Galliate - Rendiconto 2012: relazione
1. Introduzione al rendiconto 2012
1.1 Il Contesto economico
Anche il 2012 è stato caratterizzato da una estrema incertezza economica, affiancata e aggravata da una estrema confusione in termini politici dovuti alla gestione della crisi economico finanziaria che ha attanagliato lo Stato centrale a cavallo tra il 2011 e il 2012.
L’insediamento del nuovo governo e i primi provvedimenti di tipo correttivo sono stati però caratterizzati da una estrema complessità applicativa, dovuta sostanzialmente ad una confusione circa la tipologia stessa di provedimenti da intraprendere associati ad una fretta di ottenere risultati.
Come al solito gli enti locali sono stati fortemente penalizzati in termini di minori trasferimenti e dalla impossibilità ad investire anche le proprie risorse grazie ad un patto di stabilità che non è stato sostanzialmente modificato durante l’anno. Solo gli interventi regionali di verticalizzazione hanno consentito un parziale allentamento dei vincoli.
Lo Stato centrale aveva due modi di ridurre l’indebitamento totale: quello della riduzione della spesa e quello dell’aumento delle entrate. E’ stato privilegiato il secondo, forse perché più facile da perseguire, generando un aumento della pressione fiscale in un periodo di rallentamento economico. Questo ha precipitato l’Italia in recessione e ha causato un aumento notevole della disoccupazione, fenomeni che hanno toccato anche il territorio Galliatese ed in particolare sono stati osservati dal settore servizi sociali e osservatorio economico.
1.2 L’anno dell’IMU
Inutile dire che l’IMU e la sua gestione ha catalizzato la prima parte dell’anno, in un clima prima di incertezza e poi di complessità normativa.
Relativamente ai tagli centrali, nei periodi “piu’ caldi” dell’emanazione delle norme attuative (aprile e maggio) addirittura abbiamo assistito a stime sul gettito e sui tagli che variavano di giorno in giorno, rendendo estremamente complesso fare calcoli previsionali anche in presenza di una banca dati molto completa.
Oltre a questa incognita abbiamo dovuto affrontare la previsione di un tasso di evasione incognito, di fronte ad un sicuro consistente aumento della tassazione sugli immobili.
Tuttavia il settore ha operato egregiamente consapevole di dover raggiungere tre obbiettivi fondamentali:
Oggi possiamo dire con soddisfazione che il Comune di Galliate ha superato brillantemente la prova.
Proprio lunedi 22 aprile il gettito ha superato il 100 % del gettito previsto. Il trend di incassi e le attività ricognitive di preaccertamento stanno inoltre dando buoni frutti e quindi siamo consapevoli di poter arrivare oltre al 100% per poter dedicare le risorse aggiuntive alla diminuzione delle aliquote. Tenete presente che per un punto base sull’alqiuota della prima casa significa circa 35000 euro di risorse.
Considerando il fatto che a rendiconto l’entrata dell’IMU ha rappresentato 37,8% delle spese di funzionamento (rappresentando di gran lunga l’entrata principale per il Comune), questo significa che il bilancio è al sicuro e non vi sono buchi da coprire.
1.3 Prospettive 2013
Le prospettive per il 2013 non sono buone. L’IMU persisterà a vessare le tasche dei cittadini e considerata la situazione politica non vi è speranza che vi siano nuove norme a cambiare il regime della tassa per quest’anno.
Le condizioni sono quindi quelle dettate dai precedenti decreti legge e decreti attuativi che vedono sostanzialmente un “travaso” di risorse: il fondo sperimentale di riequilibriosi ridurrà mentre il gettito IMU che rimarra nelle casse del Comune aumenterà esattamente della stessa misura.
Il prelievo sui cittadini tuttavia rimarrà lo stesso. Stiamo in questi giorni valutando il livello delle aliquote, ma contiamo di non aumentarle.
Di conseguenza l’incidenza dell’IMU sulle entrate aumenterà notevolmente fino a raggiungere quasi il 50%. Risulta quindi estremamente importante avere a disposizione degli strumenti di previsione, controllo ed accertamento funzionanti come quelli realizzati e collaudati nel corso del 2012.
