Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Enrico Ruggerone e dalle liste Pd e Nel cuore di Trecate che appoggiano la sua ricandidatura: "Siamo costretti a tornare su un tema che ritenevamo chiuso ma il candidato della destra, Federico Binatti, ci impone di riprendere la questione della frequenza alle sedute di consiglio comunale. Nei giorni scorsi abbiamo evidenziato un dato, uno soltanto, incontrovertibile: Binatti non ha partecipato ad alcun consiglio comunale nel 2016, neppure a quello per l'approvazione del bilancio di previsione. Visto che le cifre tanto appassionano il candidato in questione, volentieri approfondiamo il tema aggiungendo che Binatti ha sì presenziato al 60% dei consigli nel 2015, ma ha partecipato al voto solo per il 42% delle delibere. Evidentemente aveva di meglio da fare... Per la precisione: sì, la media di presenze nei cinque anni è del 75%, ma le stesse sono in costante calo dal 2013 in poi. Del resto, proprio dai banchi della minoranza, dal gruppo di Forza Italia nello specifico, che oggi sostiene la candidatura Binatti, sono state rilevate ripetutamente tali assenze ingiustificate: ne prendiamo atto. Come prendiamo atto del fatto che il Federico Binatti rivendica un ruolo centrale, con percentuali altissime di presenza, nell'amministrazione di centrodestra tragicamente naufragata nel commissariamento del nostro Comune, di cui peraltro fu assessore. Un punto di riferimento amministrativo, evidentemente, per il candidato della destra che ripropone, nel poliedrico assembramento delle liste che lo sostengono, figure centrali di quel periodo; personaggi che furono componenti della giunta e consiglieri in quella discutibile esperienza. Trecate ha impiegato oltre due anni per riprendersi dal commissariamento che, di fatto, ha azzerato la capacità di investimento del Comune fino a tutto il 2013. Riproporre ora lo stesso schema non ci sembra un elemento di "rinnovamento", vocabolo tanto caro in questi ultimi mesi alla destra, ma un preoccupante ritorno al passato. Trecate, dopo 5 anni di intenso lavoro, è ripartita, non fermiamola".