Trecate - Binatti, Casellino, Capoccia e Crivelli (opposizione del Pdl) scatenati contro il Bilancio del Comune, recentemente approvato in Consiglio dalla maggioranza di centrosinistra. "Scriviamo in merito all’approvazione del bilancio di previsione 2012 da parte dell’Amministrazione Comunale. Un bilancio deludente, incapace non solo di osare ma anche soltanto di mantenere il buon livello di servizi a cui i nostri concittadini trecatesi sono abituati e, per giunta, mettendo comunque ampiamente mano al loro portafoglio per garantire un’offerta pur decisamente inferiore. Ovviamente senza contare che – citiamo testualmente – “l’elenco delle opere pubbliche per gli anni 2013 e 2014 è pari a zero”. Pur comprendendo le grandi difficoltà connesse ai tagli di trasferimenti dallo Stato e gli stretti vincoli a cui obbliga il rispetto del patto di stabilità, ci preme informare i trecatesi di quanto la giunta Ruggerone ha intenzione di “fare” a partire da quest’anno. Venendo al dettaglio, dopo gli aumenti alle tariffe dell’acqua dello scorso gennaio – con la bolletta più cara del 13%! –, e la situazione, ancora poco chiara, degli aumenti praticati alle rette della casa di riposo – approvate dall’Assemblea dei Sindaci del Consorzio –, le mani vanno a prelevare direttamente dalle tasche dei cittadini attraverso due grandi voci: TARSU e IMU. Nonostante non vi fosse alcun obbligo di agire sulla TARSU – le cui risorse servono per garantire all’87% il servizio di nettezza urbana e di raccolta e smaltimento dei rifiuti – la sinistra trecatese ha scelto di applicare un aumento dell’11% sulle abitazioni a uso civile, passando da 1,08 a 1,20 € al metro quadro. Rincaro, ovviamente, previsto anche per le abitazioni utilizzate da un’unica persona, che vedono l’importo passare da 0,81 a 0,90 € al metro quadro. Nonostante tale scelta, il servizio – come noto – in un solo anno di Amministrazione Ruggerone è peggiorato; infatti a fronte di “maggiori costi” il servizio è stato diminuito: dimezzata la raccolta dell’umido per tutti i mesi invernali – sperando che il freddo arrivi in fretta per non far sentire la puzza –, dimezzato lo spezzamento delle strade sia manuale – da quotidiano a un giorno sì e uno no – che meccanizzato – con una spazzatrice in meno e una volta ogni quindici giorni anziché ogni settimana. Anche per l’IMU, poco coraggio e molta volontà di fare cassa. Pur senza eguagliare il record negativo dei compagni novaresi, hanno deciso di fissare l’aliquota allo 0,4% per la prima casa (quando la legge permetteva di modificarla fino allo 0,2%) e allo 0,87% – con un aumento dello 0,11% – l’aliquota per le altre abitazioni e le attività produttive e commerciali (la legge permetteva di modificarla fino allo 0,46%). Ovviamente, nessuna agevolazione neppure per il settore agricolo, visto che i fabbricati rurali ad uso strumentale pagheranno il massimo consentito per legge: lo 0,2% (si poteva abbassare fino allo 0,1%). Tali scelte porteranno un autentico fiume di risorse all’Amministrazione trecatese: si prevede di incassare ben 4.800.000 € (di cui 600.000 € dalle prime case), contro i 3.300.000 dell’ultima ICI – che, come noto, era stata azzerata sulla prima casa dal Governo Berlusconi. Ma il “meglio” è stato raggiunto sui servizi forniti dal Comune. Si va dalle “quote compartecipative orarie di utilizzo da parte delle associazioni sportive delle palestre comunali per gare e allenamenti” – immaginiamo con grande gioia da parte delle molte Associazioni sportive che agiscono sul nostro territorio, con un’utile funzione educativa e sociale anche per i molti giovani che praticano sport – alla tariffa dell’asilo nido comunale (con vari anni di “adeguamento ISTAT” applicati tutti insieme a decorrere dal prossimo settembre) fino alle tariffe dei servizi scolastici usufruiti da moltissimi bambini trecatesi, quali la mensa e il trasporto scolastico. In particolare per il servizio di ristorazione sono state colpite le fasce meno abbienti della popolazione trecatese: la sinistra trecatese ha infatti deciso di non rinnovare “relativamente al servizio di ristorazione scolastica, […]le misure straordinarie di gratuità per il terzo figlio iscritto al servizio e per i minori appartenenti a nuclei famigliari monoreddito in cui il genitore lavoratore sia stato licenziato”. Senza contare che per la fascia ISEE fino a 4.000 € il prezzo del pasto passerà da 1,00 € a 1,50 € (un aumento secco del 50%!) e per la fascia da 4.000 € a 8.500 € passerà invece da 2,00 € a 2,50 € (qui l’aumento è “solo” del 25%). Oberando così di lavoro il settore sociale, che dovrà “valutare di volta in volta i singoli casi, previa accurata indagine a cura dell’assistente sociale”. Siamo assolutamente favorevoli allo smascheramento degli eventuali “furbetti” che usufruissero del servizio senza averne diritto: ma crediamo che questa non passi certo dall’assenza di regole semplici e chiare per le esenzioni e da un controllo caso per caso che terrà occupato un settore già fin troppo impegnato nelle molte problematiche connesse all’attuale crisi economica. La “ciliegina sulla torta” è stata però raggiunta con il trasporto scolastico: a partire da settembre i ragazzi della scuola media non avranno più a disposizione il tradizionale scuolabus con le relative assistenti, ma dovranno utilizzare un pullman di linea cittadina gestito dalla SUN spa di Novara. Il taglio garantirà un risparmio di soli 26.000 € (che su un bilancio di 17 milioni di euro non ci sembra affatto l’unica possibilità di scelta a disposizione dell’Amministrazione) a fronte di un’inevitabile perdita di sicurezza nel servizio di trasporto offerto ai nostri ragazzi, non più accompagnati durante il tragitto in pullman dall’apposito personale. I più “fortunati” genitori dei bambini della scuola primaria – che (per ora?) hanno ancora a disposizione uno scuolabus vero e proprio – devono però pagarselo il 10% in più: anche qui l’aumento è indiscriminato e colpisce indifferentemente tutte le fasce ISEE. L’Amministrazione Ruggerone, tra “adeguamenti”, “rimodulazioni” e “riequilibri” è senz’altro molto coerente: aumenta tutte le tariffe e riduce servizi essenziali per la cittadinanza. Cercando, se possibile, di non usare mai, in dieci ore di Consiglio Comunale, le due parole che avrebbero meglio descritto questo bilancio di previsione 2012: “AUMENTI” e “TAGLI”".