Tra qualche settimana avremo modo di trovarci in questa sede per discutere questo argomento
2. L'avanzo di amministrazione
2.1 destinazione dell’avanzo
Anche l’esercizio 2012 chiude con un cospicuo avanzo di amministrazione pari 2.020.178,97 derivante per 561,762,18 euro dalla gestione di competenza e per 1.458.416,79 euro per la gestione dei residui.
L’avanzo risulta così composto:
euro 538.769,10 vincolato monetizzazione parcheggi, aree verdi, royalties
euro 790.670,28 vincolato fondo svalutazione crediti
euro 213.449,55 per ammortamenti
euro 455.388,18 per investimenti
euro 21.901,86 non vincolato
L’avanzo di amministrazione risulta quasi doppio rispetto all’anno precedente e questo è il frutto dell’applicazione di due normative ben precise:
· Il patto di stabilità che blocca gli investimenti continua a generare avanzo di competenza sugli investimenti (esempio degli oneri di urbanizzazione)
· Le indicazioni della Corte dei Conti che impongono la cancellazione dei residui passivi correlati ad entrate vincolate e relativi ad interventi non avviati e la loro confluenza in avanzo vincolato.
Quest’ultimo punto, in linea con le prescrizioni dei nuovi principi contabili, che entreranno in vigore dal 2014, ha quindi generato la cancellazione di residui relativi ad investimenti programmati in passato, ma non attivati, generando avanzo di amministrazione nel rispetto dei vincoli specifici di destinazione.
Questo da un lato riduce l’ammontare dei residui passivi, ma dall’altro crea una sorta di “fondo investimenti” che puo’ essere utilizzato dall’amministrazione nel rispetto dei singoli vincoli di destinazione, nonché degli obiettivi di patto di stabilità.
Da notare che L’avanzo per investimenti pari a 455.388,18 euro può essere utilizzato per l’estinzione anticipata dei mutui previa apposita deliberazione del Consiglio Comunale.
3. Residui attivi e passivi
3.1 Problematiche
La gestione dei residui passivi ed attivi, ed in particolare il processo della loro creazione (attivi, crediti) e smaltimento (passivi, debiti) è oggetto di grande attenzione. E’ opportuno aumentare il rapporto tra stanziamenti, accertamenti e riscossioni (nel caso dei residui attivi) e il rapporto tra stanziamenti, impegni e pagamenti nel caso dei residui passivi.
Questi rapporti indicano rispettivamente la capacità dell’ente di controllare le proprie entrate e gestire i propri acquisti, con l’obbiettivo di ridurre il più possibile le “code” da smaltire.
Al contrario un allungamento dei tempi di pagamento delle fatture crea problemi nella gestione dell’attività ordinaria dei fornitori che in gran parte sono operanti sul territorio.
Relativamente all’anno 2012 i tempi medi di pagamento sono stati di 25 giorni.
3.2 Stralcio di residui attivi e accantonamenti per crediti incerti
Per obbligo di legge, l’ente ha provveduto a stralciare dal conto del bilancio crediti di dubbia esigibilità per euro 522.344,91. Gli stessi risultano iscritti nel conto del patrimonio.
Sempre per obbligo di legge, è stato vincolato l’avanzo di amministrazione per la quota di euro 790.670,28 relativa a crediti di dubbia esigibilità mantenuti del conto del bilancio
3.3 Dinamiche nel tempo
La nostra amministrazione sta facendo molto in queste due aree di intervento, ma ha in programma di migliorare drasticamente questi due rapporti al fine di rendersi sempre più indipendente dal punto di vista finanziario.
