Trecate - Ci scrive Marika Maragon una lunga, appassionata ed interessante lettera su un argomento di stretta attualità: la zona a traffico limitato nei fine settimana nel centro di Trecate.
"Scriviamo, la presente per esprimere ed esprimere, sia a Lei che ai suoi lettori, il nostro punto di vista (personale sia ben chiaro), sulla zona a traffico limitato a Trecate. Uno dei motivi che ci ha indotto a scriverLe questa lettera è stata la riflessione su chi, come noi, in questi giorni di maltempo, per qualche motivo, è dovuto andare in centro durante i giorni in cui la ztl era attiva. Coloro che si sono recati nella zona a traffico limitato per trovare amici, parenti o adempiere ad una qualsiasi attività, si sono dovuti fare un abbondante pezzo di strada sotto una bufera di neve o il freddo polare. La cosa non è stata molto piacevole. L'altro motivo che ci ha indotti a questo è stata la notizia di un noto assessore del nostro Comune che ha utilizzato impropriamente il contrassegno per disabili. Non volgiamo giudicare, né chiedere le sue dimissioni e nemmeno sapere quali siano i suoi compiti amministrativi così impellenti da averlo indotto in una simile situazione. Ci limitiamo a cogliere l'occasione per un riflessione aperta, rivolta a chi amministra ed a tutti i cittadini. Da un lato ascoltiamo le parole tonitruanti di chi amministra che si scaglia contro le auto che sono momentaneamente in doppia fila (comportamento non consigliabile, ma comprensibile) di chi porta i figli o nipoti a scuola, vediamo decisioni vessatorie nei confronti della cittadinanza come la zona traffico limitato che crea due classi di cittadini: chi può transitare (amministratori compresi) di li e chi no, chi è escluso, oppure si può notare lintroduzione di rotatorie e sensi unici insensati, che al posto di migliorare peggiorano la circolazione. Tutte queste decisioni sono generalmente accompagnate dal fermo diniego, di chi le ha volute, ad ascoltare e prendere in considerazione le opinioni di chi è contrario, così essi vanno avanti, dritti, per la loro strada. Non sia mai detto che chi governa o amministra sbagli e ritorni sui suoi passi! Alla prova dei fatti, essi dimostrano di essere tuttaltro che perfetti, infallibili e vittime degli errori e comuni debolezze. Se si utilizza lauto come tutti, per le proprie esigenze, anche quando magari se ne potrebbe fare a meno, soprattutto se non si sta attenti a dove la si parcheggia, non si vede si debba penalizzare i cittadini emanando certi provvedimenti atti a limitare la circolazione, che impediscono a tutti i non residenti nei limiti della ztl laccesso al centro di Trecate con la propria auto. Parole come cambiare la mentalità, ragionare in grande, sono condivisibili. Ecco che, his fretus, si è costruita lattuale piscina con le sue dimensioni, al posto di una più capiente, magari olimpionica, si è deciso di edificare nuove zone di Trecate senza tenere in minimo conto che si sarebbero potute prevedere vie più larghe, con viali, alberati, a più corsie che avrebbero fatto respirare di più la città, nei nuovi quartieri sorti si sarebbero potute prevedere piazze attorno cui costruire, sarebbe bastato guardare a quello che di buono si è fatto, dal punto di vista urbanistico, in altre città. Per finire vorremmo far notare che altre città che pensano in grande, più attente alle vere esigenze della cittadinanza, si sono battute per ottenere la fermata di treni a interregionali a media-lunga percorrenza. Certamente mettere in opera una zona a traffico limitato, perché cè negli altri paesi non è ragionare in grande, ma una semplice imitazione, mal implementata, fra laltro. Si possono citare altri esempi di gestione da piccolo paese, ma ci limitiamo a questi. Crediamo che se si vuole essere duri, intransigenti bisogna anche saper supportare la cosa. Forse atteggiamenti manichei, netti, con giudizi e atteggiamenti tranchant non sono il meglio da parte di chi governa una città. Questa non è una critica rivolta specificatamente allattuale amministrazione cittadina, è un invito alla riflessione, per tutti coloro che pensano che gli