Trecate - Il Comune di Trecate è pronto a varare il bilancio di previsione 2015. Un documento finanziario che verrà sottoposto all'analisi delle Commissioni e del Consiglio Comunale nelle prossime settimane in vista del voto previsto entro inizio giugno. Il rigoroso lavoro di razionalizzazione della spesa effettuato dagli uffici delinea un impianto che consente di garantire adeguati standard di servizio ai cittadini, la disponibilità per investimenti e, non ultimo, mantenere invariate tasse e tariffe. Irpef, Imu, Tasi e Tari non saranno, infatti, aumentate nonostante una disponibilità di circa 700mila euro in meno, tra trasferimenti dallo Stato (meno 500mila) e minori entrate (meno 200mila), rispetto allo scorso anno.Una presa di posizione, quella dell'amministrazione relativa alle aliquote, chiarita da Pier Paolo Almasio, consigliere delegato al Bilancio. «Abbiamo messo i servizi ed i cittadini al primo posto – spiega - cercando di non incidere, o farlo il meno possibile, sui bilanci delle famiglie. Proprio per questo non ci sarà un aumento delle tariffe locali nonostante la norma lo consentirebbe poiché nessuna aliquota è attualmente ai livelli massimi».
Resteranno, dunque, invariate l'addizionale Irpef, con esenzione per i redditi fino ad 8mila euro, e la Tasi, con esenzione delle aree fabbricabili. Analogamente non cambierà l'aliquota Imu anche se non sarà più possibile l'esenzione per le unità immobiliari concesse in comodato d’uso, per cui verrà applicata un'aliquota agevolata del 4Xmille, così come saranno inserite agevolazioni per interventi di tipo energetico-ambientale (dal 3 al 18% -Protocollo ITACA ) e per le aree fabbricabili (- 20%) situate nell’area Sud sottoposta dal Piano Regolatore del 2005 ad uno sviluppo programmato.
«Uno sforzo – commenta il Sindaco, Enrico Ruggerone – di controllo di tutte le funzioni della macchina amministrativa che va riconosciuto agli uffici: grazie all'impegno di tutti possiamo continuare a garantire servizi ai cittadini e destinare oltre un milione di euro per la realizzazione di opere pubbliche senza fare cassa con tasse e tariffe». Una razionalizzazione che, per quanto riguarda la Tari, potrebbe persino portare ad una sensibile riduzione dovuta alla diminuzione delle spese per la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento delle strade.