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Ruggerone e Uboldi: Ecco perché abbiamo detto NO

Trecate - La notizia è diventata ufficiale alle ore 14.30, quando si è conclusa la conferenza dei servizi nella sede della Provincia a Novara che ha detto un No pressoché inappellabile alla possibilità che tra Trecate e San Martino di Trecate venga realizzato un impianto per il trattamento di rifiuti sanitari pericolosi. Poco dopo è stata convocata una conferenza stampa in Comune a Trecate dove è stato spiegato cosa è successo a Palazzo Natta e i motivi che hanno spinto la Conferenza a dare il parere negativo al progetto della ditta HWT srl. Presenti tutti i componenti dell'Amministrazione comunale, diversi consiglieri di maggioranza, qualche componente del Comitato No all'Inceneritore (come il presidente Carlo Perone) ed i sindaci di Trecate, Cerano e Romentino, rispettivamente Enrico Ruggerone, Flavio Gatti e Alessio Gatti.

Ha iniziato Ruggerone: "Con il responso della Conferenza dei Servizi credo si sia messo fine alla possibilità di creare quel tipo di impianto nei pressi del polo petrol-chimico di San Martino. Abbiamo preso una posizione ufficiale solo dopo aver sentito in riunione le relazioni tecniche di Acqua Novara-Vco, Provincia, Arpa, Asl e Vigili del Fuoco, che hanno fatto un gran lavoro ed hanno spiegato in modo molto preciso e dettagliato perché, appunto tecnicamente, era impossibile realizzare un inceneritore in località Bellaria. E' stato un No tutt'altro che scontato, in quanto c'era la possibilità che venisse lasciata qualche porta aperta a tale eventualità, ora invece assolutamente scongiurata. La riunione si è aperta alle 10 e conclusa dopo oltre quattro ore e mezzo di dibattito. L'impatto ambientale non è accettabile e quindi si è chiesta una revisione totale del progetto, non una integrazione. Se avessimo detto di No a prescindere prima della Conferenza avremmo dato adito all'azienda di fare ricorso, che sarebbe durato anni e forse sarebbe anche costato parecchi soldi alle casse comunali se avessimo perso la causa. Con serietà invece, così come abbiamo fatto per i pozzi in località Buscaglino, per l'Unibios e per il progetto di Mauletta nell'ex cava Cav To-Mi, abbiamo affrontato la questione in modo davvero preciso e abbiamo vinto su tutta la linea. Chiaro che a noi la creazione di nuovi posti di lavoro interessano, ma non a discapito della salute. Credo che sia importante anche l'eccellente rapporto che si è instaurato con le aziende sanmartinesi proprio per cercare di incentivare o mantenere occupazione. A tal proposito speriamo che da Roma arrivi presto la certificazione Aia (attestato d'impatto ambientale) per la Sarpom. Ho voluto insieme a me oggi i sindaci di Romentino e Cerano e l'assessore all'Ambiente Uboldi perché credo sia fondamentale unirsi in favore del territorio e contro lo sfruttamento. Con questo No - ha concluso - è terminato un procedimento che non può essere riaperto".

L'assessore Marco Uboldi ha sottolineato che "ci siamo comportati proprio allo stesso modo di quanto fatto con Unibios e Mauletta. Con calma non abbiamo mai perso il polso della situazione ed abbiamo agito di squadra. Vedo nel comitato persone mosse da passione e amore per il territorio; c'è però anche qualcuno che è entrato più per la passione per se stesso e cercare visibilità...".

Il sindaco Gatti: "Eravamo molto preoccupati per questa vicenda ed abbiamo in più occasioni dichiarato la nostra contrarietà. Posto peggiore dove ubicare un impianto del genere non esiste in tutto il Piemonte... Il progetto presentato presentava delle lacune messe in evidenza dai tecnici interpellati ed è stato bocciato inesorabilmente. Per fermare la realizzazione di questo impianto non si devono solo piantare bandierine e raccogliere firme, ma anche e soprattutto andare a fondo nel progetto e trovare la chiave di volta per far capire che non va bene. La Conferenza dei Servizi ha funzionato e le relazioni ben fatte: complimenti a tutti".

Il collega di Romentino, Biondo: "Trovo molto positivo che si sia lavorato per unità di intenti tutti insieme, noi con Cerano e Trecate per trovare una soluzione inattaccabile da ogni punto di vista. Parole precise, misurate, ben calibrate, che non lasciavano spazio a dubbi o a ricorsi, che sono risultate fondamentali per questo importante  non scontato risultato. Portiamo a casa la convinzione che è finita l'era nella quale ciascun sindaco guardava al proprio orticello, ma che si debba agire uniti cercando il coinvolgimento dei 'vicini'".

Per l'HWT srl erano presenti l'amministratore delegato e quattro tecnici; inoltre c'era un tecnico proveniente dalla Sardegna dove è stato realizzato un impianto analogo a quello che si voleva realizzare sul territorio trecatese. Il primo progetto è stato presentato in Provincia (non in Comune di Trecate) lo scorso giugno e immediatamente bocciato per una prima revisione; quindi a fine settembre è stato presentato il 'bis', che ora ha avuto il No definitivo della Conferenza dei servizi.

Cosa rimane di questa vicenda al punto di vista politico e umano? "No comment..." dice laconicamente Ruggerone. Uboldi aggiunge: "Chi ha affrontato con lo spirito giusto questa vicenda oggi come noi è contentissimo. Gli altri sinceramente non so. Personalmente mi sono sentito sotto processo in questi giorni senza alcun motivo e ora spero si sia capito da che parte stiamo prima, ora e sempre su temi sensibili come questo".