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Risarcimento detenuti: Messina da Cameri scrive a Renzi a Roma

Daniele Nicolò Messina

Cameri - Daniele Nicolò Messina scrive al presidente del Consiglio dott. Matteo Renzi, “da cittadino che ama il suo paese e senza voler fare propaganda ideologia o peggio discriminazione”. Si tratta di una riflessione a voce alta, che il giovane consigliere comunale a Cameri e attivo da anni nel panorama politico locale, ha voluto indirizzare al Premier : “da giovane a giovane, da cittadino a cittadino” ha sottolineato Messina. Oggetto della missiva i recenti provvedimenti del Governo che prevedono il risarcimento in denaro ai detenuti in condizioni inumane o degradanti di 8 euro per ogni giorno di pregiudizio che costerà complessivamente allo Stato 5 milioni di euro nel 2014, 10 milioni nel 2015 e 5,3 milioni nel 2016 e gli oltre 30 milioni di euro sotto forma di sgravi fiscali e contributivi per le imprese che assumono, per un periodo non inferiore a trenta giorni, lavoratori detenuti. Tutto ciò a fronte di una crisi che ha indebolito le famiglie italiane fino a livelli mai raggiunti e un tasso di disoccupazione giovanile del 43,7%, il peggior dato dal 1977. Un appello a “difendere la dignità di quei milioni di onesti cittadini italiani, giovani e non solo, che non ce la fanno più contro una crisi che sta trasformando la società italiana, dividendola tra ricchi da un lato e tutti gli altri che con fatica e qualche miracolo cercano di stare a galla, mese per mese, dall’altro lato” sostiene Messina. Una lettera ed una riflessione che esprimono fiducia nella possibilità del Governo di intervenire con atti concreti : “Signor Presidente del Consiglio non vanifichi l’energia che ancora c’è nel nostro popolo, non bruci la speranza che ancora c’è nei cuori dei giovani, ma agisca calcolando le giuste priorità e sapendo che non c’è più tempo”. La lettera è stata inviata il 3 agosto alla mail matteo@governo.it e all’Ufficio del Presidente, comprensivo della Segreteria particolare centromessaggi@governo.it.