Oleggio - "Durante la discussione di una proposta di deliberazione - affermano Massimiliano Ferrari – capogruppo Per Oleggio e Andrea Apicella – consigliere Per Oleggio - in cui era previsto il versamento al Comune – da parte di un privato - di 15.000,00 euro per l'esecuzione di lavori pubblici e/o l’acquisto di non meglio precisati arredamenti, abbiamo presentato - unitamente al consigliere del M5S Stefano Riva (cui va il merito dell’iniziativa) e al consigliere Bellan - un emendamento per chiedere che tale somma venisse destinata per dotare il Museo - di recente ‘visitato’ dai ladri - di un sistema d’allarme. Emendamento sorprendentemente bocciato dalla maggioranza. Ancora più sorprendenti le motivazioni: a dire del sindaco, infatti, 15.000,00 euro sarebbero una cifra modesta, certamente inadeguata a mettere in sicurezza la struttura museale. Affermazione discutibile, non foss’altro per il fatto che sarebbe comunque una buona base di partenza, eventualmente integrabile con altre risorse da reperire a bilancio. Soprattutto, tale affermazione sconfessa palesemente le imbarazzanti e imbarazzate dichiarazioni rese invece dal vice sindaco all’indomani del furto: a dire di quest’ultimo, infatti, il Museo sarebbe già stato dotato dei più moderni sistemi d’allarme, tanto da dipingerlo quale una sorta di locale Fort Knox. Viene allora spontaneo chiedersi - se quanto dichiarato dal vice sindaco fosse vero – come mai il sindaco abbia potuto affermare che 15.000,00 euro sarebbero insufficienti per effettuare un intervento sulla struttura. Delle due l’una: o gli impianti di allarme esistono già (e, allora, 15.000,00 euro sono una cifra più che congrua per un loro potenziamento) oppure tali impianti – come da noi dichiarato da subito - non esistono, quantomeno non nei termini illustrati dal vice sindaco. Quest’ultimo, evidentemente al fine di sottrarsi dalle proprie responsabilità, ha dunque descritto una realtà virtuale, presente forse nella sua testa ma completamente diversa da quella effettivamente che si riscontra all’interno del Museo. Probabilmente, questa perdita di senso della realtà deriva dal fatto che il vice sindaco - ormai da nove anni a questa parte e benché abbia un’età che gli consentirebbe di essere nel pieno della carriera lavorativa - faccia invece il 'politico locale pressoché di professione', che lo priva della libertà di assumersi eventuali responsabilità e di trarne le opportune e doverose conseguenze. Il furto è stato un episodio certamente grave e da condannare con forza; le goffe dichiarazioni rese del vice sindaco una beffa gratuita di cui gli oleggesi, francamente, non sentivano alcun bisogno".
"La risposta muscolare e gratuitamente volgare - dichiara ancora Ferrari (nella foto) - resa dal sindaco alla nostra interpellanza è sintomatica del disagio, della difficoltà e, soprattutto, dell’imbarazzo per la clamorosa figuraccia rimediata con la nomina del suo ‘compagno di banco’ in Consiglio provinciale, che lo ha esposto a generale ludibrio, ben oltre i confini oleggesi. Pur comprendendo lo sconforto e la frustrazione che attanagliano il primo cittadino, riteniamo che talune espressioni utilizzate (‘infimo’, ‘stupidaggini’) e l’augurio che il Movimento Per Oleggio sia ‘spazzato via’ e ‘sparisca’, rappresentino un fatto di inaudita gravità. Ancora una volta siamo costretti a stigmatizzare le modalità – assai poco coerenti con un consesso democratico - con cui il sindaco gestisce le sedute consiliari, ove si permette financo di ‘chiamare in causa’ altri neonati movimenti politici, auspicando possano prendere il posto del Movimento Per Oleggio. Un politico che pretende di scegliere i propri oppositori denota una visione compressa della democrazia ed evoca momenti bui: affermazioni inquietanti e offensive, sia nei nostri confronti che di quelli del gruppo politico strumentalmente citato. Ma, soprattutto, offensive per i cittadini che ci hanno votato. Venendo ora al merito della risposta resa all’interpellanza - ammesso e non concesso che la si possa considerare una risposta – rileviamo come il Sindaco abbia omesso di pronunciarsi in ordine a quanto richiestogli. L’ha fatto per una ragione elementare: avrebbe dovuto confessare al Consiglio comunale – e quindi alla cittadinanza – che durante lo scorso Consiglio ha raccontato una cosa non vera circa la nomina del componente della Commissione Locale per il Paesaggio, il tutto aggravato dal fatto che tale comportamento ha poi comportato – guarda caso – la nomina del proprio ‘compagno di banco’ in Provincia, benché non avesse a suo tempo partecipato alla selezione, oltre che in possesso di titoli di studio inferiori. Da ultimo, osserviamo come l’irrituale ‘show’ (perché non v’è altra definizione) a fine Consiglio da parte del sindaco - senza consentire una doverosa replica all’opposizione – costituisca definitiva conferma di quanto sopra rilevato circa la concezione ‘attenuata’ che questa Amministrazione ha del concetto di democrazia. Notoriamente, chi non ha argomenti spendibili ha paura del confronto e si sottrae quindi ad esso utilizzando la propria veste di presidente del Consiglio: per un soggetto che fa politica da decenni e che ha ben altre ambizioni è piuttosto imbarazzante dover ricorrere a certi sotterfugi per dissimulare l’imbarazzo e il fastidio rimediati - a livello provinciale - a seguito di una vicenda che richiama la peggior politica, quella che sacrifica il merito, i titoli e le competenze in nome delle conoscenze, delle amicizie e dei giochi di partito. Parimenti, la comunicazione inviata dal professionista nominato e letta in Aula dal sindaco dimostra – qualora ve ne fosse bisogno - l’inopportunità di un incarico conferito ad un professionista che non è in grado di scindere il proprio ruolo di politico a Novara (in Comune e in Provincia) con quello di tecnico a Oleggio. Le considerazioni che tale soggetto si è permesso di fare sulla vita politica oleggese, sull’opposizione e, in particolare, sulla persona del Capogruppo di Per Oleggio sono gravi e piuttosto imbarazzanti. Ad esse non si replicherà, non volendo riconoscere dignità ad affermazioni gratuite e destituite di fondamento; ci limiteremo ad una sola osservazione: tali dichiarazioni sono la miglior dimostrazione del fatto che sia stata una nomina di natura esclusivamente politica, sganciata cioè da qualsivoglia valutazione tecnica e curriculare del soggetto e della relativa idoneità a far parte della Commissione Locale per Il Paesaggio. A tal riguardo, un’annotazione finale: tale organo ha natura tecnica e svolge importanti compiti a tutela del territorio e del paesaggio: i relativi componenti devono ivi apportare – come richiede la legge - le loro comprovate competenze, non già utilizzare tale carica per fare 'esperienza', come ingenuamente dichiarato dall'architetto junior nominato e che poi – grazie al nostro intervento – ha (fortunatamente) rassegnato le proprie dimissioni".