I NUOVI RESIDUI ATTIVI DI COMPETENZA ANNO 2012 SONO DI EURO 2.530.587,65 (di cui accantonati per dubbia esigibilità circa 103.000)
I residui attivi creati ogni anno sono in costante diminuzione segno che l’ente è in grado di incassare sempre meglio i propri crediti
I NUOVI RESIDUI PASSIVI DI COMPETENZA ANNO 2012 SONO DI EURO 2.656.319,85
Stessa cosa dicasi per i residui passivi: più questi sono bassi, e maggiormente l’ente è efficiente nel pagamento dei propri debiti nei confronti dei fornitori. Nonostante un aumento nel 2012, ci manteniamo nella fascia di efficienza piu’ alta degli ultimi 5 anni
4. Il patto di stabilità
4.1 rispetto con centro pieno
Il patto di stabilità per il 2012 è stato centrato pienamente con uno scarto di soli 16 mila euro rispetto all’obiettivo finale di 305 mila euro. Ci siamo infatti attestati a 321 mila euro, rispettando l’obbiettivo con una precisione di oltre il 95%. Questo risultato è stato possibile grazie ad un’accurata gestione dei residui passivi in conto capitale e ad una attenzione quasi maniacale verso gli accertamenti di parte corrente. I meccanismi di controllo e verifica messi in piedi per centrare l’obiettivo con una precisione così millimetrica verranno utilizzati anche durante tutto l’anno in corso, dandoci la possibilità di avere un controllo dinamico del patto in tempo reale. Tale strumento è assolutamente necessario soprattutto in un contesto in cui il nuovo obbiettivo di patto ferma l’asticella a +939 mila euro.
4.2Lo svincolo regionale del patto e l’utilizzo dei benefici
Anche quest’anno beneficiando delle regole del Patto Regionale Verticale, l’ente ha potuto peggiorare il proprio saldo programmatico del patto di stabilità interno 2012 che è passato da + 892 mila euro a + 316 mila euro ed aumentare i pagamenti in conto capitale.
Fa piacere osservare che la best practice della Regione Piemonte è state “copiate” dallo Stato Centrale che ha provveduto a sua volta ad “allentare” il patto alle Regione e quindi ai Comuni di 800 milioni durante il 2012… la stessa cosa è stata già applicata nel 2013,
Duole però constatare che il decreto per il pagamento dei debiti della PA, purtroppo, per il Comune di Galliate rappresenta un piccolo beneficio, avendo tempi di pagamento attorno ai 25 giorni.
Il tanto atteso decreto ha portato infatti maggiori benefici agli enti non virtuosi, cioe’ quelli che hanno tempi di pagamento molto alti.
Dalla verticalizzazione del patto il Comune di Galliate ha ottenuto un beneficio totale di circa 576 mila euro. Di questi circa 88 mila euro sono stati destinati ad investimenti, mentre i rimanenti 488 mila euro sono stati destinati a pagamenti di residui passivi passati.
Nel campo degli investimenti abbiamo provveduto,
5. Indici di virtuosità
5.1 Le spese di personale
Il totale delle spese del personale dell’anno 2012 è pari ad euro 3007000 ai quali vanno aggiunti ben 44.000 euro stanziati sul capitolo dei voucher lavoro.
Questo risulta un brillante esempio di trasformazione di costo in un servizio. Pur mantenendo i vincoli della riduzione di spesa del personale, a causa della mancanza di alcune persone in organico, si è deciso di utilizzare quelle risorse per effettuare una consistente manovra a sostegno del reddito, chiedendo sostanzialmente una prestazione in cambio di un contributo economico a sollievo della situazione famigliare. Le persone interessate dai voucher lavoro sono state quasi 40, tutte di Galliate.
Per il 2013 pensiamo di attuare lo stesso meccanismo a fronte di costi del personale ancora in calo.
5.2 La diminuzione dell'indebitamento
La riduzione dell’indebitamento, che abbiamo intrapreso a partire dal 2009, è continuata anche nel 2012 e continuerà anche nel 2013. In complesso lo stock di debito si è quasi dimezzato dai massimi raggiunti dal 2006 raggiungendo i 6.990.000 previsti nel 2013.
Mentre gli oneri per interessi passivi si sono ridotti da 533mila euro nel 2009 a una previsione di 374mila euro nel 2012 con un risparmio di oltre 160mila euro che proseguirà anche nei prossimi anni. Nel 2013, infatti, gli oneri per interessi passivi si ridurranno ad euro 352mila euro.
Il risparmio complessivo per quasi 200mila euro in 4 anni rappresenta un importante recupero di risorse.
