Galliate - Riceviamo e pubblichiamo dalla sezione locale del Pd: "Nel Consiglio comunale del 29 settembre, mentre scorrevano le tabelle descrittive del bilancio comunale 2014-2016 e mentre l’assessore competente descriveva il quadro di riferimento e i complicati dettagli tecnici delle scelte comunali, appariva sullo schermo come intermezzo pubblicitario l’ennesimo strumento elettronico di controllo: il TARGHA 193. Per chi ancora non ne fosse informato, si tratta di un lettore di targhe auto (ma a che prezzo?) che consente alle forze dell’ordine di risalire in pochi secondi (meraviglia della tecnologia) alle eventuali anomalìe dei mezzi di trasporto quali: assicurazioni scadute, revisioni non effettuate, mezzi rubati o sotto sequestro… L’enfasi del nostro primo cittadino era tutta volta a convincerci dell’assoluta utilità di tale strumento di controllo, già sperimentato con successo in altri Comuni, come replicato anche nell’articolo del Corriere di Novara del 4 ottobre scorso. Chiariamo subito che non siamo contrari a far rispettare le regole civili con mezzi moderni ed efficienti, ma chiediamoci perché gli interventi di una amministrazione comunale dovrebbero sostituirsi alle mansioni già previste dalle forze dell’ordine? Infatti, la fotografia delle targhe auto è già un programma in utilizzo dalle forze di polizia della Motorizzazione Civile che da 2 anni fornisce i dati resi disponibili anche alle compagnie di assicurazione. Dal febbraio 2014 è infatti accessibile la “black list” delle auto non assicurate che la Motorizzazione già trasmette al Ministero dell’Interno e alle forze di Polizia. Per quale motivo quindi dovrebbero occuparsene i Sindaci-poliziotti? Forse perché sono blanditi dalle Compagnie di Assicurazione, che sono le parti maggiormente interessate all’affare, tanto che lo vanno proponendo a tutti i Comuni? Allora, se così è vogliamo essere “sicuri” ma non “gabbati” e lasciamo fare questo mestiere a chi di dovere, senza ricorrere al contributo dei cittadini onesti".