Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dai gruppi consiliari del Pd Trecate e di Nel cuore di Trecate, in particolare dai capigruppo Filippo Sansottera e Pier Paolo Almasio: "I nostri gruppi di opposizione hanno espresso voto contrario alla programmazione strategica di questa Amministrazione, che per diversi per motivi riteniamo del tutto inadeguata. Ai toni apocalittici usati per descrivere Trecate da questa coalizione non solo in campagna elettorale, ma durante gli anni precedenti, sarebbe dovuto seguire un documento strategico stravolgente. Stralci della loro premessa al programma elettorale, come questi: “Trecate segnata da anni di degrado, trascuratezza, strade sporche, furti, scippi, i servizi diminuiscono al punto da essere semi-inesisteni, centro abbandonato a se stesso…potremmo andare avanti all’infinito”, lasciavano immaginare infinite e drastiche innovazioni. Queste visioni apocalittiche peraltro, non dimentichiamolo, all’interno di questa stessa maggioranza generarono profonde fratture e dissonanze fino a pochi mesi fa. Anche se non vengono sbandierate e comprensibilmente negate , tutti sanno esserci. Poi succede che il tempo delle parole finisce e inizia quello di prendersi le responsabilità. La fiducia dei cittadini l’hanno ottenuta, ora il tempo delle parole, degli slogan e delle promesse è finito. E sta finendo anche il tempo di scaricare ogni colpa sull’Amministrazione precedente, salvo tenersi ciò che è buono spacciandolo ovviamente per farina del proprio sacco. Questo è un modo sciatto e vecchio di far politica, non certo di cambiamento. L’Amministrazione in carica può anche attaccare i nostri gruppi di opposizione rispondendo a questo comunicato, ma già una stampa certo non tenera con la precedente Amministrazione, poche settimane fa tuonava che è ora di darsi una mossa, quando anche i cittadini saranno stufi di slogan e scaricabarile (perché delle buone iniziative non possono certo bastare, si parla di Amministrare una Città), allora prendersela con l’opposizione e col precedente Sindaco, che tanto di buono ha lasciato, senza troppi fronzoli, non sarà più una risposta spendibile. E quanto di buono ha lasciato? Moltissimo evidentemente, considerando che oltre ad un bilancio solido (come confermato dall’Assessore delegato), nel d.u.p. è rimasto moltissimo del mandato Ruggerone. Ma allora perché certi Assessori e Consiglieri lamentano casse vuote e mancanza di fondi ed altri Assessori lavorano consapevoli delle ormai strutturali scarse risorse dei Comuni ma adoperandosi come meglio possono prendendosi le responsabilità del caso? Altra dimostrazione di una visione politica del tutto disomogenea. In un gruppo avere idee diverse è normale, completamente diverse no, e non è nemmeno funzionale. Anzi. Film già visti a Trecate. Altri Consiglieri di maggioranza ammettono che non vi possono essere fratture nette tra le varie Amministrazioni, ma allora perché sottoscrivere i toni catastrofici con cui è stata dipinta la precedente Amministrazione per poi ammettere subito che in parte verrà seguita la stessa linea? I toni apocalittici erano un bluff per incassare più voti? Se così fosse ora bisogna renderne conto. E venendo ai voti, ci sarà tutto il tempo per i cittadini di valutare come è stata riposta la loro fiducia. L’approvazione delle linee programmatiche e del Documento Unico di Programmazione era il primo banco di prova veramente importante, per tradurre in impegni concreti le promesse elettorali. Anche in questo caso, delude vedere come diversi punti, da fermi e netti, siano diventati possibilisti e meno certi. Alcuni spariti. L’Assessore Pasca per rilanciare prometteva nel suo materiale elettorale ““Niente TARI per due anni per chi apre a Trecate”. Peccato che la pagherebbero gli altri trecatesi visto che i costi del servizio vanno coperti integralmente dall’utenza, per legge. Ed ecco che la promessa sparisce. Perché è bella l’idea di rilanciare commercio e attività produttive, molto meno bella l’altra faccia della medaglia, che è far pagare ad altri trecatesi quel costo a beneficio magari di non trecatesi, o visto i toni sprezzanti spesso utilizzati da taluni, di avventori stranieri. Bel modo di tutelare i trecatesi. Ecco quindi che la promessa-slogan va bene per cercare consenso, ma al banco di prova del d.u.p. la promessa scompare. Altro esempio tanto discusso nei mesi scorsi, nel programma della coalizione a sostegno di Binatti distribuito ai cittadini leggiamo che: "Co-finanzieremo l’installazione di videosorveglianza privata con l’obiettivo di installare 1000 telecamere in cinque anni". Ora, del Documento Unico di programmazione, atto fondamentale per determinazione l’inidirizzo strategico e operativo pluriennale, leggiamo che: “Verrà incentivata l’installazione di sistemi di videosorveglianza privati, attraverso la ricerca di forme di agevolazioni”. Incentivata, quanto non si sa, le forme di agevolazione parevano sicure, ora bisogna cercarle, le “1000 telecamere” sono diventate semplicemente un generico “telecamere”. Per il momento la maggioranza può godere degli effetti più che positivi della videosorveglianza introdotta da Ruggerone e dai soldi a bilancio predisposti per questa annualità sempre da Ruggerone. Una miseranda fine ha fatto anche lo sbandierato il terzo turno dei vigili , che evapora nella programmazione strategica, stante i noti limiti imposti dalla legge (e non certo da oggi) sull’assunzione del personale. Solo esempi, ma significativi, che ogni cittadino dovrebbe tenere a mente. Noi non giudichiamo l’operato di questa Amministrazione, come furbescamente ha voluto far intendere il Sindaco, anche perché una volta esaurito il nostro più che solido bilancio lasciato a disposizione del Comune, l’attuale Maggioranza dovrà comporlo e prendersene la responsabilità, di fronte ai cittadini. Per il momento prendiamo atto che, pur con delle buone idee e iniziative, che abbiamo evidenziato anche in Consiglio, la sostanza di questo d.u.p. è molto più frutto del mandato Ruggerone che non del rivoluzionario “cambiamo Trecate” ventilato ai cittadini pochi mesi fa. La maggioranza avrà tutto il tempo di assolvere gli impegni presi con i trecatesi, noi non abbiamo alcuna fretta di giudicare pregiudizialmente, come si suol dire, il tempo è galantuomo".