Cameri - Con l'ultimo consiglio comunale cala il sipario sull'amministrazione Monfrinoli. Un'assemblea surreale, dedicata all'approvazione del bilancio consuntivo, che ha visto una maggioranza soprendentemente compatta votare all'unanimità il documento finanziario consuntivo. Non basta certo una mano alzata a nascondere i continui dissidi interni alla Giunta sfociati nella candidatura alternativa dell'assessore alla Cultura, Daniele Messina. «Una giunta - dichiara la capogruppo di Progetto Cameri, Luisella Crespi - che ha palesato limiti di collegialità e di trasparenza sulle scelte amministrative». Una lotta fratricida già cominciata sui giornali, che le ipocrisie della Giunta, non riescono a tacere.
«Il Primo cittadino crede che i cameresi siano ipnotizzati dalla sua politica dei proclami, purtroppo per lei non è così». Il commento del consigliere comunale Giuliano Pacileo evidenzia i limiti di un'amministrazione con il fiato corto. «Monfrinoli - spiega il consigliere di Progetto Cameri - nel tentativo di rattoppare il suo fallimento amministrativo, ripesca "dal cassetto", parole sue, un progetto di riqualificazione urbanistica già predisposto dalla precedente amministrazione, quello tra via De Amicis e via Giuliani». Un maldestro colpo di coda, come quello sull'ampliamento della videosorveglianza. «Come attribuire alla collocazione di qualche telecamera in più il miglioramento della sicurezza dei cittadini e della loro qualità della vita? Ma il Sindaco esce di casa? Il nostro paese è vuoto». Considerazione amara quella di Pacileo, che sottolinea: «Cameri non è attrattiva, non si respira senso di comunità; viabilità, urbanistica e servizi non corrispondono all'aumento demografico. Invece di provvedere alle necessità dei cittadini si pensa bene di consentire l'avvio di nuove cave, un rischio per l'ambiente e la salute pubblica».
Il vero capolavoro dell'amministrazione uscente è però l'inversione di marcia sulla vicenda F-35. «Monfrinoli - commenta Valeria Galli (nella foto) - sarebbe pronta a dare la colpa a Roberta Pinotti; d'altra parte, se anche il Ministro della Difesa intende ridurre drasticamente l'investimento militare perché non adeguarsi?». Una nouvelle vague per l'amministrazione che per voce dell'assessore Sacco ha dichiarato di aver «dovuto subire questo stabilimento fatto dal Ministero», rivendicando ricadute assenti per il territori. «Nemmeno il pacifista più radicale avrebbe potuto esprimere con più chiarezza la sua posizione. Peccato che la bocciatura riguardi un'operazione che proprio questo Sindaco, sostenuta dall'intera maggioranza, aveva invece promosso come la panacea di tutte le sofferenze economiche della nostra gente. E' più che evidente, purtroppo, che sul fronte occupazionale nulla si sia mosso».
Un'analisi di fine mandato che guarda al prossimo futuro con ottimismo. «L'unico "Progetto" credibile - conclude il Candidato sindaco di Progetto Cameri - è il nostro. Cambiare le cose, è questo l'impegno che prendiamo di fronte ai cittadini, affrontando i problemi della nostra comunità: noi non ci trinceriamo dietro ad una mano alzata come ha fatto l'assessore Daniele Messina. Alla prima occasione pubblica in cui poteva testimoniare le sue critiche al Sindaco, che ormai attacca da mesi, ha preferito un silenzio carico di imbarazzo. Altro che Rinnova Cameri... Sono fatti della stessa pasta».