atteggiamenti autoritari siano efficaci per la buona gestione della cosa pubblica. Chi amministra deve mettersi dentro nei panni del prossimo, quando prende una decisione, trattare gli altri come fini, non semplicemente come oggetti che subiscono dallalto decisioni a volte insensate. Questo e vero, a fortiori, quando chi amministra dimostra delle debolezze umane, esattamente come tutti. Il nostro consiglio, è quello di ascoltare di più i cittadini, quando molti di loro manifestano disagio ascoltarli e prendere decisioni per risolvere i loro problemi, anche se possono sembrare trascurabili. Spero che Lei, direttore, ci scuserà questo preambolo ma era una utile premesse che ci ha permesso di puntualizzare alcune cose. Tornando allargomento della nostra mail volevamo evidenziare quanto linfausto provvedimento dellistituzione della zona a traffico limitato, sia penalizzante per i trecatesi. Tutto ciò è ben evidente, dai numerosi dissensi espressi da molti contro il provvedimento della limitazione del traffico, dissensi dei quali sembra che nessuno tenga conto. Le premetto che proviamo un vivo senso di rabbia e dolore, quando vediamo sterili discussioni e la profusione di grandi energie sullintroduzione di zone a traffico limitato, da un lato e dallaltro passano in secondo piano limplementazione di strutture necessarie, di miglioramenti nelle infrastrutture dei trasporti (la popolazione trecatese è oramai quasi tutta pendolare per motivi di lavoro), o ci si fa sfuggire buone di sviluppare attività sul proprio territorio. Valga come esempio la vicenda di un supermercato, di una nota catena della GDO, che originariamente voleva aprire qui, ma ovviamente non venne dato il permesso, con il risultato che da oltre vent'anni Magenta e dintorni hanno goduto di una struttura commerciale dalla vasta gamma di prodotti che attirava persone anche della nostra zona, noi siamo rimasti indietro. Oppure la carenza di strutture sportive adeguate, come un palazzetto dello sport un po' più capiente, certamente più adatto alle nuove dimensioni della città, rispetto all'attuale. Il nostro dissenso, e quello di molti altri trecatesi che indipendentemente da noi hanno espresso tale dissenso, contro la limitazione del traffico non è un partito preso, bensì si basa su argomenti reali ed oggettivi. Punto primo: la morfologia urbana e viaria del centro di Trecate mal si presta ad una zona a traffico limitato; così come è configurato attualmente il provvedimento taglia in due il paese. È chiaro, via Gramsci è una delle principali arterie di traffico cittadino, bloccarla significa grande e inutile disagio. Permettendo il passaggio in tale via si agevolerebbe il commercio cittadino, facilitando il raggiungimento degli esercizi commerciali posti nel centro. Si è visto nelle recenti festività di natale che la frequentazione e il godimento da parte della collettività trecatese della zona a traffico limitato è stata minima, se non nulla. Tutto questo lo si può osservare anche alla Domenica, il centro rimane vuoto con poca gente, paradossalmente se transitasse qualche auto sarebbe più vivo. Se proprio si vuole rilanciare il centro vi sono altre modalità che non la sterile iniziativa della ztl. Si potrebbe pensare ad un cineforum, se ad Oleggio funziona perché non pensare alla fattibilità anche da noi, oppure a progetto che preveda la rinascita di un cinema cittadino, alternativo alle affollate, ed a volte non economiche multisala. L'area pedonale costituita dalla piazza Cavour costituisce una sufficiente zona pedonale, adatta alle esigenze della nostra città, occasionalmente per eventi particolari si potrebbe limitare il traffico nelle altre vie, senza creare disagio ai cittadini durante gli altri giorni. Punto secondo: non è certo la zona a traffico limitato che può rivitalizzare il centro e il commercio cittadino. La gente va in un luogo se c'è qualcosa da vedere o se ci sono cose per cui ritenga sia interessante andare, le persone spendono se hanno soldi da spendere, purtroppo complice l'attuale crisi i negozi in ogni città d'Italia sono stati penalizzati. Un conto è organizzare