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PIANO VACCINAZIONI: LA RISPOSTA (TUTT'ALTRO CHE SOFT) DI BINATTI

Il sindaco di Trecate e presidente della Provincia va giù duro nei confronti di Uboldi, Sansottera, Campa e Almasio. E non nega che potrebbero esserci sviluppi legali sulla vicenda...
Federico Binatti

Trecate - Un paio d'ore dopo l'arrivo del comunicato da parte di Pd e Nel cuore di Trecate contro il sindaco e presidente della Provincia, Federico Binatti, ecco che arriva la risposta: "Ancora una volta i consiglieri comunali di Trecate dei gruppi del Pd e di Nel cuore di Trecate hanno agito senza compiere le dovute verifiche del caso, ben lieti che una svista giornalistica potesse fare il loro gioco. Sono stato accusato, ingiustamente, di aver voluto creare una corsia preferenziale nelle attività di vaccinazione per gli assessori del territorio: nulla di più falso e diffamatorio. I consiglieri comunali di opposizione trecatesi non sono a conoscenza del fatto che, nelle scorse settimane, è stata inviata all’assessore regionale Marco Gabusi e al presidente Alberto Cirio una lettera scritta e firmata dal sindaco di Gozzano Gianluca Godio, ma condivisa da tutti i sindaci della provincia di Novara (tra i quali anche il sottoscritto nella doppia veste di primo cittadino e di presidente della Provincia di Novara), senza alcuno steccato di appartenenza politica. In questa lettera si legge: “Apprendiamo con immenso piacere la Sua comunicazione che manifesta la volontà della Regione di inserire nella Prima Fase del piano Vaccinale i volontari della Protezione Civile. E’ importante ricordare che in tutta la fase pandemica i volontari sono stati di grande supporto alle strutture comunali. Va però sottolineato che i volontari, non operano in maniera autonoma, ma sono sempre e comunque coordinati e diretti dagli uffici comunali, dai tecnici e nei Comuni più piccoli dagli Assessori competenti e da coloro che ne hanno una responsabilità diretta. Pertanto, alla luce di quanto esposto e di concerto con altri Sindaci della Provincia di Novara e dal Suo Presidente Federico Binatti, e chiediamo di voler fare uno sforzo maggiore e di inserire in questa finestra, in attesa che vengano identificati i lavoratori dei servizi essenziali, anche il personale che abbiamo sopra identificato e che ogni Amministrazione avrà modo di segnalare”. La notizia di questa iniziativa è stata ripresa in maniera completamente fuorviante da un noto giornale online piemontese (nei confronti del quale valuterò di tutelarmi nelle sedi opportune). Ai consiglieri di opposizione trecatesi non è parso vero di poter sparare l’ennesima cartuccia (bagnata) contro il sottoscritto e non si sono nemmeno premurati di accertare la veridicità dell’articolo (manco le basi!) cercando eventuali conferme in ambienti a loro vicini, ma, giulivi e tronfi, alla ricerca di quel quarto d’ora di celebrità che non si può negare a nessuno, hanno scritto il solito e portentoso comunicato stampa, accusandomi di un fatto inesistente in maniera davvero bassa, inaccettabile e inqualificabile, riempiendosi la bocca  - loro sì! -di assolute falsità. Ho 38 anni, godo – grazie al Cielo - di ottima salute e, come molti altri nella mia condizione, non mi sarei mai sognato di approfittare di un ruolo istituzionale per ricevere favori o avere scappatoie rispetto ai miei cittadini e a tutti i cittadini della provincia di Novara che, avendone titolo, attendono ancora di essere vaccinati secondo i tempi e le modalità previste dal Piano nazionale e regionale. Al contrario posso dire di essermi fatto promotore affinché i volontari di protezione civile, come ad esempio quelli dell’Associazione nazionale Alpini che tanto ha fatto e sta facendo per la nostra città e per l’intero territorio novarese, potessero ricevere a loro volta il vaccino. Non solo: ricordo che, come presidente della Provincia, negli scorsi mesi ho anche chiesto alla Regione di sottoporre al Governo il necessario inserimento dei soggetti disabili nelle prime fasi del Piano vaccinale. In questo lungo anno ho lavorato per sostenere tutti coloro che, a causa della pandemia, hanno avuto bisogno di aiuto e assistenza e ho cercato di essere vicino a chiunque al meglio delle mie possibilità, anche a quelle famiglie che sono state colpite da lutti. Per contro non ho mai avuto notizia di una parola, di un gesto pubblico di solidarietà a favore dei cittadini da parte dell’opposizione, che si è solo premurata di affermare (durante i dibattiti consiliari o con i soliti, poderosi comunicati stampa) che dall’Amministrazione non veniva fatto abbastanza, senza però riuscire mai a proporre qualcosa che non fosse già stato fatto nel pieno rispetto della legge e delle possibilità finanziarie dell’Ente. Su una cosa i consiglieri di opposizione di Trecate hanno ragione da vendere: se la situazione non fosse drammatica, soprattutto in queste ore, anche il loro modo di fare politica e il mancato rispetto per la Politica, per le Istituzioni e, soprattutto, per le persone, farebbero veramente ridere. Pensandoci  bene, però, questo atteggiamento, che a mia volta posso definire aberrante, squalificante e meschino, in realtà fa piangere. A provare vergogna per questa ennesima e falsa boutade da quattro soldi dovrebbero essere loro e dovrebbero essere loro (che in quest’ultima azione diffamatoria non possono trincerarsi dietro la critica politica, avendo sostenuto una falsità rispetto alla quale sto valutando azioni legali) a chiedere scusa non solo a Federico Binatti, sindaco di Trecate e presidente della Provincia, ma a tutti i sindaci del territorio che hanno condiviso con me la richiesta di sostenere le forze di Protezione civile del Novarese".