Trecate - Tutto nasce da questa dichiarazione del direttore di Freenovara, Gianmaria Balboni, 'postata' sulla sua bacheca su Facebook: "Ho 45 anni e dal 1988, credo quasi in maniera ininterrotta, ho seguito il Consiglio comunale della mia città. Ho visto sindaci o assessori costretti a dimettersi, piangere, agitare e sbattere le mani, consiglieri espulsi dall'aula, litigi, discussioni e tanta politica in sala e nei corridoi (soprattutto in bagno e nella balconata per fumarsi una siga). Ma dopo ieri sera, quattro ore e mezzo di assoluto nulla, con provocazioni, solo provocazioni da una parte, e dall'altra risposte timide, quasi svogliate e poco adatte al periodo attuale, ho deciso di prendermi un periodo sabbatico. Niente più cronache dal Palazzo e niente 'politica' per un po'. Mancano 12 mesi alle elezioni e non voglio arrivare più esaurito degli esauriti candidati. Esauriti nel senso che pare abbiano perso il senso e la capacità di saper 'esaurire' le volontà della gente. Un ultimo dato: ieri si parlava tra l'altro di imposte comunali: pubblico presente? Nessuno. Ripeto nessuno. C'erano il sottoscritto, la corrispondente del Corriere di Novara, un attivista pentastellato con un'amica e il tecnico audio. Forse occorre riflettere. Non parlare, riflettere a voce bassa, anzi spenta. Sventolo la mia bandiera bianca, mi arrendo alle 'stupide tribune elettorali' (cit. Battiato - 1981 - Bandiera Bianca - La voce del padrone)".
Poco dopo arriva una lettera da parte del presidente del Consiglio comunale di Trecate, Filippo Sansottera, che scrive: "Egregio Direttore, prendo spunto da alcune sue riflessioni delle ultime ore e approfitto della sua consueta disponibilità per un chiarimento e, a mia volta, una riflessione sul suo sfogo, circa le contrapposizioni esasperate e la mancanza di pubblico alle sedute del Consiglio. Assolutamente nessun “litigio” tra il sottoscritto ed il Consigliere Capoccia, ed il motivo della sospensione non era una “discussione politica”, semplicemente una richiesta nelle comunicazioni che io non ho ritenuto accogliere, da regolamento. La mia interpretazione è stata contestata e, sempre da regolamento, ho sospeso momentaneamente la seduta per riunire i Capigruppo e dirimere la controversia. Mi rendo conto che simili argomentazioni possono risultare noiose, distanti dalle esigenze concrete dei cittadini e perfino incomprensibili per chi non conosce la macchina Amministrativa. Mi rendo conto che certe lungaggini possono sembrare, talvolta essere, un’unica polemica autoreferenziale. Ma le regole con le quali gli Amministratori svolgono il loro operato esistono ovunque e servono proprio a normare il confronto tra le diverse istanze e le diverse volontà politiche. Il risultato può, a tratti essere deludente, per i toni o le argomentazioni, a seconda dei punti di vista, ma collegialmente e per quanto attiene al mio ruolo di direzione delle adunanze, credo che un Consiglio comunale che si sforzi di operare all’interno del regolamento del Consiglio Comunale non debba essere motivo di delusione o scoraggiare i cittadini ad informarsi ed avvicinarsi alle adunanze, anzi. E’ un punto fermo. E se, come ormai risulta evidente, queste regole non rispondono alle esigenze di un Consiglio comunale come quello di una Città come Trecate, creando divergenze e confusione ed alimentando scontri, anziché sanarli o chiarirli, si cambiano le regole. Se certe prassi, per quanto consolidate, non rispondono allo scopo,se risulta possibile si cambiano. A breve sottoporrò quindi al Consiglio una proposta di modifica complessiva del regolamento del Consiglio Comunale, con la massima serenità e volontà di confronto. Spero possa essere occasione per tutti di riavvicinarsi, poiché le regole servono a stabilire i termini del confronto e dell’operato del Consiglio e valgono a prescindere dalle maggioranze e minoranze e dall’argomento: sia esso una adesione simbolica, come l’ordine del giorno di Avviso Pubblico sull’impignorabilità della prima casa, votato ieri all’unanimità da tutto il Consiglio, sia per quelle istanze che riguardano in maniera sensibile e diretta la vita dei cittadini di Trecate, come le tariffe e le aliquote, sempre discusse ieri. Concludo Gianmaria auspicando di rivederti (mi permetto un tono più confidenziale in chiusura) alla prossima seduta, perché il contributo dell’informazione che hai sempre dato non deve venire meno. Con la consueta stima".