Trecate - Lettera aperta e riflessione del consigliere comunale di maggioranza Pietro Mocchetto (Pd), preside per 30 anni delle scuole Medie "Cassano" di Trecate. "Attenzione ai cicli e ai fantasmi. Ancora una volta ritornano, evocate, le paure della convivenza con il diverso, lo straniero che abita nella stessa via o nel cortile accanto. Se si riflette sulla storia recente non può sfuggire che da sempre le popolazioni si sono spostate dalle loro sedi naturali geografiche per tentare di fuggire alla miseria, alla persecuzione politica o religiosa, alla mancanza di sicurezza o per inseguire il sogno di una vita possibile almeno per i propri figli. Soprattutto durante i periodi di pesante e diffusa crisi economica le migrazioni si sono intensificate, inarrestabili e mai governate. Non sembra oggi che dopo secoli ci sia uno sforzo politico amministrativo per capire ed affrontare congiuntamente le nuove ed incessanti migrazioni. Di certo non c’è un progetto europeo condiviso e coordinato dentro il quale tentare di rinvenire degli atteggiamenti comuni, ma quel che è peggio, il problema della presenza dello straniero, della accoglienza, della integrazione in uno stato che possiede una sua storia, una cultura ed una lingua che lo identifica, una legislazione che deve essere conosciuta ed accettata, il problema, dicevo, viene agitato come tale, senza soluzione. E’ lo straniero che affama noi ed i nostri figli rubandoci il lavoro, è lui che delinque, non rispetta le leggi, crea disordine, insicurezza, pericolo. Così grida la nostra minoranza consiliare e reitera questi concetti per ogni dove. Chi cavalca questi timori rifiuta ogni tentativo di comprendere ed accettare, è fuori dalla storia, non vuole imparare nulla dalle tragedie passate. E quando agita queste paure, non compie nemmeno una scelta politica segue l’istinto più basso della più logora ideologia. Non si rende conto, spero, che continuando ad evocare paure e fantasmi aggiunge problema a problema e raggiunge in primo luogo le persone meno attrezzate a comprendere criticamente questi fenomeni. Ed allora il problema non è più tra cittadini italiani ed extracomunitari. Le tensioni esplodono tra di noi, tra quelli che spaventati dai fantasmi evocati, mancando di informazioni corrette, non riescono a leggere i fatti e quelli che credono occorra imparare dagli errori/orrori pregressi e tentare di capire, conoscere e camminare insieme. In poche decine di mesi il mondo intero è cambiato: è quello del 14% di stranieri nelle nostre scuole, nelle città ed in tutto il paese. E’ da irresponsabili urlare la paure soprattutto ai giovani che ancora non hanno una formazione necessaria e funzionale per poter essere critici e trasversali nella lettura di queste situazioni che si faranno guerra per scontro ideologico o sobillati dal falsi maestri di vita agitatori irresponsabili e criminali. Non impariamo mai niente! Ma almeno noi che presuntuosamente abbiamo voluto essere amministratori della “cosa pubblica” non dimentichiamoci che i nostri nonni, a volte i nostri padri, sono andati in tutto il mondo per cercare speranza, non comportiamoci in modo da raggiungere demagogicamente solo la parte irrazionale della gente, cerchiamo di parlare alle loro menti. Altre soluzioni non esistono".