Trecate - "Inviamo questa risposta relativa alla presa di posizione di Ugrote (Fratelli d’Italia) - scrivono Antonella Marchi - assessore e vicesindaco e Francesca Costa Francesca - consigliere con delega all’Integrazione - alla segreteria politica del suo partito per capire se quella è una presa di posizione del cittadino signor Ugrote o se si tratta di una posizione ufficiale del gruppo cui appartiene. Nel merito: il gruppo di lavoro che, come abbiamo dichiarato da tempo, da più di un anno organizza iniziative per favorire l’integrazione (non gli stranieri), è composto da italiani e stranieri che insieme si sono attivati, ritrovandosi tutti i primi lunedì del mese in Comune alle ore 21. E’ assolutamente ridicola l’affermazione che l’Amministrazione lavori solo a favore degli stranieri: l’anno scorso l’assessorato alla cultura, sport e istruzione ha organizzato un centinaio di manifestazioni (solo quelle della biblioteca hanno coinvolto nel complesso tremila! persone) e una sola festa dell’integrazione, più alcune iniziative aventi al centro tematiche interculturali come incontri o conferenze, ovviamente aperte a tutta la cittadinanza (signor Ugrote, noi lavoriamo per l’integrazione…). Venendo ai due corsi di arabo: essi sono organizzati con docenti inviati dal consolato tunisino, gratuitamente; sono ospitati nei locali dell’oratorio femminile con un rimborso per alcune spese vive. Per questa voce si ricorre all’importo di 2.000 euro che l’Amministrazione mette a disposizione del Coordinamento per la Pace e che il Comune di Trecate ha scelto di impegnare sull’integrazione appunto. Per fare un paragone, nel 2012: sono stati spesi 2.000 euro per l’integrazione di oltre 3.000 cittadini stranieri, 45.000 circa per le altre iniziative culturali e sportive e tutte, le prime come le seconde, aperte a tutti. I due corsi di arabo sono uno per i bambini e questi sono quasi tutti maghrebini che vogliono imparare a scrivere la lingua ormai per loro solo parlata. Mentre quello per adulti ha visto l’iscrizione di 23 italiani su 25, italiani incuriositi ed affascinati dalla cultura e dalla lingua araba. Non ci vediamo nulla di strano, forse al signor Ugrote “fa strano” la parola cultura… Concludiamo con una reprimenda al ridicolo accenno del signor Ugrote alla faccenda del crocifisso ma anche con una “tranquillizzazione”: nessuno dei partecipanti al nostro gruppo di lavoro ha mai sollevato l’idea di eliminare crocefissi. Tutti i partecipanti sono animati da grande reciproco rispetto e da un notevole spirito di amicizia e collaborazione".