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Manca (ancora) il numero legale: Consiglio comunale sospeso

Trecate sull'orlo di una 'crisi di governo' (e di nervi)? L'assemblea si riunirà alla mattina del Sabato Santo

Trecate - C'è aria di crisi in seno al Consiglio comunale di Trecate. L'atmosfera pesante si avverte da diverse settimane, in particolare da quando è 'scoppiato' l'affare 'pacchi' che ha coinvolto il vice sindaco Giorgio Capoccia, poi sfiduciato dal sindaco Federico Binatti, il quale gli ha tolto la carica e le deleghe a Istruzione, Servizi sociali e Cultura. Ma quello che è successo la sera di martedì 27 è un ulteriore tassello, potremmo dire un'architrave, su un possibile scenario che vede l'Amministrazione in carica con i numeri molto, troppo, risicati per poter andare avanti. Ma andiamo con ordine.

Che non fosse una serata tranquilla lo si è dedotto quando all'inizio si notava l'assenza di Stefano Bandi (Cambiamo Trecate) e Antonio Vilardo (ex Lista Binatti), entrambi molto vicini al presidente del Consiglio comunale, Andrea Crivelli, da sempre sostenitore per un re-integro di Capoccia in Giunta, Quindi altro indizio utile è stato il fatto che - al momento di discutere l'interrogazione della minoranza di centrosinistra (consiglieri Sansottera, Uboldi, Campa e Almasio) proprio sulla questione dei pacchi e del concerto dei big Jo Squillo, Papa Winnie e Johnson Righeira durante la Festa del riso, del gorgonzola e degli antichi sapori - il primo cittadino chiedeva e otteneva che tale argomento fosse dibattuto a porte chiuse e con lo 'streaming' spento per questioni di privacy. 

Poi il 'fattaccio'. C'era da votare la surroga del consigliere ex d'opposizione Rossano Canetta, oggi nominato vice sindaco con delega a Servizi sociali e Istruzione (quella alla Cultura è stata ri-data alla consigliera Patrizia Coraia di Forza Italia), con Michela Cigolini. La stessa Cigolini aveva dichiarato di voler aderire da subito al gruppo Lista Binatti. Questo fatto ha fatto 'arricciare' il naso al centrosinistra (Pd e Nel cuore di Trecate) e al Movimento 5 Stelle, i cui capigruppo Filippo Sansottera e Silvana Corigliano non risparmiavano critiche e decidevano di assentarsi dalla votazione. Lo stesso faceva il presidente del Consiglio Crivelli, il quale prima cedeva la guida dell'assemblea al vice Tiziano Casellino e poi in qualità di capogruppo di Forza Italia "non per motivi personali, ma per evidenti questioni di disaccordo con la decisione di modificare l'assetto della Giunta comunale" sceglieva anche lui di non partecipare alla votazione. Con soli 8 (su 16) consiglieri comunali non c'era la maggioranza qualificata per poter votare la surroga e Casellino decretava una prima sospensione della seduta. 

Passava un'ora e mezza abbondante nel corso della quale non sono mancate telefonate e richieste di chiarimenti anche di carattere regolamentare sul da farsi. Alla fine alle ore 00.05 il vice presidente Casellino riformulava 'la conta' dei presenti ed essendo ancora in otto affermava che la seduta era sospesa e aggiornata a sabato mattina, 31 marzo. Il giorno prima di Pasqua alle ore 1o si riunirà quindi il Consiglio: chi parteciperà e cosa succederà? Entrerà Cigolini? E Crivelli e soci che linea decideranno di attuare? E le minoranze che faranno?

Belle domande che magari troveranno una risposta già durante le celebrazioni Pasquali. Nel frattempo... buone feste a tutti.

Ps: qualcuno a voce bassa, ma non troppo, sostiene che di questo passo l'Amministrazione rischia di non mangiare né il panettone e nemmeno la colomba... e che l'arrivo del commissario prefettizio (come avvenuto al compianto Ezio Zanotti Fragonara) sia sempre più imminente: avrà ragione o è solo fantapolitica?

Gianmaria Balboni