Oleggio - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare di Oleggio Grande: "Ci troviamo ancora una volta a commentare un intervento previsto dall’Amministrazione che mette in luce quel che più volte abbiamo denunciato: miopia sugli obiettivi a medio/lungo termine, e incapacità di programmazione (che si traduce puntualmente nel non rispetto dei tempi previsti). E mentre il Corso ha appena riaperto, con 3 mesi di ritardo su 7 del cronoprogramma, e la Guandra è lì da guardare nel suo desolato abbandono, stavolta si parla della “riqualificazione” di Viale Paganini. Iniziamo col dire che per quest’opera, prevista per il 2024, sono stati stanziati 560.000€, senza che la discussione venisse portata in Consiglio Comunale. Soprendentemente, l‘obiettivo principale dichiarato è di “fornire agli ambulanti spazi più adeguati all’espletamento dell’attività commerciale”. Peccato che i dati di Confcommercio e del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico e del Made in Italy) dicano che le ditte ambulanti sono scese del 14% negli ultimi 10 anni e del 3% nell’ultimo anno. Ulteriore obiettivo riguarda i problemi degli alberi e i parcheggi. Peccato che dai documenti messi a disposizione risulti che dagli attuali 70 parcheggi si passerebbe a 71, e degli attuali 40 (teorici) alberi ne resterebbero 31. Se gli alberi sono messi male per la scarsa manutenzione la soluzione è toglierli! Quindi: 560mila € per un risultato finale di parcheggi ed alberi che non modifica la situazione esistente, e per concedere più spazio a una attività commerciale in naturale declino. Beh, un gran bel risultato! È esattamente questo che intendiamo per miopia sugli obiettivi a medio/lungo termine. E per quanto riguarda l’incapacità di programmazione e di rispetto dei tempi previsti: questa riqualificazione è stata già proposta dalla Amministrazione nel 2020. A Settembre 2019 avevamo presentato una interpellanza che trovate a questo link e ricevuto una risposta che trovate qui e i cui contenuti sono, riassumendo: - disponibilità a presentare i progetti in apposite commissioni (abbiamo dovuto insistere più volte per vederne convocata una, durante la quale ci è stata illustrata la proposta elaborata dagli uffici); - impegno a non slittare i lavori al 2021 (siamo nel 2023 ed ancora non si è mosso nulla: certo, la pandemia ha scombinato i piani del 2020 ma a quest’ora…); - chiusura sull’opportunità di presentare pubblicamente la proposta. Il progetto era stato condiviso con pochi, proprietari e residenti sul Viale, durante una riunione un po’ ristretta (40 persone circa). Molti degli interessati non sono stati nemmeno convocati. Bel modo di condividere un progetto che impatta su tutta la città… Oltre a queste evidenze abbiamo alcuni appunti da fare: il progetto prevede un cronoprogramma di 14 mesi. Viale Paganini è la via d’accesso alle scuole di Villa Troillet: non è difficile immaginare quali saranno i disagi per gli alunni, il personale scolastico, i genitori. Senza contare quello portato ai residenti, agli esercizi commerciali ed a tutti coloro che dovranno transitare in quella via. I lavori del Corso, terminati solo ora, ci dicono qualcosa a riguardo dell’affidabilità dei cronoprogrammi sempre approssimativi presentati tanto per fare; la ri-piantumazione porterà nuove piante che impiegheranno anni prima di raggiungere le dimensioni di quelle attuali, e quindi di mitigare il calore sull’asfalto e sulla pavimentazione dei marciapiedi. E con una chiara tendenza all’aumento delle temperature si tratterà di affrontare senza difese un disagio crescente; le piante del Viale, ci viene detto, soffrono. Soffrono anche perché è mancata la manutenzione, e la protezione intorno alle radici non è adeguata: lo dice la relazione illustrativa del progetto stesso; “La situazione si presenta non priva di criticità anche a causa della mancanza di una adeguata manutenzione sia delle presenze vegetali, alberi e aiuole, che delle pavimentazioni…”; che garanzie ci sono che in futuro la manutenzione verrà eseguita correttamente? Non si parla di pista ciclabile, realizzata negli anni 2005–2006, che porta dalla stazione di Oleggio alla Villa Troillet. Perché? Non c’è spazio nel nuovo progetto? non è ritenuta importante? di nuovo siamo in controtendenza rispetto a progetti delle città vicine; e più che una scelta ci pare una mancanza di valutazioni adeguate. Siamo convinti di trovarci davanti (di nuovo) a un progetto inutile, costoso e affrontato senza la minima lungimiranza. Come d’ abitudine abbiamo provato a valutare una proposta alternativa: siamo convinti che si possano ottenere risultati equivalenti, evitando spese inutili e disagi per un arco di tempo lungo, lavorando e soprattutto valutando in altro modo le priorità, l’intervento e i costi/benefici. Ci sembra possibile e opportuno procedere così: Ripristino delle piante mancanti. Sistemazione della pavimentazione esistente. Rifacimento dell’impianto di illuminazione sostituendo i corpi illuminanti a più basse emissioni. Attivazione di un piano costante di manutenzione verde / pavimentazione /illuminazione in quell’area.(Ammesso che il problema di spazi per il mercato esista), spostamento dei banchi di mercato in un’area differente, ad esempio in Via Dei Negri, sistemazione che fino a pochi anni fa soddisfaceva le esigenze del mercato. E a volerle studiare ci sono sicuramente altre possibilità. Insomma, a fine mandato si impegna più di mezzo milione di euro per un non-obiettivo, buono forse solo per la campagna elettorale, senza alcuna considerazione che porti a pensare ad una Oleggio più vivibile. Non ci siamo abituati a questa carenza di visione: la città è chiaramente messa male, presentare ipotesi grandiose e senza senso è fumo negli occhi, che paghiamo tutti".