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La minoranza sul tema delle Consulte civiche trecatesi

Anna Uboldi ed Emanuela Cazzadore

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo di minoranza Uboldi Sindaco (consigliere Anna Uboldi ed Emanuela Cazzadore, nella foto): "Nell'ultimo Consiglio Comunale, tenutosi a porte aperte presso la splendida cornice di Villa Cicogna (viene da pensare che questa maggioranza, oltre che scriversi post e pubblicarsi fotografie, legga dai social e dai giornali le nostre rimostranze) si è finalmente potuto approfondire il tema delle Consulte Civiche che, da regolamento, si sarebbero dovute già istituire qualche Consiglio fa. Come minoranza abbiamo sottolineato il fatto che per far si che esse funzionino adeguatamente, debbano essere convocate più frequentemente e si debba altresì favorire la partecipazione della cittadinanza con una adeguata e più efficiente pubblicità. Sulla base dei dati in nostro possesso, esse sono state per lo più convocate nei primi due anni di istituzione, poi il trend è stato discendente fino ad arrivare allo scempio degli ultimi due anni. Considerate la valenza di questo strumento, come del resto il Sindaco stesso ha sottolineato di “ascolto delle istanze cittadine e partecipazione attiva” e l’incongrua condotta operativa, la minoranza si è astenuta dal parere in merito all’istituzione di ulteriori quattro consulte proposte dalla maggioranza. Fa inoltre riflettere quanto illustrato in sede di Consiglio Comunale sul tema della rappresentanza democratica e dei relativi criteri di inserimento dei cittadini interessati nelle liste delle Consulte. Sulla base di quanto riferito dal Sindaco in risposta ad una domanda diretta e precisa del consigliere di maggioranza Baraggini, tutti i candidati, seppur in numero superiore agli 8 previsti, sono stati inseriti nelle Consulte. Purtroppo non è così…. In seguito ad un recente accesso agli atti abbiamo appreso che diversi degli esclusi dalle Consulte istituite dal 2016 appartengono (casualmente?) a schieramenti politici in opposizione alla maggioranza, e molti dei membri effettivi si possono invece annoverare tra le fila dei partiti o liste a sostegno della stessa. In questo tipo di condotta, oltre ad affermazioni non veritiere del Sindaco, viene a delinearsi a nostro avviso, una mancata garanzia di rappresentatività che le Consulte dovrebbero avere per essere considerate effettivo strumento di partecipazione della comunità alla vita amministrativa ed elemento utile all’Amministrazione stessa per non perdere di vista il focus sui reali bisogni dei cittadini".