Trecate - La mattina di mercoledì 31 gennaio si è svolto un incontro organizzato dalla sezione trecatese del Pd e dal gruppo della lista civica Nel cuore di Trecate (NcT). Oggetto: la questione legata all'organizzazione della Festa del Riso-Antichi sapori e la scelta del vice sindaco Giorgio Capoccia di cambiare i termini della convenzione con la ditta Markas (che si occupa della gestione della mensa cittadina) al fine di pagare il cachet degli artisti intervenuti (Jo Squillo, Papa Winni e Johnson Righeira).
Questo è il documento scritto dai consiglieri Pd e NcT (Sansottera, Uboldi, Campa e Almasio): "A seguito di quanto emerso attraverso l’accesso agli atti sulle modalità di finanziamento della festa “Riso e Gorgonzola e Antichi Sapori” dello scorso settembre ed alla sostanziale mancanza di risposte alle nostre denunce da parte della maggioranza amministrativa, sottoponiamo all’opinione pubblica quanto ci risulta ad oggi e le iniziative che abbiamo intrapreso. A più di 3 mesi dall’evento non è ancora disponibile un resoconto analitico definitivo dei costi, né delle modalità con cui è stata finanziata, l’unica nota ufficiale rimane quella emessa in un comunicato stampa in cui si dichiarava un costo complessivo di 23.000€ interamente sostenuto dagli sponsor e quindi a costo zero per il comune. Abbiamo già smontato questa bugia dimostrando che almeno il concerto di Joe Squillo& C, è stato pagato da Markas a seguito dello sconto di una serie servizi dovuti al comune, tra cui i famosi 500 pacchi spesa per gli indigenti. Ma siamo andati oltre, siamo entrati nel dettaglio del contratto Markas/Comune ed abbiamo provato a dare un valore commerciale all’insieme di forniture e servizi previsti e a quelli non fruiti nel 2017, rinegoziati dall’assessore Capoccia per pagare la il concerto".
"E’ del tutto evidente - proseguono i quattro consiglieri di centrosinistra - come non vi sia alcuna congruità tra il valore alienato e l’importo della fattura di 11.950 € pagata da Markas per il concerto, anche scontando un errore di stima del 10-20% siamo comunque di fronte ad una vero e proprio regalo fatto al fornitore. Intendiamoci, niente da eccepire a Markas che fa il suo mestiere e se ha l’opportunità di fare “costsaving” non deve certo vergognarsi di sfruttarla, ma che dire dei nostri amministratori? L’amministrazione Binatti, pur disponendo di un vero e proprio “tesoretto” di forniture e servizi gratuiti, peraltro ereditato dagli amministratori precedenti, ha saputo, o voluto, utilizzarne solo una piccolissima parte ed è francamente difficile capire il perché! Come non rendersi conto che gli Apericena, i Rinfreschi per Cerimonie o le Cene di Gala ecc., se organizzate con le associazioni di volontariato sociale, culturale o le società sportive, avrebbero certamente consentito di rianimare la vita cittadina in modo continuativo e veramente “a costo zero”, ben di più di una singola festa di piazza? Se poi agli eventi fossero state abbinate delle raccolte fondi siamo convinti fosse possibile ricavare ben di più dei 3.115€, ottenuti con la fatica dei tanti volontari coinvolti nella festa e devoluti a Caritas ed Oratorio. Si tratta di semplice inettitudine, oppure l’intraprendente assessore ha avuto altre motivazioni finora sottaciute? Ed è possibile che tale maldestra e discutibile gestione coinvolga indistintamente il sindaco e tutti gli altri consiglieri di maggioranza? Cosa ci sfugge di questa logica perversa che fa perdere alla cittadinanza un considerevole controvalore di beni e servizi, regalandoli di fatto ad un fornitore, senza che nessuno senta il dovere di intervenire o almeno la dignità di dissociarsi? Possiamo comprendere la mancanza di esperienza e competenze di alcuni amministratori, ignari delle possibili conseguenze dei comportamenti di un assessore, ma allora suona contradditoria la decisione presa nei primissimi giorni di insediamento dell’attuale amministrazione di uscire da “Avviso Pubblico”, un organismo apartitico che garantiva preziosi strumenti formativi agli amministratori in genere ed in particolare ai neofiti. Da parte nostra è ormai parecchio tempo che denunciamo tutto questo e che sollecitiamo un trasparente dibattito pubblico ma purtroppo l’attuale maggioranza ha sempre risposto con una sostanziale alzata di spalle ed una montagna di falsità a mezzo stampa. Oramai anche i consigli comunali sono sempre più rari e le commissioni vengono convocate più per rispetto del regolamento che per elaborare i contenuti da portare in Consiglio, perciò siamo stati costretti a nuove e più consistenti iniziative. Sulla base delle considerazioni precedenti stiamo procedendo presso le autorità competenti affinché si possano stabilire non solo la correttezza procedurale ma anche l’eventuale presenza di comportamenti illeciti e penalmente rilevanti nella conduzione della trattativa tra Comune e Markas enegli accordi formalizzati. Inoltre, anche la fine di tutelare i consiglieri che hanno assistito inconsapevoli e senza alcuna possibilità di intervenire su quanto si stava compiendo, abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale avente all’ordine del giorno 2 mozioni ed una interrogazione, da noi presentate. La prima mozione richiede al consiglio di deliberare l’adesione ad “Avviso Pubblico” affinché i nostri amministratori possano riprendere un virtuoso precorso formativo che, con poca spesa per il comune, consenta di mitigare i rischi dell’incompetenza. La seconda mozione, invece, richiede la costituzione di una Commissione d’Inchiesta avente come obiettivo quello di chiarire al Consiglio Comunale e alla cittadinanza come si siano svolti i fatti in questione, le responsabilità politiche ed eventualmente quelle personali degli attori coinvolti nella organizzazione e nella gestione dei fondi della festa. Con l’interrogazione chiediamo al sindaco e a tutti i consiglieri comunali di esplicitare se all’epoca dei fatti erano a conoscenza di quanto l’assessore Capoccia stava compiendo per finanziare la festa e degli accordi che stava sottoscrivendo personalmente con Markas".
Nella foto la tabella riassuntiva delle stime (basate su prezzi di mercato)