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Riflessioni di Albanese sul Consiglio comunale del 13 ottobre a Cerano

Cerano - "Lo scorso 13 ottobre - ci scrive il consigliere comunale Alessandro Albanese - si è svolta una seduta di Consiglio comunale a Cerano durante la quale era in discussione la modifica del Regolamento per il funzionamento del Consiglio stesso; l'intento era quello di migliorare ove possibile le norme che regolano le adunanze consiliari. Alla luce di ciò, da parte della minoranza sono stati predisposti degli emendamenti proprio per contribuire al raggiungimento del risultato auspicato, emendamenti esaminati dalla Conferenza dei capigruppo il giorno precedente la seduta di Consiglio. Ebbene, i capigruppo con il vicesindaco presente in rappresentanza della Giunta si sono confrontati in modo sereno e sembrava che le proposte dei consiglieri potessero essere, almeno in parte, recepite. Niente di tutto questo! Durante la seduta di Consiglio l'Amministrazione ha tenuto un atteggiamento di totale chiusura dimostrando di respingere per partito preso ogni proposta che arrivasse da altri. Tale atteggiamento non fa bene alla stessa Amministrazione, e vi è un episodio che rende bene l'idea; un emendamento da me proposto prevedeva di inserire ad inizio di ogni Consiglio l'approvazione del verbale relativo alla seduta precedente, come avviene nella grande maggioranza delle assemblee sia pubbliche che private. L'approvazione dei consiglieri con il voto andrebbe a garanzia di tutti e "sigillerebbe" ufficialmente il documento. L'Amministrazione ceranese non ha accolto questo mio emendamento, non senza qualche sorpresa al momento del voto: infatti i quattro consiglieri di opposizione hanno votato favorevolmente, mentre dei quattro di maggioranza solo due hanno espresso voto contrario; un terzo si è astenuto ed uno ha addirittura votato a favore della proposta. Conclusione: se ci fossero state le stesse regole vigente nei Comuni con più di 15.000 abitanti, dove i membri della Giunta tranne il sindaco non votano, l'emendamento sarebbe stato approvato con 5 voti a favore (minoranza e uno di maggioranza), 3 contro (due di maggioranza e sindaco) ed un astenuto. Evidentemente l'atteggiamento autoreferenziale dell'Amministrazione guidata da Gatti dopo poco più di un anno sta creando qualche malumore anche nella stessa maggioranza, e a tal proposito vanno ricordate le dimissioni di un assessore alcuni mesi fa, insieme all'episodio sopra descritto".