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Questione vaccini, Binatti: Mi ritrovo di nuovo costretto a rispondere

Federico Binatti

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Trecate e presidente della Provincia, Federico Binatti: "Mi trovo costretto a rispondere nuovamente ai consiglieri comunali di Trecate dei gruppi del Pd e di Nel cuore di Trecate sul “caso vaccini” e non so davvero se provo più tenerezza o pietà rispetto a quanto scritto nel nuovo, poderoso comunicato stampa. Al di là del fatto che devo sorbirmi pure una bella lezioncina di stile narrativo da chi, per anni, ha inondato con fiumi di inutile inchiostro le pagine della stampa locale e i social (che, mi risulta, siano aperti all’uso che ognuno ritiene di farne), restano per i lettori e soprattutto per i cittadini le ipotesi più preoccupanti di fronte alla reazione (la loro sì) sempre più nervosa e scomposta del “poker d’assi”: o consapevolmente, si sceglie di non voler capire per dare suffragio ai propri deliri, oppure – e questa è la cosa più grave – non si capisce proprio l’oggetto della questione. Tertium non datur, e mi vorranno scusare per la citazione latina. Non basta leggere: bisognerebbe anche capire per spiegarlo all’amico, ma, evidentemente, capire (o voler capire) non è alla portata di tutti. Lanciarsi, inoltre, prima nella diffusione di una notizia falsa, non riscontrata e diffamatoria (rispetto alla quale, lo ripeto, ho intenzione di tutelarmi nelle sedi opportune) e poi, per salvarsi, anche nel copia incolla funzionale e nell’interpretazione strabica di quello che si vuole leggere e capire a proprio uso e consumo, penso sia veramente troppo. Il risultato è che le falsità diffuse sul mio conto (e sul conto dei sindaci del Novarese che hanno condiviso l’iniziativa alla quale ho aderito come primo cittadino e come presidente della Provincia) restano. La sciatta iniziativa “degna della peggior politica” (per citare i sommi docenti del taglia e cuci), la non volontà o l’incapacità di capire e il vano tentativo di divincolarsi li ha definitivamente smascherati per quello che sono. Mi scuso con i lettori per la lunghezza della mia risposta, ma gli esimi docenti questa volta (usando, tra l’altro, parole altrui per tentare una replica) mi hanno battuto: le 579 battute in più utilizzate buon pro loro facciano".