Galliate - “Una delle caratteristiche fondamentali della democrazia - si legge in una lettera aperta ai galliatesi, scritta dal parroco don Ernesto Bozzini, il vice don Alessandro Maffioli e a nome del consiglio pastorale il vicepresidente William Percio - è la ricerca del consenso. Tale aspetto diventa primario in occasione di ogni campagna elettorale. Naturalmente non fa eccezione la campagna elettorale per il nuovo sindaco di Galliate. è però fuori luogo la parte del programma del candidato Claudiano Di Caprio, resa pubblica sui social network martedì 23 aprile, riguardante il “contribuire al progetto di riqualificazione dell’Oratorio donando parte delle entrate in base alla legge 10/77 chiedendo in cambio dei progetti contro la dispersione scolastica e il bullismo”. Non che sia una cosa cattiva, tutt’altro, ma ci sono almeno due elementi che stridono. Il primo è che un’azione politica a favore dell’oratorio potrebbe far supporre un appoggio della Parrocchia per un singolo candidato sindaco mentre, senza alcun dubbio, la parrocchia non appoggia nessun candidato ma esprime al massimo i migliori auguri a tutti e quattro. Il secondo è che questo punto del programma prevede un impegno reciproco tra Comune di Galliate e Parrocchia, che non è stato per nulla concordato e che quindi non può essere pubblicizzato come tale. Entrambe le questioni proposte, cioè i nuovi campi all’oratorio e la lotta al bullismo ed alla dispersione scolastica, sono obiettivi ampiamente condivisibili e, dopo le elezioni, sarà molto importante poterne discutere secondo le rispettive competenze”.
La risposta Claudiano Di Caprio non s’è fatta attendere: “L'idea è programmatica a favore della comunità e nel caso di vittoria sarebbe portata avanti con un confronto con la parrocchia e l'oratorio. Questo non vuol dire che essendo stati i primi a darne notizia abbiamo l'esclusiva, le buone idee/progetti rimangono tali e sono a disposizione di tutti...”.