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La sen. Ferrara (Pd) e gli ultimi casi di cyberbullismo nel novarese

Oleggio - Questo il commento della Senatrice Ferrara sull'esito del processo relativo al caso di cyberbullismo, avvenuto in una scuola di Varallo Sesia e sugli sviluppi di un'altra vicenda, che recentemente ha interessato un'istituto superiore di Novara. Messa alla prova per 9 mesi per i ragazzi coinvolti nel caso di cyberbullismo avvenuto in una scuola di Varallo Sesia nel dicembre scorso. I 4 erano a processo, davanti al Tribunale dei minori di Torino, per ingiurie e percosse: «È importante che anche i minori sappiano che certe condotte rappresentano dei reati e a quali rischi si possa andare incontro – commenta la Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria del Ddl cyberbullismo – Anche la messa in prova dei minori coinvolti nel caso di Carolina, decisa dal Tribunale dei Minori di Torino, conferma quanto il fenomeno non sia ascrivibile a uno scherzo di cattivo gusto o a semplici scaramucce fra coetanei. Per questo – continua la parlamentare novarese – è importante il monitoraggio nelle comunità scolastiche e non solo, anche alla luce di quanto accaduto in altri istituti novaresi. Per avere un quadro chiaro su fatti e responsabilità dobbiamo attendere gli esiti delle inchieste, laddove sono state avviate, ma ciò non toglie – sottolinea – che il Ministero dell'istruzione sia direttamente interessato alle vicende su tutto il territorio nazionale. In qualità di rappresentante del territorio e di componente della Commissione istruzione sono in contatto diretto con gli organi preposti, in particolare con il Miur, per monitorare gli sviluppi di ogni singolo caso di bullismo e cyberbullismo. Allo stesso tempo, è fondamentale garantire solidarietà e sostegno a tutti quegli studenti che hanno trovato il coraggio di denunciare. Come prima firmataria del Ddl a prevenzione e contrasto del cyberbullismo, già approvato dal Senato e calendarizzato alla Camera entro l'estate – conclude Ferrara – sono a disposizione, forte della rete composta da tutti i soggetti coinvolti negli ultimi 3 anni nell'iter legislativo, per arginare un fenomeno in costante crescita».