Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica Nel cuore di Trecate, che in Consiglio comunale è rappresentata dalla vice sindaco Antonella Marchi, dall'assessore Mario Zeno e dai consiglieri comunali Federico Dattilo, Francesca Costa, Alfredo Antonini e Pier Paolo Almasio (già sindaco di Trecate dal 1997 al 2006). "Il gruppo consiliare Nel Cuore di Trecate, con il presente documento, vuol prendere posizione sui temi: integrazione, moschea, luoghi di culto che trovano spazio sui giornali locali e sui social network. Come Amministrazione chi di dovere si è già espresso, badando a quelli che sono gli scopi appunto di tale organizzazione: cioè governare, amministrare la comunità trecatese in modo equanime, seguendo scrupolosamente le leggi. La nostra lista, Nel Cuore di Trecate, è una lista civica, da sempre collocata nell’ambito del centro-sinistra, con al suo interno persone diverse, con diversi percorsi umani e politici, ma che si ispirano a valori condivisi, tra cui quello dell’integrazione fondato sulla scommessa di poter creare una città accogliente e capace di solidarietà verso tutti i suoi componenti. Ma veniamo all’oggetto: Polemica tra centro culturale-moschea. Una moschea è un luogo di culto che deve avere certe specifiche qualità come destinazione d’uso del terreno, come caratteristiche dell’edificio, come servizi di cui deve essere attrezzata, come è avvenuto nel passato con la Casa del Regno dei Testimoni di Geova. Altro sono associazioni private, che ottengano o meno il riconoscimento dal Comune (lo ottengono se ne fanno richiesta e se ne hanno i requisiti in base ai regolamenti comunali). Il Centro Culturale Pace è un centro culturale riconosciuto dal Comune. Nessuno si nasconde. Bisogna solo chiamare le cose con il loro nome. Gli iscritti al centro culturale Pace si trovano anche per pregare. E allora? Ad un indirizzo privato: e allora? Alcuni di noi sono membri di un’associazione culturale che si ritrova presso l’abitazione di un’iscritta. Ci ritroviamo per organizzare o sostenere manifestazioni culturali, per chiacchierare, mangiare biscottini e, talvolta, per giocare a carte . Nessuno ci vieta o ci vieterà, se ciò sarà di nostro gradimento, di recitare il rosario. Anni fa a Novara vi fu una polemica sulla moschea di Sant’Agabio, polemica soprattutto legata a problemi di affollamento e traffico. L’allora sindaco, il leghista Giordano, chiedendo una scrupolosa osservanza delle leggi, diede alla comunità islamica un luogo più idoneo, con buona pace dei leghisti trecatesi. In Italia c’è libertà d’associazione, di religione e di pensiero. Se questo non avviene in certi Paesi islamici e non, certamente non guardiamo a quelli come modello. In conclusione rigettiamo ogni strumentalizzazione politica e desidereremmo che il dibattito su questi argomenti fosse davvero tale. Fino ad oggi su questi temi si è “volato veramente basso” alimentando polemiche con una violenza verbale che sui social network ha trovato libero sfogo. Insulti, provocazioni e un crescente livore nei confronti di chi amministra ma soprattutto di chi è diverso: immigrati, stranieri, fedeli di altre religioni. Interroghiamoci profondamente su questi sentimenti e sulla loro origine. A chi infine sentenzia che “E' ora di finirla” diciamo... hai ragione. E’ ora di finirla con l’ignoranza e con le più bieche strumentalizzazioni. Iniziamo a riflettere, documentarci, argomentare le nostre idee per imparare a confrontarle con quelle altrui. E’ chiedere troppo?"