Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal Pd trecatese e dalla lista civica Nel cuore di Trecate: "In questi giorni i candidati Partito Democratico e Nel Cuore di Trecate stanno distribuendo una sintesi del programma amministrativo che sarà la guida per i prossimi cinque anni di amministrazione. Un progetto di città condiviso che rilancia lo spirito della coalizione che sostiene la candidatura di Enrico Ruggerone: quello della concretezza. La stessa messa in campo in questi anni di amministrazione: perché abbiamo a cuore il futuro della nostra comunità e sappiamo che per renderlo il migliore possibile non esistono formule magiche. Non esistono scorciatoie al confronto, al dialogo e alla partecipazione. Noi non siamo i "candidati dell'Abracadabra". Quelli che promettono mille telecamere per la videosorveglianza in 5 anni, come si legge nel programma del candidato Sindaco Federico Binatti e della sua coalizione. Conoscendo i costi di mercato, per sistemi di minima efficienza, si stimano spese superiori ai 2milioni di euro, se si intendono tecnologie all'avanguardia simili a quelle da noi istallate presso le vie d'accesso alla città superiamo i 12milioni di spesa... cifre insostenibili per il bilancio comunale a meno di azzerare le spese per il sociale. A proposito di sociale, nel medesimo documento della destra radicale si legge che i servizi erogati fino ad oggi sarebbero stati rivolti agli stranieri. Non ci piace ripeterci, ma siamo costretti a farlo, dato che le destre tentano di ripetere le bugie finché non diventano verità. Lo ribadiamo ancora una volta: l'85% delle risorse spese per le nostre famiglie negli ultimi 5 anni sono state destinate ad italiani per far fronte a fragilità, disagio e nuove povertà. La restante parte ha invece aiutato famiglie di stranieri, persone che vengono dai più disparati Paesi, ma che sono cittadini italiani quanto ciascuno di noi e ne hanno diritto. Un esempio su tutti: su 104 alloggi popolari a Trecate, 92 sono destinati a italiani. Detto questo, non non ci vergogniamo di promuovere l'integrazione, perché integrazione vuol dire sicurezza, valori condivisi e una comunità più vivibile. Altri preferiscono la ghettizzazione e l'emarginazione, veri presupposti alla criminalità e al degrado. Evidentemente il candidato sindaco delle destre, Federico Binatti, ha poca familiarità con numeri e percentuali. Persiste nel denunciare un'impennata di furti e rapine alludendo a documenti ufficiali forniti da Forze dell'ordine e Prefettura. Gli stessi organismi che con l'attuale Amministrazione siedono al Tavolo provinciale per l'Ordine e la Sicurezza. Una strategia che, unita alla videosorveglianza collegata al Comando Provinciale dei Carabinieri, ha consentito di registrare una riduzione, negli ultimi due anni, dei furti -19% (-71% di quelli in appartamento negli ultimi 4 mesi del 2015) e delle rapine -41%. Numeri che parlano da soli, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Invece Binatti continua spararle grosse, vaneggiando su un fantomatico centro sportivo: dove sorgerà? Che dimensione e capienza avrà? Quanto costerà? A quali altri opere, servizi, iniziative sarà necessario rinunciare per realizzarlo? Del resto non ci meraviglia il fatto che i conti del Comune siano poco chiari al consigliere Binatti, mai presente in consiglio comunale nel 2016 e assente persino all'approvazione del Bilancio di previsione: quel documento di programmazione finanziaria che permetterà di amministrare Trecate a chiunque dovesse vincere le elezioni. Si informi prima di fare promesse da Marinaio e si renda conto, una volta per tutte, che l'amministrazione è una cosa seria. Lasciamo ad altri il cappello di Merlino. Noi scegliamo la programmazione, puntiamo su una vision chiara e sul lavoro, costante e determinato, valorizzando anche le tante competenze degli uffici comunali. Lasciamo ad altri le nostalgie dei "bei tempi andati", del "si stava meglio quando c'era lui", dei post inneggianti il nazifascismo sui profili facebook dei propri candidati. Noi non pensiamo che con la bacchetta magica si elimini la criminalità, ma abbiamo inserito nel prossimo bilancio 90mila euro per potenziare ulteriormente la videosorveglianza e lavoriamo fianco a fianco delle forze dell'ordine. Non abbiamo pozioni magiche per rilanciare il commercio, ma destiniamo 300mila euro per la riqualificazione di via Mazzini, peraltro coinvolgendo i commercianti in un bando regionale, e oltre un milione di euro per interventi di urbanizzazione e manutenzione di immobili. Non conosciamo formule alchemiche per risolvere il problema dell'occupazione, ma apriamo in Comune un sportello lavoro accreditato dalla Regione -l'unico in Piemonte e capofila di dieci Comuni - dopo aver già destinato 10milioni di euro alle famiglie negli ultimi 5 anni e valorizziamo un'area produttivo-commerciale che genererà centinaia diposti di lavoro. Non ci affidiamo a stregonerie per valorizzare il centro storico, ma rinnoviamo l'illuminazione pubblica di tutta la città e pianifichiamo una vera operazione di marketing territoriale valorizzando il miglior “prodotto” del nostro territorio: Villa Cicogna, che assieme il suo parco, diventerà sempre più il cuore pulsante della nostra comunità grazie ad un grande progetto culturale che poggia sul recupero degli spazi completato negli anni scorsi. Il nostro #futurocomune si costruisce così, nel lavoro quotidiano e senza giochi di prestigio".