Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dai consiglieri comunali di minoranza di Pd (Campa, Sansottera e Uboldi), Nel cuore di Trecate (Almasio) e Movimento 5 Stelle (Colli): "Pur cercando in tutti i modi di essere costruttivi, le nostre analisi e proposte concrete si scontrano con l’indisponibilità della maggioranza a riconsiderare l’approccio finora utilizzato per la gestione dell’emergenza economica e sociale causata dal coronavirus. Tutti condividiamo la necessità di maggiori risorse economiche ma poi abbiamo idee profondamente diverse sul ruolo e le possibilità dell’amministrazione comunale per reperirle. Finora, in consiglio comunale ed in tutte le commissioni di lavoro, il leitmotiv di Binatti è stato: il bilancio del comune non ha margini di manovra, devono intervenire lo stato e la regione, attendiamo le risorse e poi le utilizzeremo. Questo approccio ha portato di fatto il comune a svolgere un ruolo meramente organizzativo e sostanzialmente sussidiario alle organizzazioni di volontariato, Protezione Civile, CRI e Caritas in primis, mentre sul piano economico ci si è limitati, per la verità con gravi ritardi e inefficienze, a distribuire i 123.000€ in buoni spesa messi a disposizione del governo. In pratica, dopo oltre 2 mesi di emergenza siamoancora”al palo”, in attesa di soldi che chissà quando, come e a chi arriveranno. Ma i cittadini, i commercianti e gli artigiani di Trecate messi in ginocchio dalla crisi hanno bisogno di aiuti adesso e noi siamo convinti che l’amministrazione avrebbe i mezzi per farlo anche in autonomia, da subito e senza ulteriori perdite di tempo. Dai nostri calcoli, sfruttando adeguatamente i risparmi di spesa e la rinegoziazione dei mutui, straordinariamente consentita proprio per l’emergenza, è possibile liberare risorse per oltre 500.000€ solo per il 2020 e almeno 200.000€ negli anni a venire, con i quali si potrebbero ridurre o azzerare i tributi per imprese, artigiani e commercianti e dare un aiuto anche economico alle famiglie in difficoltà. L’amministrazione Binatti è invece indisponibile a rivedere l’impianto generale del bilancio e delle priorità e così, nonostante il risparmio sui mutui, con un ricalcolo di entrate e uscite che nulla ha che vedere con il coronavirus, arriva a riscontrare addirittura un buco di 200.000€, quindi: non solo non ci sarebbero risorse da utilizzare per i cittadini, ma probabili nuove tasse per coprire lo sbilancio. Una differenza abissale! Ma come è possibile? Delle due l’una: o i nostri calcoli sono sbagliati, ma bisognerebbe dimostrarlo, o sono sbagliati i dati di partenza! Dobbiamo pensare che il bilancio approvato il 14 aprile non stesse in piedi e che i risparmi attuabili per il coronavirus non siano nemmeno sufficienti a tappare i buchi di un enorme disavanzo antecedente l’emergenza? In estrema sintesi la divergenza è tutta qui: noi riteniamo che sia possibile recuperare risorse comunali per aiutare i cittadini ora e senza attendere il governo, Binatti punta esclusivamente sui contributi dello stato e aspetta le risorse che verranno. Non riusciamo a comprendere perché le due cose debbano essere in alternativa, se abbiamo la possibilità di usare anche soldi nostri, perché non farlo? Probabilmente anche così le risorse non saranno mai sufficienti per tutti, a maggior ragione se rinunciamo ai soldi che disponiamo in autonomia! Qui non si tratta proprio di contrapposizione politica tra destra e sinistra, il comune di Arona, con un sindaco della Lega, sta facendo esattamente quanto proponiamo noi per Trecate, perché qui è impossibile? Faremo di tutto per convincere gli altri consiglieri che si può fare, abbiamo analizzato ogni singola voce di spesa o di entrata e sottoporremo le nostre proposte in ogni commissione, consiglio o altra occasione di lavoro congiunto. Certo bisogna avere la capacità, la volontà ed il coraggio di rivedere le priorità e le scelte strategiche dell’amministrazione, magari anche soprassedere a progetti faraonici come quello del palazzetto, ma è proprio questo che segna la differenza tra chi reagisce agli eventi e riprogetta il futuro e chi si invece li subisce, accontentandosi digestire il presente. Tutti quanti abbiamo capito che d’ora in poi saremo costretti a ragionare e a fare i conti con una discontinuità esistenziale, tra il “prima” e il “dopo” coronavirus, vorremmo cogliere questa consapevolezza anche negli amministratori della nostra città, nonostante il sindaco Binatti sembri non averne ancora colto la portata, nè tratto le conseguenze".