Galliate - Pubblico delle grandi occasioni la sera di martedì 18 ottobre nella sala consiliare del Castello per il Consiglio comunale aperto, nel corso del quale sono state posto precise domande e date risposte sul presente e soprattutto il futuro dell'Ospedale "San Rocco" di Galliate. Presenti tra il pubblico numerose autorità locali, come i sindaci di Trecate, Romentino e Cerano, diversi esponenti del servizio sanitario, medici, primari e associazioni di categoria.
"Abbiamo chiesto la convocazione del Consiglio comunale aperto prima dell'estate - ha spiegato Marco Ceriotti (Pd) - perché ci allarmavano e ci allarmano tuttora le voci che parlano di un ridimensionamento del nosocomio. In accordo col sindaco e la maggioranza abbiamo deciso di posticipare l'incontro a questo periodo, per poter avere più elementi su cui riflettere e discutere. Spiace che anche questa volta latitino i vertici politici, come il presidente della Regione e l'assessore di riferimento. Il "San Rocco" è l'Ospedale a Galliate, che serve tutto l'Ovest Ticino, non semplicemente l'Ospedale di Galliate. Va inteso come una risorsa e noi abbiamo il diritto di sapere quali saranno gli atti che deriveranno dalla razionalizzazione e dal taglio delle risorse".
L'assessore Flora Ugazio: "Sinora si è parlato giustamente di ridimensionare a livello regionale solo quelle strutture che hanno un bacino d'utenza limitato e un massimo di 30-40 posti letto. Con i fondi a disposizione sono lussi che non possiamo più permetterci, ma non credo proprio sia il caso di Galliate".
Il commissario dell'azienda ospedaliera-universitaria "Maggiore della carità", Mario Minola: "L'Ospedale di Galliate non solo non corre alcun rischio di ridimensionamento, ma le sue competenze saranno ulteriormente ampliate. Il "San Rocco" rappresenta un polo complementare al "Maggiore" e indispensabile nel sistema sanitario novarese. Anzi, possiamo dire che la messa in rete con Novara rappresenta una sorta di anticipazione di quella che si dice dovrebbe essere la riforma sanitaria. A proposito di investimenti, vorrei ricordare la risutrutturazione della palazzina che ospita le strutture complesse di cure palliative-hospice; il trasferimento di tutto il reparto di oculistica; il rifacimento della radiologia e la riqualificazione del laboratorio di analisi (Galliate è un centro di assoluta eccellenza); e poi da settembre si è dato l'avvio alla chirurgia programmata. Stanno poi finendo i lavori per il centro di procreazione medicalmente assistita in collaborazione con l'Asl e finanziati con fondi regionali. Infine è allo studio il trasferimento da Novara a Galliate della struttura di cardiologia riabilitativa che dovrebbe avvenire nel corso del 2012. Da tutto questo - ha concluso Minola - si evince che tutto si può dire tranne che esista una volontà di ridimensionare il "San Rocco". Vorrei concludere questo mio intervento ringraziando in modo sincero e profondo tutti coloro, collaboratori e operatori a vario titolo, che si danno da fare quotidianamente per il bene del nostro ospedale".
Il dottor Carlo Bazzoni (responsabile del reparto di Chirurgia): "Quella di Galliate non è una struttura di serie B, ma di assoluta eccellenza che va salvaguardata. Ora abbiamo una macchina lavata, pulita e restaurata; vediamo ora di capire quanta benzina abbiamo per il viaggio e soprattutto dove abbiamo intenzione di andare".
Giuliana Manica (consigliera regionale del Pd): "Finora la Regione sta preparando una bozza, ma non ha un progetto bello e buono. Non ci sono quindi certezze e si viaggia nella confusione più totale. Trovo poi che si voglia penalizzare, con la cosiddetta razionalizzazione dei fondi, quegli enti virtuosi come lo sono l'Asl Novara e l'Ospedale Maggiore. Un modo come un altro per premiare la mala-sanità".
Aurelio Prino (direttore dell'Hospice per le cure palliative): "La sanità locale deve per forza di cose adeguarsi al modello Galliate".
Carlo Colzani (segretario della Cisl novarese): "Porgo una questione, di questo ospedale ci si può ancora fidare e affidare; e poi un pensiero anche alle tante persone che vi lavorano e che non hanno a che fare con i bulloni, ma con vite umane. Trovo negativo che non ci sia un piano sanitario".
Il sindaco Davide Ferrari: "Dall'incontro di questa sera credo emerga un dato importante: sono Consigli comunali utili alla cittadinanza e alle persone direttamente interessate, in quanto si fa il punto della situazione, senza perdersi in chiacchiere da bar e 'voci'. Propongo di ritrovarci per fare il punto della situazione a metà novembre, quando dalla Regione dovrebbe arrivare ulteriori dettagli sul piano sanitario. Non dimentichiamoci degli ingenti investimenti che verranno fatto sulla struttura. Questa ritengo sia la più importante e qualificata garanzia perché l'ospedale possa vivere e durare ancora a lungo per il bene di tutto l'Ovest Ticino".
Franco Galeri (centrosinistra di Galliate): "Credo che quando si fa una riforma è perché si vuole migliorare la situazione. Qui vedo invece solo tanta confusione... Assurdo che se prima per una visita specialistica si dovevano aspettare al massimo un paio di settimane, ora che c'è stata l'unificazione con Novara deve attendere fino a quasi due mesi. Chi è ammalato ha diritto a risposte certe e rapide".
Lorenzo Rebecchi (consigliere comunale dell'Italia dei Valori): "Chi si rivolge alla sanità è perché vuole un servizio di eccellenza e offerto in tempi rapidi. Non perdiamo poi la vocazione della sanità come servizio pubblico, non come ente-azienda che bada solo ai bilanci".
La seduta si è conclusa dopo quasi due ore di dibattito. Giusto per capire quanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono stati realizzati nel triennio 2008/11 ecco l'elenco: - nuova sede di radiologia 565.500 euro; - realizzazione centro interaziendale per la procreazione assistita 351.746 euro; realizzazione nuova sede laboratori di biologia molecolare 60.000 euro; realizzazione nuova sede oculistica 231.900 euro; opere di manutenzione ordinaria 591.000 euro.
Gianmaria Balboni