta di un progetto che è stato localizzato tra Trecate e San Martino, nell'area della strada Bellaria e che è stato presentato una prima volta nel giugno 2014 (bocciato) e che proprio in queste ore viene valutato dopo alcune modifiche dalla Conferenza dei Servizi riunitasi a Novara. Il sindaco Enrico Ruggerone e la sua giunta, in primis l'assessore all'Ambiente Marco Uboldi, forse hanno perso il polso della situazione e il risultato è stato che il comitato spontaneo è nato, è composto da diversi cittadini di buona volontà ed anche da partiti che hanno da subito dato un distinguo politico a questa operazione (vedasi MoVimento 5 Stelle, Lega Nord, Forza Italia, Ncd, Fratelli d'Italia e l'Idv dell'ex presidente del Consiglio Roberto Varisco).

Proprio Varisco, con Alessandro Pasca (del Carroccio) e Michela Cigolini (Forza Italia) ha presenziato all'inaugurazione del comitato, avvenuta la sera di martedì 4 novembre al Caffè Sassi di Trecate. "Abbiamo in programma diversi incontri - ha spiegato l'esponente dell'Italia dei Valori - con la popolazione di San Martino e anche con i trecatesi per informarli della pericolosità di questo progetto. Sono previsti convegni con specialisti, un presidio con Ncd (mercoledì 5 novembre) in piazza Cavour e tutta una serie di iniziative che pubblicheremo nei social network per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa vicenda che ci piace davvero poco. La ditta che ha presentato il progetto propone due tipi distinti di impianto: uno per la sterilizzazione dei rifiuti sanitari e un altro per lo smaltimento. Si tratta di grosse quantità, circa 15.000 tonnellate all'anno, che arriverebbero da tutto il Piemonte e dalla Liguria, anche se proprio ad Arenzano (Ge) si sta procedendo all'approvazione di un impianto simile al nostro. La cosa che più ci lascia perplessi è che questo 'turismo' del rifiuto porterà sul territorio materiale molto pericoloso e rischioso, in un'area già di per sé ad alto rischio, per la presenza del polo petrol-chimico. E' un'area che ha già dato tanto ed è qualificata come la quarta per presenza di industrie impattanti in Italia, davanti addirittura a Taranto... Mi sembra che ora si cerchi di fare il 'giochino' di dire sì all'impianto di sterilizzazione per poi in un secondo tempo dare l'assenso anche a quello di smaltimento e incenerimento. Vorrei anche ricordare che il Decreto Sblocca Italia del Governo Renzi, Pd anche lui come il sindaco, il presidente della Provincia e il presidente della Regione, potrebbe permettere per la pubblica utilità una struttura del genere sul nostro territorio! Non capisco questo Pd a due facce: a Carpignano Sesia si indignano, formano comitati, fanno interrogazioni parlamentari ed interventi di ogni tipo per scongiurare i pozzi petroliferi e qui non muovono un dito... E poi perché le stesse persone che 4 anni fa dicevano no al progetto nell'ex cava Cav To-Mi, facendo azioni in Regione con la consigliera Manica e a Roma con l'allora senatrice Biondelli (oggi sottosegretario al Welfare), oggi sono silenti su questa vicenda? Sempre vicino a questo impianto ci sarà anche la cava Italvest e poi lo stesso assessore Uboldi ha annunciato che sorgerà una struttura per lo smaltimento di rifiuti provenienti da materiale elettrico. Senza contare che siamo a poche centinaia di metri dall'area dell'ex pozzo Tr24, tristemente noto in tutto il mondo per quanto avvenne il 28 febbraio del 1994 (esplosione del pozzo petrolifero). Ma San Martino non sta dando già tanto e troppo in termini di sfruttamento del territorio? Mi sarei aspettato più attenzione anche da chi ha la delega alle infiltrazioni mafiose e alla legalità, per porre dei paletti più stretti e maggiore trasparenza su questa vicenda. E invece... un silenzio assordante. Abbiamo un unico obiettivo: obbligare l'Amministrazione comunale a dire No al progetto da subito. Peccato che non l'abbia mai fatto prima e in modo netto, assumendo un atteggiamento in alcuni componenti della maggioranza di estrema leggerezza e superficialità".

Pasca: "Evitare di costruire l'inceneritore è una vittoria di tutti. E' chiaro che una struttura simile va costruita da qualche parte in Italia, ma di certo non tra Trecate e San Martino, un'area con forte presenza di aziende inquinanti e un tasso di mortalità dovuto ai tumori decisamente più alto che altrove. Anche perché, ricordiamolo, dalle emissioni verrebbero inquinati anche i vicini centri di Cerano e Romentino, non la sola Trecate. E in questo caso i due sindaci si sono già espressi contro il progetto senza dover aspettare la Conferenza dei servizi".

Infine l'affondo di Varisco al sindaco: "Nessuna azienda viene sul territorio se prima non ha presentato il progetto al sindaco e all'Amministrazione comunale. Non posso quindi credere che nessuno ne sapeva niente sino a pochi mesi fa... Zanotti Fragonara è stato più coerente e coraggioso, quando ha portato l'idea di Mauletta per la cava Cav To-Mi, tanto osteggiata da Ruggerone e dal Pd, addirittura in Consiglio comunale. Allora contro quella proposta furono raccolte circa 600 firme. Oggi contro l'inceneritore siamo prossimi a raggiungere quota 1.500, eppure qualcuno si comporta come se nulla fosse..."

Il comitato ha quindi preso piede ufficialmente. Presidente è stato nominato Carlo Perone; portavoce invece è Maurizio Battaglia. Tutti, partiti e movimenti, oltre che semplici cittadini, si sono poi dati appuntamento al presidio in piazza la sera di mercoledì 5.

Qualcosa si sta muovendo nella Politica trecatese e l'idea che da questa iniziativa possa nascere un 'laboratorio' che possa portare alla creazione di un progetto civico in vista delle prossime Amministrative (primavera 2016) non è poi tanto remota. Innanzitutto è chiara una cosa: Ruggerone e la sua maggioranza hanno ora un acceso oppositore dentro il Consiglio comunale: Varisco. E se buon sangue non mente, allora...

Gianmaria Balboni