Galliate - Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria del Psi Galliate che ha come referente locale Cosimo Bifano (già consigliere e assessore comunale): "Nel Consiglio comunale del 26 settembre 2019 un consigliere comunale presentava una mozione in cui diceva di aver appreso che 3 consiglieri e 1 assessore erano debitori verso il Comune. La maggioranza a guida Lega e Forza Italia ha difeso gli amministratori implicati nella brutta faccenda, rifugiandosi nella scusa della tutela della privacy degli stessi. Come è possibile tutto questo? Chi siede nel Consiglio comunale deve rispettare i cittadini, onorando i debiti verso il Comune e deve costituire un esempio morale e politico. Dal 26 settembre si sono susseguiti comunicati del Sindaco che minimizzavano l’accaduto adducendo la giustificazione che tutti i consiglieri avevano pagato il loro debito e che quindi tutto era ritornato nella normalità. Si può continuare a governare la città come se nulla fosse successo? A noi socialisti non pare tutto a posto. Riteniamo al contrario che i cittadini abbiano il diritto di sapere, di conoscere i propri amministratori. Chi stabilisce le tariffe deve essere al di sopra di ogni dubbio. L’amministrazione avrebbe dovuto controllare preliminarmente che i consiglieri avessero assolto i pagamenti verso il Comune. Ora l’amministrazione dovrebbe spiegare ai cittadini a quale anno sono riferiti i debiti, cosa, quanto e come gli amministratori hanno pagato e perché non lo ha fatto prima che questa brutta storia emergesse e venisse portata in Consiglio comunale. I socialisti galliatesi non ritengono moralmente educativo che amministratori che non pagano le tasse comunali possano rimanere tranquillamente al loro posto, come se nulla fosse successo. L’accaduto rappresenta un fatto politico grave, comportante responsabilità non solo da parte dei consiglieri implicati ma anche del Sindaco, e per correttezza politica verso i cittadini dovrebbe sfociare nelle loro dimissioni. Il Centro Destra, Lega e Forza Italia, amministra da più di 10 anni con la presunzione della trasparenza amministrativa, tanto vantata in campagna elettorale… ma i risultati sono evidenti sotto gli occhi di tutti: 2 milioni e 650 mila euro da incassare da chi non paga le tasse: Imu, Tari, Tasi e contravvenzioni. Riteniamo scandaloso che tra i cittadini morosi ci siano membri del Consiglio e della Giunta comunale".