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Progetto Cameri, il lavoro alla base della comunità

Cameri - Un nuovo modello di sportello lavoro, l'agevolazione all'accesso ai bandi europei, l'attivazione di forme di microcredito. Tre misure messe in campo da Progetto Cameri per rilanciare l'occupazione e non solo. «Non c'è lavoro senza politiche sociali e di servizio. Cameri deve tornare ad essere una comunità positiva e solidale». Quattro ore di attento dibattito e discussione alla sala polivalente di piazza Dante a Cameri hanno caratterizzato l'esordio della lista Progetto Cameri. Un appuntamento in cui la candidata Sindaco Valeria Galli ha presentato la sua lista e ha inteso rimettere al centro dell'azione amministrativa il lavoro, «assente - ha precisato - dai temi di questo inizio di campagna elettorale». Il lavoro è, infatti, il vero generatore di comunità. «Un diritto che non possiamo barattare con le promesse da marinaio di una politica amministrativa che ha perso il rapporto con i cameresi».

Valeria Galli presenta con orgoglio la sua squadra per le amministrative. «Persone che amano questa cittadina e che vogliono recuperare il rapporto di identità e prossimità con il Comune. Perché il Comune è dei cameresi». Li ha chiamati uno a uno per chiedere loro perché hanno scelto di metterci la faccia e il cuore; ciascuno ha testimoniato le ragioni del proprio impegno in un clima di commozione per l'assenza di Lorenzo, un amico colpito in questi giorni da un tragico evento.

In questa prima uscita il dibattito ha coinvolto i componenti della lista e non solo. Gli interventi dell'Assessore alle politiche sociali del Comune di Novara, Augusto Ferrari, sul sostegno attivo per il reinserimento lavorativo, e del formatore Domenico Rossi, sulle possibili collaborazioni con gli istituti di formazione per generare opportunità occupazionali, hanno contribuito in termini di proposte raccolte da una platea attenta e partecipativa. «Idee, esperienze, percorsi e competenze - ha ribadito Valeria Galli - sono alla base dell'identità del nostro gruppo». Dal fondo di sostegno alle famiglie allo sportello imprese, dall'esigenza di fare rete tra Comuni a quella di monitorare le condizioni di salute del tessuto produttivo del territorio predisponendo sgravi fiscali in particolare per le nuove attività, fino all'analisi delle opportunità legate ai fondi Europei che saranno erogati nel settennato 2014-2020. «Una mole importante di risorse che dobbiamo intercettare a beneficio del territorio come abbiamo dimostrato di poter fare in passato» ha sottolineato Giuliano Pacileo ricordando la realizzazione del palazzetto dello sport, della biblioteca civica e la messa in sicurezza di piazza Marconi. «La candidatura di Chiamparino, un amministratore come noi, alla guida del Piemonte - ricorda Pacileo - apre, inoltre, ad un nuovo rapporto tra Regione e territorio».

Un fiume in piena di proposte indirizzate ad un unico obiettivo. «Donne, giovani e cassintegrati - spiega Valeria Galli - devono poter essere aiutati a ricostruire la propria dignità; le imprese non devono essere lasciate sole. Non dobbiamo rassegnarci allo sconforto, alla solitudine o alla disillusione. Cameri ha le risorse morali, personali e culturali per migliorare la sua condizione e quella dei suoi abitanti. Lo dice la sua storia, lo dicono i suoi cittadini». Tutto questo è progetto Cameri. «Sul lavoro la pensiamo così e accogliamo tutti gli stimoli di questa serata. Dal recupero del rapporto tra amministrazione comunale e commercianti ed artigiani, alla valorizzazione delle imprese, fino all'assistenza di ciascun cittadino con la riapertura dello sportello lavoro. Non siamo e non saremo mai quelli che promettono 10mila posti di lavoro ai nostri cassintegrati. Lo hanno fatto altri in campagna elettorale cinque anni fa e sono entrati in Comune calpestando i sogni dei nostri concittadini. Ecco perché ora parlano solo di telecamere, arredo urbano e wifi». Un lungo applauso non frena una Valeria Galli appassionata che lancia la sfida ai candidati della destra: «Li invito a confrontarsi in un dibattito pubblico. Le bugie hanno le gambe corte».