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Trecate - "Ci troviamo - scrivono in una nota stampa i gruppi consiliari del Pd e di Nel cuore di Trecate - con una certa delusione, a dover precisare alcuni fatti e alcuni concetti circa diversi accenni inutilmente polemici da parte del M5S. Esternazioni viziate peraltro da una concezione molto approssimativa dei regolamenti e soprattutto della correttezza, istituzionale e non. Anzitutto, tra il primo ed il secondo Consiglio Comunale, si è proceduto a diverse nomine in rappresentanza della minoranza, che vedono rappresentati anche i nostri colleghi. Cosa peraltro non dovuta, sia a termini di regolamento che, soprattutto, di semplice rappresentanza numerica in Consiglio, ma che noi riteniamo in ogni caso opportuna e proficua. Ciò è avvenuto anche grazie alla modifica del regolamento del Consiglio Comunale, che finalmente prevede delle votazioni separate tra maggioranza e minoranza, proprio per evitare possibili ingerenze ed a tutela della minoranza. I rappresentanti del M5S, in particolare chi riveste ruoli istituzionali, dovrebbe ben sapere che non è il regolamento del Consiglio Comunale, nè questo nè il precedente, a determinare "una maggioranza all'interno della minoranza": sono gli elettori con il loro voto. Quindi il regolamento è stato cambiato, dopo 20 anni di attesa, in molte parti che lo richiedevano con una condivisione unanime, al netto di chi non si è interessato e non era presente al voto. Il fine era migliorare il funzionamento del Consiglio sforzandosi di trovare le soluzioni migliori in astratto, per tutti, dopo anni e anni di lacune e buchi mal sopportati da ogni forza in Consiglio. In questo senso sì, con uno sforzo collettivo possiamo dire che è stato "abilmente" modificato. Invitiamo pertanto non solo a leggere con attenzione le modifiche, ma soprattutto (visto che è disponibile), la relazione tecnica che spiega esaustivamente il senso di tali modifiche. Invitiamo infine ad accettare che sono i cittadini che, col loro voto, hanno stabilito la nostra rappresentanza in Consiglio Comunale. Che ci piaccia o meno. Forse questo atteggiamento ipercritico dovrebbe essere adeguatamente motivato, altrimenti risulta gratuito, e sarebbe meglio indirizzato verso la maggioranza che amministra, non avendo colto una sola parola di critica o perplessità nei loro riguardi, altrimenti risulta cortigianeria. Il nostro ruolo è opposizione, è bene ricordarlo a questo punto. Ben vengano le idee ed un atteggiamento propositivo verso la maggioranza, come noi abbiamo nei fatti già dimostrato dal primo Consiglio, ma sempre il ruolo di opposizione ci è stato assegnato. Per quanto riguarda le competenze ed i criteri di nomina, cosa possiamo dire nel momento in cui abbiamo proposto per la Vicepresidenza del Consiglio il Consigliere Sansottera, Presidente del Consiglio uscente ed estensore del nuovo regolamento, senza ricevere alcun sostegno, solo indifferenza, vedendo la Consigliera Corigliano al suo primo giorno in Consiglio Comunale autocandidarsi alla Vicepresidenza? Delusi, non comprendendo questa pur legittima scelta, ma senza far drammi non abbiamo proferito una sola parola polemica. Cosa possiamo dire se anche nel secondo Consiglio la Consigliera Corigliano ha ritenuto, legittimamente, di autocandidarsi per il comitato di gestione della casa di riposo e noi abbiamo ritenuto, insieme all'attuale Assessore alle politiche sociali, di affiancare il nostro Consiglilere Uboldi, Assessore uscente alle politiche sociali e rappresentante al CISA per tre anni del Comune di Trecate e negli ultimi due come Presidente dei Sindaci che fanno parte del consorzio? Ci risparmiamo di sottolineare a sostegno del Consigliere Uboldi la sua cognizione , oltre che del bilancio del CISA, delle varie strutture, dei capitolati d'appalto, dei servizi erogati e via dicendo. Al contrario di quanto dichiarato dalla Consigliera Coriglino noi siamo per le competenze. Con la differenza che noi non siamo soliti svilire, mettere in dubbio le qualità o la serietà dei candidati altrui, come nel comunicato grillino circa la nomina del Sig. Volontè e della Sig.ra Grassi. Noi rispettiamo le persone e le idee diverse dalle nostre, anche se non adeguatamente motivate, perchè anche con questo si alimenta una sana democrazia. A tal proposito non possiamo assolutamente condividere il voto di astensione sui recessi da Istituto storico e Avviso Pubblico, soprattutto se motivato e rivendicato così: "l'astensione non è stata una non posizione, anzi , è stata una posizione fortemente netta". Lo riteniamo un voto incomprensibile e riteniamo ancor più incomprensibile la motivazione, ma ne rispettiamo il diritto di cittadinanza, pur non condividendo nulla di tutto ciò. Fatti dovuti chiarimenti auspichiamo in futuro di confrontarci più nel merito delle proposte e meno in polemiche tanto sterili quanto immotivate, nel pieno rispetto delle convinzioni e delle proposte di ciascuno".