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La risposta (punto per punto) di Ferrari al Pd galliatese

Il sindaco di Galliate Davide Ferrari

Galliate - Non s'è fatta attendere la replica del sindaco di Galliate, Davide Ferrari, alle critiche mosse dal Pd locale sul tema tanto di attualità delle tasse. Punto per punto ecco la risposta del primo cittadino galliatese.

"Logica vorrebbe che l’applicazione della nuova TASI e dell’IMU in combinazione non eccedano il gettito della vecchia IMU, ma il gioco dei parametri scelti dall’amministrazione Ferrari non ci garantisce che sarà così. Infatti, assistiamo alla scelta di tener relativamente bassa l’aliquota IMU (6,6 per mille al massimo) per massimizzare l’aliquota TASI (3,3 per mille senza detrazioni sopra i 596 Euro di rendita), scelte che non ci trovano proprio d’accordo. La conseguenza è chiaramente di caricare sulla maggioranza dei proprietari di prima casa l’onere di sostenere questa imposizione, scaricando in parte i possessori di seconde case e di case di lusso". Purtroppo il PD non ha capito molto della nostra illustrazione. E tanto per cominciare credo che sia veramente futile accollare a questa amministrazione delle scelte fatte da un governo comandato dal segretario del PD; ovvero il partito che ora ci muove queste accuse… noi ovviamente le inoltriamo a Renzi. Entrando nel merito l’aliquota IMU al 6.6 è stata fissata per i soli proprietari di seconde case date in comodato… Ai quali si aggiunge una TASI ridotta al 2.5, anzichè 3.3 fissata per le prime case. Il totale è comunque inferiore all’IMU del 2012 e 13, segno di un evidente volontà di agevolare questa categoria che fa del risparmio la propria eredità principale. Per i proprietari di seconde case l’aliquota IMU resta la stessa e ovviamente non è prevista la TASI. L’innalzamento delle aliquote dal 2.5 al 3.3 consente di applicare delle detrazioni che di fatto eliminano o abbattono sostanzialmente la TASI alle famiglie proprietarie di case più piccole… da quando la sinistra non è più favorevole a manovre che agevolino i redditi piu’ bassi? Per i capannoni di classe catastale D (tipicamente imprese), invece, abbiamo ridotto di molto l’IMU ed è stata introdotta una  piu’ alta aliquota TASI… sapete perché? Perché la TASI ad oggi è interamente deducibile dal reddito…mentre l’IMU lo è solo al 30%... se ne deduce che a parità di imposizione, l’impresa risparmia molti soldi deducendo interamente la TASI. Abbiamo fatto un esempio in Consiglio: un capannone di circa 100.000 euro di rendita catastale risparmia 11.000 euro all’anno di tasse grazie al nostro sistema… Questo il PD non lo vede… ma siamo stati l’unico Comune a pensare questa manovra.

"Scelta impopolare e dannosa che nemmeno le previste detrazioni ed esenzioni riescono ad attenuare. Per altro, senza voler applicare una pietosa rateizzazione come da noi richiesto, dato che la prima rata era prevista per lo scorso Giugno ed invece tutto si sta concentrando per fine anno". La rateizzazione era prevista per legge inizialmente al 16 giugno e  16 dicembre, successivamente spostata al 16 ottobre e 16 dicembre… cosi hanno fatto circa 5.000 comuni in Italia. Lo spostamento della data, oltre ad aver dato un po’ di fiato alle famiglie, purtroppo oggi sta per creare l’ingorgo fiscale che non ha voluto certo il Sindaco, bensi il Consiglio dei Ministri del Governo Italiano.

"Ciò che ci fa più sdegnare è il fatto che l’applicazione di tali aliquote (praticamente al massimo), avendo il Sindaco Ferrari deciso di non intervenire sul bilancio comunale e sui costi già dall’inizio dell’anno, era già inevitabile molti mesi fa ma sarebbe stato sconveniente farlo capire ai Galliatesi prima delle elezioni…". La decisione di posticipare il Bilancio è stata dettata dalla mancanza di chiarezza circa i trasferimenti statali. Sarebbe stato estremamente dannoso autorizzare spese a fronte di entrate che non si sarebbero materializzate… come di fatto è stato perché solo a fine agosto il governo ci ha comuncato un ulteriore taglio sui trasferimenti di oltre 70.000 euro…La struttura della spesa corrente è sotto costante revisione e compressione, ma non si puo’ fare il passo più lungo della gamba. Non possiamo licenziare dipendenti (e non vogliamo) ma non rimpiazziamo quelli che vanno in pensione (e qui ci vuole tempo), rinegoziamo contratti per ridurre i loro costi (nel 2013 solo 40.000 euro, decisione apprezzata dall’allora minoranza), rivediamo tutti i modelli di gestione (come i centri estivi, la piscina, il centro sportivo…) al fine di renderli più economici. Se non ricordo male la gestione dei centri estivi negli aultimi anni di governo del  centro sinistra, presentava un buco vicino ai 100.000 euro, ora ridotto a circa diecimila. Facciamo un semplice esempio sulle scelte della giunta: una famiglia con due figli proprietaria di una casa con rendita catastale di 600 € (dignitosa ma non certo  di lusso) ha pagato 115 € di ICI nel 2010, usufruendo della detrazione comunale di 200 €, NON ha pagato l’IMU nel 2012 e deve pagare 330 € di TASI nel 2014, proprio a causa dell’applicazione dell’aliquota massima e della cancellazione di ogni detrazione. La detrazione non permane per gli immobili al di sopra di una rendita catastale di 595 euro ma facilita i possessori di case molto più piccole, verosimilmente a basso reddito. Il PD in materia ha dimostrato di non avere le idee chiare, chiedendo prima una detrazione lineare, poi non volendola più, infine chiedendo detrazioni in base al reddito… A tal fine ricordo che una casa di una rendita catastale di circa 300 euro, senza le detrazioni, cosi come avrebbe voluto il PD avrebbe pagato circa 150 euro, mentre nel nostro sistema non paga praticamente niente. Evidentemente il PD ha abbandonato i più deboli e lo dimostra chiaramente facendo il suo esempio e non il nostro.