qualche iniziativa mirata a stimolare, giustamente, il commercio, un altro è una zona a traffico limitato, perennemente istituita anche quando non vi è motivo, che rimane inutilmente a creare impedimenti nella circolazione automobilistica, ai cittadini, e che sposta il traffico (se mai il traffico sia un problema così pressante a Trecate) nelle zone limitrofe. Qualcuno pensa che poiché anche nelle altre città cè una zona a traffico limitato, occorre crearla anche a Trecate, cosa sbagliata, basta fare un confronto con le altre realtà per rendersi conto di quanto siano diverse la struttura viaria e della dislocazione degli esercizi commerciali. Se facciamo un raffronto con città simili alla nostra come: Galliate, Magenta o Abbiategrasso, possiamo osservare come la diversa morfologia urbana e la diversa struttura commerciale presente in quelle città permetta una zona a traffico limitato, per altro meno invasiva e penalizzate, per i cittadini, rispetto alla nostra. Galliate ha un piazza molto ampia ed una serie di vie molto piccole racchiuse dai viali che sono le sue vie principali di traffico che in forniscono qualche alibi al provvedimento, anche Magenta presenta una piazza ampia ed un sistema viario adiacente ad essa tale per cui la zona a traffico limitato non taglia in due il paese, aggiungiamoci pure che il comune ha creato un parcheggio gratuito su più livelli vicino la centro, lo stesso dicasi per Abbiategrasso in cui il centro storico è racchiuso e non attraversato da assi viari principali ed in cui si può parcheggiare molto vicini ad esso. Facendo addirittura un raffronto con Novara che è una città molto più grossa, si vede come, in proporzione rispetto alla attuale zona a traffico limitato di Trecate, si riesca ad arrivare più vicini al centro ed a parcheggiare (piazza Martiri) lo stesso discorso vale per Vigevano dove, si arriva, in auto, molto più vicini al centro storico (si passa di fianco al castello) e la zona, a traffico limitato temporaneo inizia alle 7 del festivo non alle 20 del prefestivo come da noi. Vigevano e Novara hanno una struttura commerciale costituita da negozi con un ampia gamma di prodotti, che vanno da quelli che vendono prodotti delle grandi griffes della moda, che attirano inevitabilmente le persone, a quelli che vendono prodotti meno costosi e di lusso, vi sono librerie sia private che di gruppi editoriali, in più vi sono le grandi catene distribuzione ed i marchi in franchising. Tutto ciò crea una continuità di negozi e esercizi commerciali (pensiamo ai porticati di novara) che attirano un gran numero di persone e che giustificano la zona a traffico limitato. Purtroppo, Trecate ha dei competitori dal punto di vista commerciale come Novara, Magenta o Galliate, per considerare quelli più vicini, che per i motivi (la gamma di negozi e prodotti più vasta) detti prima attirano inevitabilmente di più le persone, la zona a traffico limitato quindi non risolve certo il problema del commercio trecatese. Crediamo che, a volte, le decisioni sulle zone a traffico limitato siano dettate più da ragioni ideologiche che pratiche. A questo aggiungiamo li inutili disagi come quello di chi per poter prelevare ad un bancomat oppure quando sono di turno le farmacie del centro, alla sera o durante il giorno, deve farsi un lungo pezzo a piedi in una specie di landa deserta, pur essendoci parcheggi liberi vicino oppure che deve andare a messa alla domenica e non può far scendere nessuno vicino al porticato della chiesa, il tutto è aggravato se vi è il maltempo o fa particolarmente freddo. Spero che vorrà perdonare la lunghezza della nostra lettera, ma erano tante le cose che volevamo dire ed era da tanto tempo che volevamo esprimerle. Questo prolungarsi della ztl sta diventando molto oneroso per i cittadini, speriamo che l'attuale giunta voglia prendere in considerazione il parere di molti cittadini, rivedendo la zona a traffico limitato, nel senso di abolirla, o quanto meno di ridurla, in modo da rendere più facile l'accesso nel centro, a tutti i cittadini trecatesi, permettendo un accesso, delle persone, più libero".