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Le promesse di Binatti? Carta straccia!

Pd e Nel cuore di Trecate tornano sull'argomento pacchi e criticano il sindaco

Trecate - "Abbiamo interrogato formalmente Binatti - scrivono in una nota stampa il gruppo consiliare del Pd e di Nel cuore di Trecate - su come intendesse mantenere l’impegno di ricomprare e restituire agli aventi diritto i famosi 500 pacchi per i poveri barattati con un concerto nel 2017. Questo è l’estratto della risposta ricevuta: L’avvocato, in coerenza con il Tribunale di Novara che ha giudicato l’iter intrapreso all’epoca come una scelta oculata per non perdere i benefit offerti in sede di gara, ha comunicato di attenersi alla sentenza emessa che non ravvede alcun danno economico per cui non occorre compensazione per i cittadini”. Quindi, siccome il suo avvocato gli consiglia di attenersi alla sentenza, tutto ciò che aveva detto e promessonon ha alcun valore e, in buona sostanza, “chi ha avuto, ha avuto e chi ha dato, ha dato”! Ma cosa c’entranole sentenze ed i pareri dell’avvocato? Cosa importa se per il Tribunale non c’è stato danno economico per il cittadino? Ci fosse stato, il risarcimento sarebbe stato d’obbligo e le promesse di Binatti del tutto pleonastiche! Tutti hanno creduto che le pubbliche scuse e la promessa di restituire il maltolto le aveva fatte perché considerava indecente quel baratto, vergognandosi di quanto fatto dal suo vice al punto da dichiarare di non esserne a conoscenza e da cacciarlo con ignominia dalla sua giunta! E invece era tutta una ignobile farsa,utile per placare lo sdegno dei cittadini,un espediente per giustificare un regolamento di conti con lo scomodo alleato Capoccia ed imbarcare in maggioranza i “voltagabbana” di turno. Ed è paradossale che sia proprio l’attuale vicesindaco ed assessore Canetta a dimostrare che il baratto del 2017 fu una scelta e non una necessità per non perdere i benefit. Infatti, pur con colpevole ritardo, pare che finalmente la macchina comunale stia riuscendo a distribuire con regolarità i pacchi. La distribuzione dei 500 pacchi del 2018 terminerà solo a maggio 2019 ma…“meglio tardi che mai”! Ne siamo lieti soprattutto per i beneficiari, questo significa che le nostre sollecitazioni ed i nostri suggerimenti sono serviti a qualcosa, ma certifica anche che nulla impediva di fare la stessa cosacon quelli del 2017. A meno che, alla luce della sentenza del Tribunale, il sindaco non ritenga che ora quello da risarcire e a cui chiedere scusa sia Capoccia; il punto chiave di questa tristissima vicenda resta quello della credibilità delle sue parole e delle sue promesse che, senza la restituzione dei pacchi 2017, dimostrano di essere solo “carta straccia”, esattamente come quella che resterà nelle mani dei cittadini bisognosi che gli avevano creduto".