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LA SORPRESA NELL'UOVO DI PASQUA A BINATTI E'... LA MOZIONE DI SFIDUCIA

DOCUMENTO FIRMATO DA TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI D'OPPOSIZIONE. SARA' DISCUSSO NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE CHE SARA' CONVOCATO PER I PRIMI DI APRILE
Federico Binatti

Trecate - Era nell'aria e ora è ufficiale. L'opposizione tutta (consiglieri Marco Uboldi, Filippo Sansottera, Anna Uboldi, Emanuela Cazzadore, Raffaele Sacco e Giorgio Capiccia) ha firmato una mozione che chiede formalmente la sfiducia al sindaco di Trecate, Federico Binatti. Il documento è stato presentato alla vigilia di Pasqua e dovrà essere votato dal Consiglio comunale nella sua prima convocazione utile, che dovrebbe essere intorno al 10 aprile.

Mozione: sfiducia del Sindaco di Trecate ai sensi dell’art. 82 del Regolamento del Consiglio Comunale Premesso che l’art. 54 della Costituzione dispone che «Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge»;

premesso altresì che l’art. 82 del Regolamento del Consiglio Comunale recita che «il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati senza computare a tal fine il Sindaco, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un Commissario ai sensi delle leggi vigenti»;

aggiunto che con il ricorso di primo grado il sig. Oriolo Enrico, già consigliere comunale del Comune di Trecate (NO) nominato all’esito delle elezioni tenutesi nel 2016, impugnava l’atto con cui il Sindaco del medesimo Comune, in data 11 ottobre 2019, gli aveva revocato le cariche amministrative di Vicesindaco e Assessore con delega alla gestione e programmazione del territorio, edilizia privata, polo logistico e politiche del lavoro già conferitegli dallo stesso Sindaco con decreto del giorno precedente. La revoca era stata disposta sul presupposto della manifestazione di problemi politici e difficoltà nei rapporti di collaborazione, che avevano da subito determinato l’affievolirsi del rapporto fiduciario. Il ricorrente avanzava anche domanda per il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito per effetto del provvedimento impugnato. Il Tribunale amministrativo adìto, nella resistenza del Comune di Trecate, accoglieva il ricorso annullando il provvedimento gravato e condannando il Comune al risarcimento del danno per € 10.000,00 a titolo di pregiudizio patrimoniale, ed € 2.500,00 per danno non patrimoniale, oltre rivalutazione e interessi. Evidenziato che Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respingeva, condannando l’appellante (Comune di Trecate) alla rifusione delle spese, che liquidava nella misura di € 3.000,00, oltre accessori di legge, in favore dell’appellato costituito.

Ricordato che in seguito a ricorso del sig. Oriolo, il Tar, con sentenza n. 262 del 2021, giudicava illegittima la revoca delle funzioni attribuite al ricorrente e ciò considerato che “il sig. Oriolo è stato nominato assessore e vicesindaco il 10.10.2019 e revocato dalle predette cariche il giorno successivo, senza che, in nessun atto formale, sia mai stato esplicitato il motivo che ha determinato un così repentino cambio di rotta”, risultando l’atto illegittimamente destinato al solo scopo di allontanare il sig. Oriolo dalla vita politica dell’Ente, avendo questi dato precedentemente le proprie dimissioni da consigliere comunale proprio per ricoprire l’incarico di assessore;

aggiunto che in data 7/3/2023, in risposta all’interrogazione pervenuta in data 2.3.2023 e registrata al prot. n. 0007081, il Sindaco comunicava nel dettaglio, in ordine cronologico, le spese fino a quel momento sostenute dal Comune di Trecate, così di seguito riassunte:

TOTALE IMPEGNATO : € 34.876,33 (da Determinazioni)

TOTALE LIQUIDATO : € 30.071,93 (da Determinazioni)

TOTALE PRESUNTO DA IMPEGNARE : € 4.877,36

Ritenuto che la descritta condotta dal Sindaco Binatti è stata perpetrata in netto contrasto con la natura rappresentativa della carica di Sindaco ed ha cagionato il rischio che le sue azioni fossero attribuite alla totalità del Consiglio comunale e singolarmente ai suoi componenti; considerato che l’amministrazione comunale è stata impegnata, fin dai primi tempi del suo mandato ad assecondare logiche ed equilibri interni alla sua maggioranza, riconducibili alle numerose riassegnazioni delle deleghe che hanno di fatto impedito di svolgere il mandato istituzionale con un serio progetto, che la Città si attende; ritenendo infine, necessario salvaguardare l’immagine, l’integrità e le funzioni dell’Ente e la cittadinanza tutta;

tutto quanto sopra esposto impegna il Consiglio comunale tutto a votare a sostegno della presente a tutela dell’immagine del Comune verso l’esterno e a tutela dei cittadini trecatesi e a chiedere la sfiducia del Sindaco Federico Binatti, ai sensi dell’art.82 del Regolamento del Consiglio comunale e delle vigenti disposizioni di Legge.

Chi voterà la Mozione con la minoranza? Avrà Binatti i numeri per rimanere alla guida dell'Amministrazione comunale? E soprattutto cosa accadrà dopo il Consiglio comunale, visto che siamo in piena campagna elettorale per le Regionali?

Lo scopriremo solo vivendo...

Gianmaria Balboni