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La vice sindaco Marchi risponde a Pasca (Lega Nord)

La vice sindaco di Trecate, Antonella Marchi

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dalla vice sindaco Antonella Marchi: "Ho letto l’articolo di Alessandro Pasca su FreeNovara e pure io ho qualcosa da dire: Pasca lo intitola “precisazioni”. E’ una premessa impegnativa perché quando scrivo delle precisazioni, come minimo, devo essere preciso/a. Mentre il suo scritto contiene inesattezze, frutto di grande superficialità. Non basta infatti leggere i documenti e i progetti della Provincia per pensare di aver capito tutto… Sarò più “precisa”: il permesso a costruire un Comune non lo concede o non lo nega a suo piacere (e meno male che è così, altrimenti saremmo in mano all’arbitrio di pochi, o puntiamo ad un governo aristocratico dove qualcuno pensa che il suo agire sia il meglio per la comunità?) quindi, se in regola con le leggi e con i regolamenti urbanistici, la richiesta di permesso deve essere accolta.  Ma veniamo al ruolo del Comune in questa vicenda: il 6 novembre vi sarà la prima seduta della Conferenza dei Servizi con tutti gli attori titolati a fornire il proprio parere, dalla provincia all’Arpa, all’ASL e, tra gli altri, con un ruolo sicuramente di grande importanza, il Comune di Trecate che in quella sede e in altre, se si darà il caso, darà il proprio parere, assumendosi le proprie responsabilità, non prima di aver acquisito le informazioni necessarie ed aver sentito il parere dei cittadini, opportunamente informati con dati circostanziati. Qui nessuno gioca allo scarica barile. Quando ci siamo assunti l’impegno di governare, lo abbiamo fatto consci del ruolo e della responsabilità in gioco e questo nessuno, e ribadisco nessuno, ce lo può negare. Pasca probabilmente frequentava l’asilo o le elementari quando io ero assessore all’Ambiente di questo Comune, quando, io e l’amministrazione di cui facevo parte, abbiamo lanciato la “raccolta differenziata” e abbiamo affrontato la patata bollente Unibios, che aveva un inceneritore in mezzo alla città che inceneriva rifiuti non tracciabili che arrivavano da svariate parti d’Italia…  Quindi sull’ambiente penso di non dover dimostrare di avere particolare sensibilità magari con una raccolta di firme… Cordialmente Antonella Marchi".