Cerano - Riceviamo e pubblichiamo dall'Amministrazione comunale di Cerano (nella foto il sindaco Andrea Volpi): "In merito alla polemica sull’aumento delle indennità da parte di noi amministratori locali, vorremmo fare qualche precisazione. Capiamo benissimo il clima da campagna elettorale, ma non abbiamo né tempo né voglia di metterci allo stesso livello di chi scatena sterili polemiche, tanto più se mosse dalla non conoscenza delle normative e delle disposizioni vigenti. In questi tre anni nessuno di noi ha mai pensato ad aumentarsi di un centesimo l’indennità di funzione, nonostante il nostro quotidiano impegno che ci vede presenti in comune e sul territorio 24 ore su 24. Precisiamo che le attuali indennità sono ridotte del 36,77% rispetto a quelle stabilite dal DM n.119 del 2000 a seguito delle riduzioni volontarie avvenute nel 2003 e nel 2004 e quella obbligatoria della legge n.266 del 2005. L’adeguamento è dovuto alle disposizioni contenute nella legge 234 del 30.12.2021 (legge di bilancio 2022 – Governo Draghi) e riveste carattere obbligatorio, in quanto discende da norma di legge e non assume carattere discrezionale, fatta eccezione per la decisione di anticipare l’aumento delle indennità previste a regime (come indicato anche nella delibera di giunta numero 109 del 3 agosto 2022), scelta non applicata da questa Amministrazione. La maggiore spesa è finanziata con il contributo statale (quindi non va a gravare sul bilancio Comunale se non per quanto riguarda l’IRAP di tutti gli amministratori e la quota annuale di accantonamento per l’indennità di fine rapporto del Sindaco- parliamo complessivamente di 4.200 euro per tutto il 2022) e può essere utilizzata esclusivamente per questa funzione, altrimenti andrebbe restituita. Nella delibera del 3 agosto vengono richiamati due precedenti provvedimenti di giunta (la n. 01 dell’11 gennaio 2022 e la n. 39 del 31 marzo 2022) nelle quali veniva stabilito che la rideterminazione dell’indennità di funzione degli amministratori del nostro comune fosse effettuata esclusivamente entro i limiti del trasferimento erariale. A dimostrazione della nostra volontà di non gravare sul bilancio e di accertarci che effettivamente questi fondi non potessero essere utilizzati in altro modo abbiamo atteso mesi prima di deliberare. Probabilmente, il nostro operato che non può essere valutato dagli esterni tempestivamente, lascia spesso spazio a valutazioni imprecise e fuorvianti tipiche del qualunquismo. I mezzi di comunicazione dovrebbero essere utilizzati con saggezza, pesando bene le parole che si usano e dando un’informazione completa e certa delle varie situazioni (magari con qualche spiegazione e chiarimento in più), e soprattutto sentendo i diretti interessati e valutando bene i dati fiscali/finanziari, questo a tutela della cittadinanza che spesso viene trascinata in polemiche fuori luogo, da persone chiaramente poco preparate su questi temi amministrativi. Persone che magari, quando hanno la possibilità di contribuire alla crescita della nostra comunità, rinunciano quando capiscono che amministrare vuol dire prendersi delle responsabilità e fare delle scelte, a volte impopolari".