"Se la stessa casa è di proprietà di genitori che l’hanno data in comodato al figlio, per la stessa casa si dovranno versare quest’anno 917 € di IMU e TASI (con aliquota totale pari 9,1 per mille) mentre i proprietari di prime case di lusso pagheranno solo il 6 per mille e potranno usufruire della detrazione di 200 €". Questo purtroppo è previsto dalla legge… L’unica manovra a noi consentita era l’innalzamento dell’aliquta a 0.6… avremmo voluto purtroppo abolire anche la detrazione, ma ciò non è consentito dalla legge e lo riteniamo un elemento fortemente errato nell’impianto, da correggere in futuro. Queste sono le scelte che la Giunta ha proposto al Consiglio Comunale e che il gruppo Partito Democratico PSE ha osteggiato con forza: abbiamo chiesto di redistribuire le detrazioni e rimodulare le aliquote, ma la maggioranza ha tuttavia approvato senza alcuno scrupolo apparente. Anche qui il PD dimostra di non avere le idee chiare. I verbali del Consiglio (che saranno disponibili sul sito del Comune) dimostrano infatti una incoerenza nelle richieste: prima una aliquota lineare senza detrazioni, poi una detrazione uguale per tutti… ricordo invece che in commissione regolamenti la richiesta era proprio una rimodulazione delle aliquote, cosa che abbiamo accolto passando da due fasce a tre, aumentando l’incidenza della detrazione. Ma ciò non esaurisce gli oneri per i cittadini. A fine anno si aggiungerà anche la seconda rata TARI (tassa rifiuti ex TARSU) che richiede una riflessione a parte. Questa imposizione deve coprire al 100% la spesa che il Comune sostiene per il servizio consortile di raccolta rifiuti. Il Comune di Galliate spende per questo servizio più di 2 milioni di Euro all’anno, una cifra scandalosa se si considera il livello di pulizia attuale e l’incremento di spesa smisurato che si è avuto dal 2010 (+ 18%!), senza che sia parimenti aumentato il volume da smaltire! A questo punto chiediamo con forza che venga rinegoziato il servizio e che si faccia una seria rivisitazione in sede consortile. L’amministrazione deve farsi carico di questa intermediazione, prima di pensare alle forme di esenzione totale! Non siamo contrari ad incentivare con le detrazioni, infatti avevamo anche proposto un abbattimento della tassa al 50% per le nuove aziende. Vorrei ricordare che la “cifra scandalosa” è frutto di un contratto capestro firmato dalla Giunta Boccara nel 2005 e che ha durata decennale… arriviamo infatti al rinnovo nel 2015 e sicuramente rivedremo alcuni termini del contratto. Ricordo inoltre che il Consorzio con il quale il Comune aveva firmato il contratto, serve 38 Comuni della provincia, anche gestiti dalla sinistra, che hanno avuto i medesimi nostri problemi. L’aumento che si è avuto nel 2010 è dovuto al passaggio alla copertura al 100% (cosa obbligatoria per legge) e all’introduzione del regime TARES nel 2013 che ha obbligato i Comuni ad includere costi prima non inclusi nel servizio. Solo da quest’anno infatti il costo si stabilizza con un aumento dell’1% a parità di servizi, del 2.3% circa grazie all’introduzione del nuovo servizio di microspazzatrice. 

"Ora ci domandiamo: chi e come si troverà ad integrare il gettito mancante? Verrà spalmato sui cittadini…". Chiaramente il PD dimostra di avere le idee poco chiare… quale gettito mancante, visto che in materia di TASI abbiamo aspettato di avere le ultime informazioni circa i trasferimenti, in materia di IMU siamo al 99.3% di precisione sugli incassi mentre in materia di TARI la copertura è del 100%? Se invece ci si riferisce alla copertura dell’incentivazione delle aziende in materia di sconti TARI, la risposta è la stessa della fonte di finanziamento dei cittadini meno agiati che ricevono sconti sulla TARI in base all’iSEE… ed è una risposta ad una domanda veramente banale. Ogni agevolazione fiscale (sia sui privati che sulle aziende) ricade sulla fiscalità generale… Credo che sia una risposta facilmente reperibile nei testi universitari di base. Quindi forza e coraggio: i nuovi allievi si impegnino di più.