Da notare inoltre che l’Ente ha beneficiato anche di un tasso di interessa passivo complessivo pari al 3.38% contro il 4,81% del 2011 e il 5.43% del 2010
6 Verifica delle proposte per il miglioramento della gestione e controllo
L’anno scorso avevamo proposto alcune misure operative per il miglioramento della gestione e del controllo. In particolare avevamo preannunciato l’entrata in funzione di un sistema di controllo delle tasso di incasso degli accertamenti sull’entrata ricordando come sarebbe diventato sempre piu’ importante per l’ente avere un controllo molto fine sull’incasso effettivo e quindi e sulla effettiva disponibilità di risorse.
Questo strumento diventa ancor piu’ importante considerando che da una sola fonte di entrata come l’IMU dipende gran parte delle entrate totali e quindi piccoli scostamenti potrebbero portare a grossi differenze nel bilancio.
Il secondo strumetnto era quello della ricerca di nuovi operatori sia per la riscossione ordinaria che per quella coattiva.
6.1 Capacità di riscossione. Analisi
Lo strumento introdotto per la misura della capacità dell’incasso effettivo sulla previsione di bilancio è stato introdotto per la prima volta nel corso del 2012. Abbiamo tenuto sotto osservazione praticamente tutte le voci di entrata dell’ente ed abbiamo misurato il processo di previsione, accertamento ed incasso.. tra tutti gli indici che lo strumento è in grado di prevedere mostriamo qui il rapporto forse piu’ interessante che misura la “massima” distanza del processo di incasso, cioe’ la distanza economica tra la previsione e l’incasso effettivo. Nel corso del 2012 e’ stato complessivamente del 93%. Un risultato molto buono: c’e’ da considerasi infatti che l’accertamento (non rappresentato qui) rappresenta una misura vicina al 100%. La differenza tra accertamento ed incasso porta quindi alla generazione di residui attivi. Inutile dire che monitoreremo questo indice nei prossimi mesi.
6.2 Nuovi operatori per la riscossione.
Nel corso del 2012 il Comune di Galliate ha definitivamente abbandonato Equitalia sia per la riscossione ordinaria sia per la riscossione coattiva.
Alla nuova societa (Servizi Locali S.p.a.) aggiudicatrice del servizio, abbiamo quindi affidato una “partita” di ruoli composta da multe ed evasori TARSU ed ICI.
Dai primi dati in nostro possesso è possibile trarre alcune interessanti considerazioni circa la relazione tra la capacità di riscossione e l’eta del credito.
Sulla partita di “crediti” messa a ruolo nel corso del 2012 risulta ad oggi infatti incassate le seguenti percentuali in funzione dell’età del credito
E’ evidente che se si lascia trascorrere troppo tempo nel mettere a ruolo un credito, diminuisce enormemente la capacità di incasso. In un periodo in cui la cassa è fondamentale, occorre quindi agire nei confronti degli evasori con estrema velocità.
Nel corso del 2012 abbiamo messo a ruolo le infrazioni al C.d.S. vecchie meno di un anno e contiamo di stringere ancora il gap nel corso del 2013
7 Un nuovo strumento: la previsione dei flussi di cassa
Nel corso del 2012 abbiamo infine attivato un nuovo strumento che e’ in grado di prevedere in anticipo le disponibilità di cassa del Comune di Galliate.
Grazie alla cospicua cassa e alla linearità delle entrate il Comune non ha mai dovuto accedere alla anticipazione di tesoreria come invece hanno fatto comuni anche molto piu’ grandi di noi.
Tuttavia le condizioni sono cambiate e gli incassi concetrati in pochi momenti dell’anno (come l’IMU a giungo e dicembre) stanno cambiando la linearità degli incassi.
Risulta fondamentale quindi prevedere in anticipo il “saldo” del conto corrente al fine di ottimizzare e programmare i pagamenti in funzione delle risorse disponibili e quindi di prevenire o di iminimizzare il ricorso alla tesoreria (e quindi la contabilizzazione di interessi passivi)
Grazie a questo strumento siamo in grado di prevedere con ottima approssimazione i saldi di cassa, mese per mese.