Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Emanuela Cazzadore e Anna Uboldi (foto), consigliere di opposizione a Trecate nella lista Uboldi Sindaco: "Nel Consiglio Comunale di mercoledì 6 settembre la maggioranza ha ratificato l’ennesima chiusura di servizi in attesa di non meglio definiti Project Financing. Ma le ragioni di questo sfascio vengono da lontano, il sindaco Federico Binatti amministra Trecate dal 2016, un settennato nel quale la città è degradata a livelli impensabili. Afflitto da una totalizzante ambizione politica personale, il sindaco ha investito tutte le sue risorse ed energie nel costruire la propria carriera, dimostrando due caratteristiche della sua azione: una fragilissima stabilità nei rapporti fiduciari con incapacità di gestire i beni comuni. Ed il risultato è la chiusura di strutture/servizi fondamentali per la città. Sul primo tema l’elenco delle imprese è imbarazzante ed è già affidato alla storia. Nel 2017 Binatti si fida del suo vice Capoccia salvo poi, nello scandalo dei pacchi per i poveri barattati col concerto di Jo Squillo, cacciarlo via come unico responsabile del disastro (anche mediatico). La maggioranza vacilla ma Binatti accorda la fiducia a Canetta, inizialmente schierato contro, e lo nomina vicesindaco. Però anche questa fiducia non è così solida tanto che viene assegnata al consigliere Oriolo. Tutti sanno com’è finita: Oriolo è durato solo una notte, poi è licenziato. Un giochetto finito su tutti i giornali e costato a noi cittadini più di 60 mila euro in spese legali e risarcimenti. Infine, la vicenda Varone, il quale aveva un rapporto fiduciario inossidabile con Binatti: anni di amicizia, vacanze insieme in famiglia. Varone viene scaricato in una notte di mezza estate, nonostante sia stato il più votato della stessa lista Binatti. Spiegazioni? Nessuna. Ma oltre all’elenco di persone cacciate da Binatti, c’è un’altra lista della vergogna e del disastro amministrativo: quella delle chiusure di strutture e servizi. Siamo già a dieci in pochi anni. L’ultimo in ordine di tempo è il Centro Sportivo di via Bottego, il Tennis. Stop dal 1° settembre. Il decalogo dello sfascio parte da lontano: nel 2016, appena insediato, Binatti chiude la Casa di Riposo di via F.lli Russi: da allora, una preziosa struttura pubblica in pieno centro cittadino è in totale degrado e abbandono. Poi viene chiusa per quasi tre anni la palestra di via Mezzano, perfettamente funzionante per rifarne una sostanzialmente uguale. Chiusa anche la Spt, municipalizzata che garantiva ai trecatesi i servizi di acqua potabile e pulizia urbana al prezzo più basso di tutto il Piemonte. E ancora: a gennaio 2023 vengono chiuse la piscina comunale, la biblioteca (per qualche mese), il teatro comunale (che ancora è inagibile). Tornando allo sport, viene sostanzialmente sfrattata la UST, la storica società sportiva trecatese che, in assenza di una soluzione privata, sarà costretta a una inevitabile chiusura. Infine, dopo aver sfrattato le associazioni che li utilizzavano, sono ora chiusi e inutilizzati molti locali della ex Casa Balilla, proposti a condizioni insostenibili per le organizzazioni di volontariato locale. E’ chiusa e non agibile dalla primavera anche la chiesa di San Bernardo, di proprietà comunale. Vista la propensione degli amministratori a tagliare servizi e chiudere strutture, segno evidente dello sfascio e del degrado generale, non rimane che rallegrarci con i cittadini trecatesi, oberati di più tasse ma rimasti senza servizi: potremo comunque continuare a respirare l’aria. Almeno quella non ce la possono togliere".