Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dall'ing. Tiziano Casellino, oggi consigliere comunale di maggioranza nelle fila della Lista Binatti e in passato appartenente al centrodestra trecatese (Forza Italia e Pdl) risultando sempre eletto. "In merito all'articolo titolato "Almasio e i conflitti d'interesse dell'Amministrazione Binatti", voglio precisare che, innanzitutto la carica di consigliere, sia pure delegato con uno specifico incarico, non è assimilabile alla carica di assessore e l'incarico di "ricerca e sviluppo progetti di finanziamento" e quindi volto alla ricerca di finanziamenti project financing e di per sé non crea conflitto di interessi con la libera professione; "marketing territoriale" , che per altro avrebbe attinenza con l'Ufficio Commercio e non vedo alcun coinvolgimento nell'attività professionale. In tal senso riporto testualmente dal Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali - D. Lgs. 267/2000 l'art. 78 comma 3: "i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato". Al momento io non sono incaricato di alcuna progettazione che interessi i LL. PP. ed il conflitto di interessi potrebbe nascere quando il Consigliere delegato agisse in modo da indurre la Giunta a deliberare su un progetto proprio. A dimostrazione della buona fede nel momento in cui mi è stato affidato l'incarico in Consiglio mi sono subito premurato di dare le dimissioni dalla Direzione Lavori relativa alle opere di urbanizzazione della Via Isonzo e di realizzazione del Centro Cottura, dimissioni non necessarie visto che le opere sono frutto di un finanziamento privato, ma secondo me correttamente dovute in quanto le opere saranno poi prese in carico dall'Amministrazione comunale. Come giustamente dice l'Ing. Almasio "nulla vieta ai liberi professionisti di svolgere la loro attività professionale nel luogo dove sono anche amministratori pubblici, purché non prendano parte ai momenti decisionali (le votazioni) inerenti argomenti che li coinvolgano dal punto di vista professionale". Così, come lui a volte si è assentato dal Consiglio nei momenti in cui venivano prese decisioni in merito a iniziative che lo riguardavano direttamente, anch'io, all'epoca in cui ero Presidente del Consiglio e anche durante l'Amministrazione Ruggerone, mi sono astenuto cautelativamente nelle deliberazioni anche se non si poteva configurare un interesse privato. Non è necessario avere una delega direttamente collegata all'Urbanistica o LL. PP. per non conoscere l'intenzione dell'Amministrazione riguardo tali argomenti; quindi anche una complessa delega al Bilancio consente di essere a conoscenza dei programmi dell'Amministrazione, cosa di cui per altro sono a conoscenza anche dei semplici consiglieri, tra cui anche dei professionisti. Riconosco la correttezza delle sue astensioni, anche se più che altro cautelative e non obbligatorie, così come credo che lui riconosca la mia buona fede dimostrata più volte con la mia astensione. Pur come già citato non ci saranno conflitti di interesse continuerò comunque su questa linea. Tanto dovevo a chiarimento".