Galliate - Riceviamo e pubblichiamo dal Pd galliatese a commento dell'ultimo "Consiglio comunale decisamente animato giovedì 4, eccezionalmente riunito nella ex biblioteca di via Matteotti. A causa dell’avversione del sindaco per il contraddittorio e alla sua insofferenza alle critiche non sono mancati momenti di forte tensione. Del resto, come non criticare e puntualizzare su argomenti così importanti come i regolamenti e le aliquote delle imposte comunali (IMU, TARI, e TASI) che andranno a colpire pesantemente le tasche dei cittadini e delle imprese? Come non criticare l’esorbitante aumento avvenuto negli ultimi cinque anni, corrispondenti alla prima amministrazione del sindaco Davide Ferrari, dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti che il Comune versa al Consorzio Rifiuti e che hanno determinato l’aumento dell’imposta dal momento che deve andare a coprire i costi al 100%? Tutte puntualizzazioni proposte dal gruppo PD - PSE seriamente argomentate dal consigliere Alberto Cantone, particolarmente esperto in materia perché in passato ha ricoperto la carica di assessore al bilancio, dalla capogruppo Meda e dai consiglieri Bifano e Pedrini. Totale disaccordo espresso quindi dai consiglieri PD - PSE sulle scelte di principio, a partire dall’impianto stesso su cui si articolano i regolamenti, la determinazione delle aliquote e dei relativi abbattimenti (dove previsti), la discutibile scelta di esentare per due anni il versamento della TARI per le imprese che si trasferiscono a Galliate e altre pesanti criticità sollevate dal nostro gruppo. Il gruppo PD – PSE compatto ha espresso voto contrario su tutte le delibere riguardanti l’imposizione delle aliquote, le esenzioni e le detrazioni previste, con motivazioni sia di tipo sostanziale che formale. Troppi e troppo importanti i punti di divergenza. In primo luogo, sul piano formale, Meda e Bifano hanno sottolineato i vistosi errori e le modifiche nella documentazione consegnata ai consiglieri di minoranza, con versioni difformi dai documenti portati in approvazione nella commissione Regolamenti. Inaccettabile che il testo del documento consegnato ai consiglieri non fosse portato in votazione in consiglio comunale, segno di poca trasparenza e imprecisione. “E’ accaduto anche per i due precedenti consigli comunali – ha evidenziato Bifano – e non deve più accadere”. “In questo modo si mette in difficoltà il nostro lavoro di preparazione al consiglio. Chiediamo una maggiore attenzione” ha aggiunto Meda. Cantone ha fatto notare anche l’imprecisione e la superficialità che hanno caratterizzato il lavoro della Giunta nell’incoerenza del regolamento comunale sull’applicazione dell’IMU, che prevede per legge l’arrotondamento del versamento all’Euro. Il software attivabile dal sito web del Comune propone invece versamenti alla seconda decimale. Il Sindaco Ferrari, dopo aver dato evidenti segni di nervosismo, ha verificato seduta stante l’errore senza tuttavia ammettere la disattenzione. L’esempio di errore più eclatante evidenziato da Cantone riguarda però il trattamento degli spazi condominiali, misteriosamente spariti dal regolamento TARI per poi ricomparire verbalmente in un intervento tardivo dell’assessore al bilancio Daniela Monfroglio. Quando ci si è addentrati a discutere delle aliquote IMU e TASI, il gruppo PD – PSE ha stigmatizzato soprattutto tre aspetti: · l’approccio di tipo ‘ragionieristico’ portato avanti dalla Giunta, finalizzato soltanto a fare cassa per poter garantire gli introiti che potranno coprire le spese comunali. In sede di Commissione regolamenti gli esponenti del nostro gruppo avevano chiesto di ripensare alla distribuzione delle agevolazioni e delle detrazioni per fare in modo di diminuire l’impatto delle imposte su tutte le prime case (con l’eccezione di quelle di lusso) prevedendo anche delle riduzioni per le case date in comodato in linea retta (figli / genitori), ma la maggioranza è stata completamente insensibile; · l’atteggiamento inaccettabile della Giunta che ha proposto in consiglio comunale, in una unica serata, la discussione delle misure di politica fiscale, senza discutere anche la destinazione delle spese. Infatti, il bilancio comunale verrà discusso solo tra tre settimane. Ancora più grave è il fatto che delibereremo il bilancio dopo che per nove mesi l’amministrazione ha deciso di spendere le stesse somme dello scorso anno, quindi evitando di fare qualsiasi scelta sul contenimento dei costi, di redistribuzione e di diversa destinazione delle risorse. Il Sindaco ha alzato le spalle dicendo che niente si poteva fare, dimostrando arroganza e incompetenza; · l’atteggiamento inaccettabile del Sindaco che anche sulla rateizzazione dei versamenti delle imposte non ha voluto sentire ragioni, impedendo di fatto ai contribuenti galliatesi di poter effettuare il versamento della TARI (Tassa rifiuti) in tre rate, come normalmente avveniva fino all’anno scorso. Entrando ancora più nel merito, come evidenziato da Laura Meda, la scelta di fondo della maggioranza è stata quella di favorire le aliquote IMU (al 6,6 per mille) sulle seconde case, sui terreni, sulle imprese, a scapito delle aliquote TASI (prima casa al 3,3 per mille senza detrazioni sopra i 596,00 euro di rendita catastale), scaricando così sulla gran parte dei cittadini proprietari della casa di abitazione l’onere di coprire il grosso delle entrate comunali. Alla richiesta di assimilare ai fini IMU le case cedute in comodato ai figli o ai genitori alla prima casa, la Giunta ha risposto imponendo l’aliquota salata del 9,1 per mille, in barba a quello che avevano promesso in campagna elettorale! Infine, l’esenzione IMU totale per i costruttori che tengono gli alloggi sfitti ci ha veramente indignati! La nostra richiesta di applicare detrazioni a chi affitta le seconde case a canone equo non è neanche stata presa in considerazione. Infine, le esenzioni sulla TARI per le imprese che si trasferiscono a Galliate e per quelle che mantengono il verde ci sono sembrate le solite forzature propagandistiche. Unica apertura, forse, sarà nel 2015 l’aggancio della TASI alla dichiarazione ISEE per valutare la capacità di spesa dei proprietari di case. Il consigliere Cosimo Bifano è infine intervenuto sull’articolo 6 (riduzione della base imponibile) del regolamento IMU che impone ai proprietari dei fabbricati inagibili di presentare una dichiarazione sostitutiva, gratuita, quando il Comune richiede anche una perizia asseverata di un tecnico il cui costo minimo è di 250,00 che quindi va ad assorbire la detrazione prevista del 50%. Bifano è stato infine eletto per la minoranza nella Commissione paritetica di controllo della convenzione tra il Comune e la cooperativa La Terra Promessa 2 per l’utilizzo della Villa ex Omni (la maggioranza ha eletto Marco Bozzola). Interessante la votazione: Bifano ha ricevuto 8 voti contro i 6 consiglieri presenti della minoranza consiliare. Continua il malumore tra i gruppi della maggioranza?"