Cameri - Riceviamo e pubblichiamo da Melissa Rossoni (gruppo minoranza Consiglio comunale Cameri): "Ma quello che si dice sul commercio camerese è vero? Certamente quello che si percepisce è ben diverso da quello che si vuole far apparire. In Cameri si contano 104 (circa) esercizi commerciali e artigianali. Quello che non si capisce è perché il sabato pomeriggio i negozi sono semi deserti, i bar alla sera non hanno clienti o per lo meno ne hanno molti meno rispetto al numero di persone che potrebbero frequentarli, fattori che si scontrano con le spese che comunque gli esercizi commerciali devono sosteneree che, di conseguenza, diventano eccessive e non più sostenibili. A Cameri oggi si parla di una futura apertura di un nuovo supermercato (attualmente ve ne è presente solo uno) e il progetto va accolto con favore. L’apertura, sebbene non imminente, di un secondo supermercato con annessi spazi per nuove e diverse attività, potrebbe infatti offrire buone possibilità di sviluppo, di crescita e di opportunità di lavoro per gli abitanti del paese. Nuove realtà commerciali, inoltre, consentirebbero probabilmente di rendere più vivibile un paese nel quale mancano diversi servizi mentre la concorrenza che ne deriverebbe con quelli già esistenti, concorrenza che si auspica seria e leale, dovrebbe stimolarela voglia di mettersi in gioco per offrire nuove risorse per i cittadini. In questi anni tuttavia si può solo parlare di “paese morto”. E lo si dice, non per i cittadini, non per i commercianti che ogni giorno si mettono in gioco per offrire un servizio, ma per le possibilità che vengono date a noi tuttida parte dell’Amministrazione comunale. Un paese che non offre possibilità creando eventi, momenti di aggregazione, dando vita, vitalità e valorizzazione al suo territorio, non è attento alle esigenze di chi lo abita e lo vive. Va tuttavia rammentato che nel consiglio comunale di dicembre 2019 ad espressa domanda di cosa l’Amministrazione avesse messo a disposizione per il commercio, ho appreso che la cifra di bilancio stanziata era di soli €14.000circa,Somma assolutamente irrilevante oltre che insufficiente se rapportata ai 365 giorni di lavoro e alle tasse e spese che i commercianti devono quotidianamente sopportare. Alla ulteriore domanda di quale fossero le iniziative che si sarebbero adottate la risposta è stata, se possibile, ancor più deludente. Infatti non è stato elaborato un calendario di eventi né un programma né un’idea. Ciò, ovviamente, non è affatto di aiuto ai commerciantiche non potendo programmare la loro attività nell’immediatofuturo non ne trarranno beneficio se non in piccolissima parte o addirittura penalizzate sotto alcuni punti di vista. Sarebbe stato sufficiente un minimo sforzo organizzativo e forse maggiori competenze per adottare un programma veramente utile a sostenere il commercio camerese. Ci si aspettava che l’attuale Amministrazione, che è estrazione della precedente, avesse ormai compreso le necessità del commercio locale e fosse in grado di intervenire con maggiore incisività e efficacia a favore del Comune di cui anch’essi fanno parte. Tutto questo però non è cosi!"