Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Pd e Trecate, che hanno organizzato una conferenza stampa nel pomeriggio di giovedì 18 luglio nel piazzale delle piscine a Trecate: "L’anno scorso eravamo partiti per le ferie d’agosto con una città che era sottosopra: il nubifragio di fine luglio aveva provocato danni ingenti, per esempio, agli alberi secolari dei nostri parchi pubblici. Anche quest’anno alla vigilia delle vacanze estive, la città è dissestata ma non per una catastrofe naturale. Adesso la colpa dei disastri è tutta di chi amministra la nostra Città, a partire dal sindaco Federico Binatti con la sua giunta che si dimostra ogni giorno incapace di risolvere i problemi che sono sotto gli occhi di tutte le persone. Ecco qualche esempio".
A Trecate non si nuota, ma i trecatesi annegano nei debiti - Da notizie della stampa locale veniamo a sapere che la piscina comunale coperta cercherà di aprire l’impianto entro il 2025. Le cose stanno davvero così? Come mai siamo arrivati a questa situazione? A fare l’analisi delle informazioni fino ad ora disponibili è Raffaele Sacco «Il costo complessivo del progetto sembra ammontare a circa 3.000.000 di euro (iva inclusa), ma gli oneri finanziari a carico del comune arrivano a quasi 5.000.000 di euro in 20 anni. Gli investimenti previsti a carico del concessionario ammontano a 646.000 euro (24.000 euro/anno) per la manutenzione dei soli nuovi impianti realizzati oltre che ai costi del canone (indicizzato) per 385.000 euro alla fine dei 20 anni di concessione. Dato questo quadro economico non si capisce quale sia il beneficio per il comune: di fatto tutti gli investimenti per la realizzazione sono a nostro carico, le entrate per la concessione sono irrisorie e non si capisce perché sia necessario vincolarsi per 20 anni accollandosi tutti i rischi nel lungo periodo». «Chiediamo al sindaco Binatti di dire la verità ai cittadini, troppe volte ingannati sui tempi di riapertura dell’impianto. Da due anni l’amministrazione continua a cambiare gestori e sistemi di gestione. Spendendo soldi pubblici (come i 36 mila euro per una società di consulenza) senza risultato. Anzi, il progetto che ne è scaturito sembra essere costruito per ottenere il massimo beneficio per il partner anziché per il committente. Per di più Binatti sa che non potrà aprire entro il 2025 perché mancano i fondi necessari a bilancio. L’ennesima promessa da mercante» il commento di Marco Uboldi. La consigliera Emanuela Cazzadore chiede «che venga redatto un progetto serio, con tempi certi sulla riapertura di un impianto chiuso da troppo tempo. Se tutti gli investimenti sono a nostro carico, cosa ci impedisce di realizzare in proprio il progetto e cercare poi un concessionario con il quale negoziare da una condizione di maggior favore? Il problema non può essere economico perché se abbiamo spazio per accollarci un leasing 180.000 euro l’anno per 20 anni ed un investimento iniziale di 600.000 euro remunerando una finanziaria privata, credo che nulla ci impedisca di accedere al credito sportivo o al CONI a condizioni finanziarie agevolate». Le fa eco Anna Uboldi che sottolinea come «troppi trecatesi in questi anni sono dovuti “migrare” altrove perché la struttura cittadina è rimasta chiusa a causa dell’incompetenza progettuale di un’amministrazione che sperpera soldi pubblici anziché investirli. Una cosa è certa: a Trecate non si nuota, ma i trecatesi annegheranno nei debiti a causa delle scelte assurde dell’attuale maggioranza».
- Trecate verde di imbarazzo - «La gestione del verde pubblico è diventata imbarazzante» esordisce così Marco Uboldi che già negli scorsi giorni in un comunicato del PD Trecate aveva avuto modo di sottolineare come la situazione del verde pubblico in Città fosse motivo di dibattito, anche nella maggioranza. «L’assessore Alessandro Pasca (Lega) si arrampica sugli specchi e inventa scuse ridicole, come ‘ha piovuto troppo’, eppure sembra che solo a Trecate le erbacce siano fuori controllo». La vicenda del verde pubblico aveva già scatenato alcune reazioni del Capogruppo della Lega Mattia Felicetta che pubblicamente aveva criticato l’operato del suo assessore, ma Raffaele Sacco aggiunge «il silenzio di Binatti è sintomo di una maggioranza tenuta insieme da logiche personali e di spartizione del potere più che dall’interesse per la cosa pubblica. Tantissimi cittadini se ne stanno rendendo conto, soprattutto quelli che in questi giorni vedono piante ed erbacce invadere le strade e i marciapiedi, mettendo a rischio la loro sicurezza e spesso anche quella dei loro animali domestici». «Aldilà delle beghe interne alla destra, rimane una questione: i cittadini trecatesi non meritano di vedere la loro Città trattata in questo modo. Pagare le tasse, aumentate ai massimi storici, per poi non vedere neanche l’aiuola tagliata, è motivo di frustrazione e risentimento, ma soprattutto permette a molti di prendere coscienza dell’inadeguatezza del sindaco Binatti e di tutta la sua Giunta» aggiunge Emanuela Cazzadore che rilancia ricordando come «tutta la minoranza si sia impegnata in questi anni a proporre soluzioni efficaci per la gestione del verde pubblico e per sottolineare l’importanza di un cambio di paradigma che metta al centro la tutela dell’ambiente e il decoro urbano, deleghe evidentemente ritenute di marginale importanza da Binatti e i suoi». «Lo abbiamo fatto con l’approvazione di una mozione per l’adozione del Piano del Verde e chiedendo impegni seri al sindaco e agli assessori che nel tempo si sono succeduti nell’incarico. Adesso Binatti non può più nascondersi o rimanere in silenzio. Pasca si è rivelato inadeguato in tutte le deleghe che gli sono state assegnate, è il momento che tutta la maggioranza se ne renda conto» chiosa Anna Uboldi.