Trecate - "Devo ammettere che è riuscito a strapparmi una risata questa volta il consigliere Roberto Varisco - questo il primo commento di Ivan De Grandis, segretario provinciale di Gioventù Italiana e dirigente regionale del partito La Destra di Storace – ma una risata e niente più. Privo di contenuti come di consueto, ma rifornito del solito muffo bagaglio di demagogia trita e ritrita che non si può più sentire. Le affermazioni del consigliere dell'Italia dei Valori, anzi capogruppo, anzi presidente del Consiglio, insomma non si capisce mai in quale veste si esprima, dimostrano ancora una volta come la sinistra non accetti alcuna critica: abbiamo criticato l'approccio ideologico e fazioso della giunta sul tema dell'immigrazione, e ci vediamo giudicare non credibili dal consigliere Varisco che si erge moralizzatore e tutore della legalità. La nostra credibilità non ha bisogno di essere dimostrata, e il nostro diritto di critica non è una gentile concessione della giunta perchè La Destra si sta prendendo ogni giorno i propri spazi dando sempre più voce agli italiani stufi di essere sempre scavalcati dagli stranieri nell'assegnazione delle case popolari, nella sanità, nel lavoro. L'Italia è stata creata da generazioni di italiani che hanno dimostrato cosa voglia dire lavorare duro facendo sacrifici, e che oggi vedono le istituzioni pensare agli ultimi arrivati anzichè che a loro. Noi chiediamo una sola cosa: giustizia sociale! In merito ai giudizi espressi sul nostro partito tengo a precisare che non accettiamo lezioni dall'Italia dei Valori, partito di sceriffi con gli altri e con i paraocchi per quanto riguardo casa propria. Piuttosto, Varisco, vogliamo parlare davvero di credbilità? Credo basti la foto del suo leader Antonio Di Pietro scattata nel 2005 con Vincenzo Rispoli, il boss della 'ndrangheta di Legnano per risponderle. Nulla di penalmente rilevante, sia chiaro: ma sicuramente una macchia sulla credibilità politica di chi si pone come difensore della legalità. Noi continueremo le nostre battaglie politiche di sempre, si rassegni lei e si rassegnino i suoi compagni. Continueremo a lottare per la difesa dell'identità, la sovranità nazionale,contro le lobby e contro le caste. Non ci facciamo intimorire o dare lezioni di stile da chi predica bene e razzola male. Come diceva Giorgio Almirante: noi gli italiani possiamo guardarli negli occhi. E a proposito di Almirante, lui si che era un politico vero, riconosciuto anche dagli avversari per l’onestà, la correttezza, lo stile e la coerenza. Oltrepassiamo i vecchi steccati dell’odio politico e dedichiamogliela una via a Giorgio. Questo sì che sarebbe un bel segno di civiltà politica e culturale".