Galliate - Riunione del gruppo Galliate con Renzi, proposta dal presidente del comitato locale, Piero Martelli. All'incontro, che avrà luogo giovedì 28 novembre nella sala consiliare del Castello Visconteo, ci saranno: l'on. Paolo Gentiloni - deputato, già Ministro delle Telecomunicazioni, Andrea Ballarè - sindaco di Novara ed Enrico Ruggerone - sindaco di Trecate.
Parlando di sé Gentiloni dice: "Nato a Roma nel 1954, sono sposato con Manu da 24 anni, non abbiamo figli. Provengo da una famiglia di forti tradizioni cattoliche ma mi considero un laico, e non solo in politica. Ho fatto le elementari alla Montessori, e ne vado fiero. Medie inferiori e superiori al Tasso. Laureato in Scienze Politiche e giornalista professionista, sono considerato un esperto di problemi della comunicazione e delle Ict. Ho partecipato alla contestazione studentesca, al Tasso e poi all’Università, nella sinistra extraparlamentare. A 24 anni ho smesso, deluso e anche un po’ spaventato dal diffondersi della violenza, e per circa quindici anni ho fatto il giornalista, prima precario poi stabile. Quasi sempre in riviste o piccoli giornali. A 29 anni sono diventato direttore del mensile La Nuova Ecologia, promosso da Legambiente e poi acquistato dal gruppo L’Espresso. Nel 1993 ho smesso di fare il giornalista per partecipare alla campagna elettorale di Francesco Rutelli per il Campidoglio. Ho lavorato sette anni al Comune di Roma, come portavoce del sindaco, responsabile della comunicazione, assessore al Turismo e al Giubileo. Una stagione di buona politica e di cambiamento della città. Alla fine del 2000 mi sono dimesso da assessore per coordinare la campagna dell’Ulivo per le elezioni politiche del 2001. Sono stato eletto alla Camera dei Deputati, dove sono stato appena rieletto e ho svolto, tra l’altro, l’incarico di Presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai. Sono stato Ministro delle Comunicazioni nel secondo Governo Prodi. Ritengo di aver raggiunto diversi obiettivi importanti, da Ministro, anche se la mia riforma del sistema tv non è arrivata all’approvazione finale: il Governo era troppo debole ed è caduto troppo presto, dopo appena 18 mesi. Ma sono forse l’unico che ci ha provato davvero, chiedete a Berlusconi. Ho contribuito alla nascita dell’Asinello nel 1997, della Margherita nel 2001 e del Pd nel 2007 coltivando sempre la stessa “utopia”: costruire in Italia una grande forza di centrosinistra ispirata a un riformismo sociale e liberale. Per questa utopia, che in fondo era l’idea originaria sia dell’Ulivo che del Pd di Veltroni, mi sono battuto anche in questi mesi sostenendo Matteo Renzi. Mai dire mai".