Trecate - "Alcuni giorni fa - scrivono i consiglieri comunali del Pdl Federico Binatti, Andrea Crivelli, Giorgio Capoccia e Tiziano Casellino -il Consiglio Comunale di Trecate ha discusso alcuni argomenti all’ordine del giorno tra cui il rendiconto del bilancio comunale del 2012: un’occasione in cui l’Amministrazione Comunale fa un bilancio delle proprie attività nell’anno precedente e mostra i propri risultati. Il silenzio con cui l’Amministrazione trecatese di sinistra ha affrontato l’argomento a livello mediatico dimostra a maggior ragione quanto da noi affermato già in quella sede: nel 2012 la giunta Ruggerone non solo non ha assunto quei provvedimenti che la congiuntura economica avrebbe richiesto, ma non è stata in grado di portare avanti in maniera adeguata neppure quella che è l’ordinaria amministrazione della nostra Città. La relazione della giunta era un testo raffazzonato e privo di contenuti di rilievo, che si dilungava stancamente in elencazioni di inezie – tanto minuziose quanto fuori luogo – o in ripetizioni di iniziative storicamente attivate dal Comune di Trecate ormai da parecchi anni. Da parte nostra, nell’arco di tutto l’anno, abbiamo sottolineato puntualmente e ripetutamente che l’Amministrazione Ruggerone stava agendo in maniera poco incisiva, inadeguata, senza rispondere ai reali problemi dei trecatesi e perdendosi in una sterile contrapposizione ideologica che ha visto più volte le nostre argomentazioni inascoltate a prescindere dalla fondatezza delle stesse. Non a caso – sebbene il dato meramente quantitativo non permetta di sottolineare anche l’aspetto qualitativo delle stesse – nel solo 2012 come consiglieri di minoranza del Popolo della Libertà abbiamo presentato 96 interrogazioni e 18 mozioni: un numero che – non temiamo di essere smentiti a riguardo –è senza precedenti nella storia amministrativa del nostro Comune. Come abbiamo più volte sottolineato il rispetto meramente formale del funzionamento delle Commissioni, della Capigruppo e del Consiglio Comunale non permette affatto alcun dialogo né alcuna proposta da parte della minoranza: la maggioranza arriva con una decisione già assunta a tavolino, limitandosi a passaggi di confronto con la minoranza del tutto formali e inadeguati, strutturati in maniera tale da rendere complessa se non quando impossibile la stessa formulazione e proposizione di alternative amministrative o a causa della ristrettezza dei tempi con cui le informazioni vengono fornite o per l’insufficienza delle stesse. Riunioni ammucchiate a distanza di poche ore e documentazioni di centinaia di pagine consegnate pochi minuti prima di quando dovrebbero essere discusse stanno diventando la norma – in negativo – che contraddistingue l’operato di una maggioranza che, anche quando agisce formalmente in modo corretto, rivela al contrario la totale assenza di qualsiasi volontà di confronto da parte della maggioranza di sinistra con le proposte della minoranza".