Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Pasca, che la sera di venerdì 6 marzo ha organizzato una manifestazione in piazza Cavour per dire No alla moschea a Trecate, iniziativa che ha avuto l'appoggio personale e politico da parte del gotha della Lega Nord provinciale (presenti tra gli altri Roberto Cota, Luca Bona, Corrado Frugeri, Alessandro Canelli, Federico Perugini e Mauro Franzinelli), ma che è stata snobbata dalla quasi totalità dei trecatesi, visto che i residenti-presenti non superavano le trenta-quaranta unità. Da notare inoltre che c'era anche una piccola rappresentanza di Forza Italia, capeggiata da Rossano Canetta e Andrea Crivelli.
"Grazie a tutti, grazie a chi ha preferito essere qui a protestare contro la moschea dopo una giornata di lavoro, invece di stare al caldo sul divano. Grazie anche alle forze dell'ordine che sono qui a tutelare la nostra sicurezza e garantirci che la manifestazione si svolga serenamente. Un pensiero va anche a chi avrebbe voluto essere con noi, ma sta lavorando. Quello che è successo ha dell'incredibile. Un signore ha scritto sul gruppo "Sei di Trecate se..." che avrebbero fatto una moschea a Trecate. Ho telefonato subito al sindaco per sapere la verità e mi ha detto che al momento non era a conoscenza di nulla. Dopo qualche giorno un ragazzo mi ha mandato la foto di un volantino, in cui erano riportati tutti gli orari delle preghiere e l'indirizzo del centro. Mi sono recato sul posto il giorno dopo e ho visto un flusso di persone che andavano lì per pregare. Non mi si venga a dire che quello è un centro culturale: quello è un luogo di culto vero e proprio, è una moschea. Subito dopo il nostro intervento, il sindaco ha emesso un comunicato, dicendo che presumeva che quella fosse la sede di un'associazione islamica. Sì, presumeva. Un sindaco che non sa cosa accade sul suo territorio, che presume e a cui fanno una moschea sotto il naso e non se ne accorge, deve andare a casa! Il problema non è religioso: da ogni parte del mondo cristiani, ebrei, buddhisti, induisti e confuciani convivono pacificamente. Se, invece, c'è chi nel nome del Corano sgozza la gente, evidentemente l'Islam non è una religione come tutte le altre. Nessuno vuole criminalizzare l'islam perchè esistono tante brave persone che pregano tranquillamente senza dare fastidio a nessuno. Esistono però anche tanti estremisti e tante donne, che per via dell'islam, sono sottomesse al marito e sono obbligate a portare il burqa. La nostra religione è quella cristiana, non la imponiamo a nessuno e non obblighiamo nessuno a venire a messa, ma nessuno ci venga a dire che le chiese non vanno bene, che bisogna togliere il crocifisso dalle scuole e che non si può mangiare la carne di maiale nelle mense. Questa è la nostra cultura. Qui uomo e donna hanno pari dignità, hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri: se ti va bene e accetti le nostre leggi, sei il benvenuto, se non ti va bene te ne torni da dove sei venuto! Ci hanno definiti irresponsabili, ma meglio irresponsabili che fessi! Se qualcuno di voi ha avuto il piacere, o il dispiacere di leggere certi commenti su Facebook, qualcuno diceva che noi siamo ignoranti e razzisti perchè non siamo contenti dell'arrivo di un centro che porterà cultura. Ma voi la volete tutta questa cultura?Saremo anche una piazza di persone brutte, cattive e ignoranti, ma io preferisco essere brutto, cattivo e ignorante piuttosto che un domani la mia futura moglie e le mie figlie debbano girare col burqa. Non dobbiamo dare per scontato i nostri diritti: da altre parti del mondo, per esempio in Arabia Saudita, non hanno i diritti che abbiamo noi. Tutti i nostri diritti sono diritti che abbiamo perchè qualcuno li ha conquistati e noi dobbiamo difenderli! Faremo il possibile per non avere una moschea sul nostro territorio e faremo tutte le azioni che ci consentiranno di arrivare al risultato nel più breve tempo possibile!".
La manifestazione è stata criticata dal sindaco di Trecate pubblicamente nel Consiglio comunale di lunedì 9 marzo, in particolare perché ha richiesto un enorme dispiegamento di forze dell'ordine (un manifestante - un agente) a discapito della sicurezza del territorio ("Erano tutti in piazza Cavour dove non c'era nessuno e non dove invece è giusto che siano impiegati per prevenire la microcriminalità") e delle casse comunali ("Chiediamoci quanto è costata alla comunità e all'erario questa manifestazione..."). Lo stesso Pasca afferma: "Ruggerone dice che la manifestazione era inopportuna perché ha richiesto l'impiego di un gran numero di agenti. Vergogna, il diritto di manifestare è sacrosanto! Le forze dell'ordine erano presenti in massa per garantire la nostra sicurezza per evitare che qualche 'genio' potesse aggredirci".