
Trecate - Il 14 marzo scorso, le testate giornalistiche hanno riportato la notizia della confisca di beni per un valore complessivo di 23 milioni di euro nell'ambito dell'operazione "Levante", coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Tra i beni confiscati figurano un appartamento e un box situati nel Comune di Trecate, per un valore complessivo di circa 200.000 euro. In risposta a questa notizia, la minoranza consiliare di Trecate ha subito presentato una mozione in Consiglio Comunale per promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La mozione è stata firmata dai consiglieri Raffaele Sacco (Trecate Domani), Filippo Sansottera (Partito Democratico), Marco Uboldi (Partito Democratico), Emanuela Cazzadore (Uboldi Sindaco) e Anna Uboldi (Uboldi Sindaco).
Raffaele Sacco, già firmatario della mozione che ha portato all'adesione di Trecate all’associazione Avviso Pubblico, ha dichiarato: «La confisca dei beni alla mafia rappresenta un segnale forte dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata. Tuttavia, è fondamentale che questi beni vengano restituiti alla collettività attraverso progetti sociali che ne valorizzino l'utilizzo e ne impediscano l'abbandono».
La mozione impegna il Sindaco e la Giunta a delegare i competenti uffici comunali per effettuare sopralluoghi finalizzati a verificare lo stato dei beni confiscati, e propone la pubblicazione di un avviso esplorativo per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di enti e associazioni del terzo settore, al fine di destinare tali beni a progetti con finalità sociali.
Filippo Sansottera ha sottolineato: «È nostro dovere come amministratori garantire che i beni confiscati non restino inutilizzati, ma diventino risorse per la comunità, offrendo servizi e opportunità ai cittadini. Dobbiamo farlo per costruire anticorpi forti contro le infiltrazioni criminali che nel nostro territorio sono sempre più radicate». Marco Uboldi ha aggiunto: «Il riutilizzo sociale di questi beni rappresenta una vittoria per la legalità e un'opportunità per promuovere iniziative che rafforzino il tessuto sociale del nostro territorio».
Emanuela Cazzadore ha evidenziato l'importanza della collaborazione tra forze politiche nel processo: «È fondamentale che tutte le fasi, dalla verifica dei beni alla selezione dei progetti, avvengano con la massima trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza e degli eletti in consiglio comunale» come Anna Uboldi che ha aggiunto «occorre coinvolgere associazioni e cooperative sociali per trasformare questi beni in luoghi di inclusione e supporto per le fasce più fragili della popolazione».
L'augurio della minoranza è che non si perda tempo e che la mozione trovi porti all'avvio tempestivo delle attività previste per restituire alla collettività i beni confiscati e destinarli a finalità sociali.