Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal Pd trecatese e dalla lista civica Nel cuore di Trecate: "Un sorriso amaro. Questo ci suscita leggere di chi descrive Trecate come “quel posto un po’ trasandato e abbandonato a se stesso che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente”. Un ritornello, tutt'altro che simpatico, che sentiamo ripetere da cinque anni da alcuni esponenti della minoranza in Consiglio Comunale. Non certo una felice intuizione sul fronte del marketing territoriale che gli stessi individuano come panacea di tutti i mali per il commercio trecatese. Un richiamo tragicomico alla promozione territoriale proprio dagli stessi bastian contrari che denigrano ad ogni uscita pubblica la nostra città. Numeri alla mano, non mancano, e certo non sono mancate, attività, iniziative ed eventi a sostegno di commercio e turismo: circa 800 dal 2011 al 2016. La sostituzione dell'intera illuminazione cittadina (2,5milioni di euro senza gravare sulle casse del Comune) a partire dalla prossima primavera, la riqualificazione di via Mazzini (300mila euro grazie alla partecipazione ad un bando regionale), cui seguirà un bando specifico destinato ai commercianti che l'amministrazione ha incontrato nelle scorse settimane. Un tassello di una pianificazione che investe piazza Cavour e le aree limitrofe, ma che estende il concetto di “centro”, inteso come luogo di socialità, incontro e condivisione, fino all'area di villa Cicogna, vero fiore all'occhiello della nostra città su cui si sono concentrati numerosi interventi: dal recupero del salone delle feste, a quello di via Ferraris, passando per gli interventi sui portali e sul giardino all'italiana. Il marketing territoriale non si improvvisa a colpi di slogan: serve un prodotto spendibile che si distingua dalle offerte omologate del resto del territorio. Ci stiamo lavorando da tempo e nei prossimi cinque anni avremo modo di completare il percorso. Guardare al futuro con fiducia e spirito costruttivo, non significa ignorare criticità e problemi. Piuttosto prenderne atto, confrontarsi con i cittadini e lavorare a soluzioni compatibili con i fondi a disposizione e con le normative vigenti. La cultura della boutade elettorale e della strumentalizzazione politica non ci appartiene. Un esempio su tutti: quello dei parcheggi a pagamento in centro. Perché non tornare al sistema a disco orario? La risposta è semplice: la scelta dell'amministrazione, dopo aver ascoltato la comunità, è quella di destinare gli agenti della Polizia Municipale al presidio del territorio e del decoro urbano e non alla sorveglianza sulle aree di sosta, impiegando per questo compito gli ausiliari del traffico. Lo ricordiamo, per chi avesse trascurato il dettaglio della normativa vigente: gli ausiliari del traffico possono vigilare solo sui parcheggi contrassegnati con striscia blu e non su quelli regolati da disco orario. Chi amministra deve scegliere, lo fa con responsabilità e a ragion veduta. Ci spiace che il contributo di una certa parte della minoranza si limiti all’invettiva, eccezion fatta per alcune proposte che, se pur con il rispetto dovuto all'esercizio democratico dell'opposizione, fanno sorridere. Basti pensare alla raffica di interrogazioni sulle sorprendenti curve ad angolo retto, all'idea di limitare la diffusione di pericolose pandemie misurando la temperatura a coloro che sbarcavano in stazione o ancora la proposta di allargamento di via Mazzini probabilmente chiedendo agli abitanti della via il permesso di abbattere le loro case".