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Longo (Psi) e quella mozione della sinistra Psi

Stefano Longo (Partito Socialista)

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Longo del direttivo del Psi nazionale: "Potrà sembrare un un sofisma ma non lo è! Quando fai una Festa ti rivolgi ha una platea. Se la chiami Socialista è chiaro a chi ti rivolgi. Se dopo oltre 120 anni la chiami Riformista è chiaro che stai cambiando direzione e vista la ormai chiara sudditanza del Sen. Segretario del PSI Riccardo Nencini verso il "neo" Socialdemocratico Matteo Renzi è chiaro che dopo il fallimentare "patto" federativo con il PD ( che di fatto ci ha fatto uscire dalle Europee con le ossa ancora più rotte di come già erano) il passo successivo è la definitiva svendita anche del nostro orgoglio chiamato anche Avanti, giornale che da sempre da il nome alle Feste dei Socialisti italiani e magari domani il nome, il colore delle nostre bandiere e via così fino alla liquidazione nel partito del Premier., Bene, con il seguente Documento la Sinistra del PARTITO SOCIALISTA ITALIANO comincia la sua battaglia per ristabilire nel PSI priorità, bussola e programma. Ovviamente non siamo più disponibili a compromessi a ribasso. Segue documento. Il numero dei firmatari membri del Consiglio Nazionale è provvisorio. Altri stanno in queste ore facendo pervenire la loro sottoscrizione".

Questo il documento della Sinistra del Partito Socialista Italiano e di quanti dissentono sulla conduzione del partito e sulla sua politica nazionale: Non partecipiamo al Consiglio Nazionale del 13 settembre prossimo perché in assenza di un ordine del giorno, l’incontro indetto ha tutta l’aria di essere un’occasione preordinata per coinvolgere i compagni in una nuova ratifica della politica del Segretario Nazionale, che, ancora una volta, nel momento in cui si conferma la condivisione di una p...olitica governativa lesiva dei più elementari principi di democrazia e di rispetto della Costituzione Repubblicana, manca del sostegno preventivo e costruttivo proprio del CN, l’organo depositario della funzione di indirizzo della politica nazionale del partito; perché, comunque, ubicazione, contesto e motivazioni politiche, per altro ignote, non risultano discusse e decisi dalla Segreteria Nazionale; perché, al bisogno del Partito, disatteso da mesi, di elaborare una strategia condivisa, conseguente al divenire degli avvenimenti politici, che hanno stravolto le premesse, che dettero luogo alle conclusioni congressuali di Venezia, registriamo una richiesta di revisione della politica del partito, crescente da tutte le istanze di base, a cui non si può rispondere con un incontro conviviale, nel corso di una festa di partito; perché l’incontro conviviale è inserito in una festa di Partito che viene definita “festa Nazionale dei Riformisti”, indicando così la volontà politica di non definirsi socialisti, sottintendendo un progetto politico di trasformazione del Partito, già avviato attraverso la scelta di consolidare un rapporto privilegiato ed esclusivo con il PD di Renzi, che non condividiamo e al quale ci opporremo con tutti gli strumenti politici a nostra disposizione; perché, con la presente presa di posizione, intendiamo rivolgere formale richiesta al Presidente del Partito di indizione di un Consiglio Nazionale con all’ordine del giorno la discussione, per la sua definizione, della politica nazionale del PSI e della sua rappresentanza parlamentare".