Trecate - Era presidente del Consiglio comunale, incarico per il quale aveva anche una retribuzione. Eppure ha deciso di dimettersi e per spiegare i motivi ha convocato la mattina di giovedì 16 ottobre una conferenza stampa al Funky Bar (presenti tra il pubblico il consigliere di Forza Italia Rossano Canetta e del Pd Filippo Sansottera). Roberto Varisco, eletto nell’estate del 2011 nell’Italia dei Valori, è un fiume in piena: “Prendo le distanze da questa maggioranza e dall’Amministrazione comunale retta dal sindaco Ruggerone; è venuto meno il rapporto di fiducia con lui e soprattutto con un paio di assessori i quali ho sempre difeso pubblicamente ma quasi mai approvato il loro operato. Avevamo un programma elettorale da portare avanti e più volte in riunioni di maggioranza ho fatto presente queste cose insieme ad altri consiglieri, ma la linea è rimasta sempre la medesima e ora dopo il fatto dell’inceneritore non posso rimanere dentro questo gruppo. Ho preferito dimettermi da presidente del Consiglio – prosegue – per essere più libero e sereno nelle mie dichiarazioni e azioni di natura politica. Un esempio di cose non fatte in questo mandato? La maggiore trasparenza che doveva essere assicurata dalle trasmissioni dei consigli comunali in streaming grazie ad un accordo col Cine Foto Club: tante belle parole ma nulla di fatto. A proposito di inceneritore e delle politiche ambientali non capisco perché il Pd abbia in provincia di Novara due modi di pensare ed agire completamente contrapposti: nel dicembre 2010 l’allora consigliera regionale Manica presentava una interrogazione a Torino dove esprimeva forte dissenso per il progetto di Mauletta nell’ex cava Cav To Mi a San Martino. Chiedeva un no a prescindere. Ora invece Ruggerone e l’assessore all’Ambiente Uboldi vogliono prima vedere il progetto e poi far decidere la conferenza dei servizi. Vorrei ricordare che l’inceneritore porterà sulle nostre strade lo stesso numero di camion in arrivo e partenza dall’impianto per lo smaltimento di rifiuti ospedalieri. Tra l’altro la questione Mauletta è stata portata anche a Roma con un’interrogazione della sen. Biondelli in Senato al Ministro dell’Ambiente; anche Barini, sempre del Pd, è contrario ad impianti per il trattamento di rifiuti speciali e lo ha dichiarato in più occasioni, ma stranamente su Trecate non s’è pronunciato… Questo è un sito che smaltirà circa 15.000 tonnellate di rifiuti speciali ospedalieri all’anno, non è certo un forno che fa le pizze come vuol far passare qualcuno! Questi rifiuti verrebbero in gran parte da tutti il Piemonte e dalla Liguria, solo 1.000 tonnellate dagli ospedali della zona. È vero non è grande come quello di Parona, ma sfido chiunque ad andare a San Martino a fare footing ed accorgersi che l’aria già da ora non è delle più salubri. Si parla tanto di trenta nuovi posti di lavoro, ma non si pensa a quegli agricoltori che perderebbero campi o allevamenti da far andare, per non parlare di quelle aziende che deciderebbero di traslocare altrove pur di non avere un inceneritore sottocasa, o dei residenti che venderebbero a sottocosto la loro casa perché troppo vicina al sito e ai suoi fumi. Perché a Roma Barini e Rossi fanno la battaglia contro i pozzi di petrolio a Carpignano Sesia ed ignorano bellamente questo progetto? Sempre a proposito di nuovi posti di lavoro, siete convinti che saranno di Trecate? Io credo che attingeranno da personale qualificato o di esperienza che non è certo residente qui da noi. E poi: chi sono quelli che vogliono aprire l’impianto? E oltre ai rifiuti ospedalieri chi mi dice che un domani non stoccheranno altri materiali, anche meno pericolosi ma non per questo non impattanti sull’ambiente? Ci sono diversi studi epidemiologici che hanno dimostrato l’incidenza della presenza dell’inceneritore a Vercelli sul sorgere di patologie tumorali nei residenti vicino al sito. Vedo – e affonda il colpo su Ruggerone – che il sindaco fa gli interessi particolari ma non della collettività. Con me c’è tutto il gruppo dell’ex Idv, compresa l’amica Infantino. Io non sono mai stato scorretto con loro; l’Amministrazione comunale invece ha deciso di nascondere la cosa, visto che è da giugno che c’è questo progetto e che hanno negato ad un’associazione trecatese la possibilità di indire una seduta pubblica per parlare dell’inceneritore: così non si fa. Ora sarà ripresentata richiesta formale dal sen. Martelli del MoVimento 5 Stelle. La mia è una battaglia su un argomento specifico che mi trova in perfetta sintonia con i ‘grillini’ ma anche con Forza Italia e la Lega Nord. Non ne faccio una questione di ideologia, ma di dire no senza se e senza ma a questo progetto. Nel 2006 con un gruppo di amici prendemmo le distanze dal centrosinistra (ci fu l’apparentamento della lista del padre al futuro sindaco Zanotti Fragonara, che poi vinse le elezioni contro la candidata del centrosinistra Marchi); nel 2011 credevo che la musica fosse cambiata e fosse mutata la mentalità: mi sono sbagliato e vedo che continuano i ‘vecchi’ conflitti di interesse di qualcuno…”.
Terminata la conferenza stampa di Varisco, ecco che tocca all’Amministrazione Ruggerone confrontarsi con la stampa locale e dire la sua su queste dimissioni. Presenti: il sindaco Ruggerone, la vice Marchi, gli assessori Uboldi e Rosina e i consiglieri Almasio, Costa, Puccio e Sansottera. “Ho saputo di questa decisione dell’ex presidente Varisco non personalmente da lui ma dai social network e dai giornali: un vero fulmine a ciel sereno. Eppure la linea della mia Amministrazione comunale è sempre stata condivisa con tutti gli esponenti della maggioranza, anche dopo estenuanti riunioni e confronti con tutti, nessuno escluso. Dell’impianto si è detto di tutto di più, ma forse si dovrebbe aspettare la conferenza dei servizi del 6 novembre prossimo per avere dei dati più concreti e ufficiali e non dire cose buttate lì che poi non sono del tutto vere. Mi stupisce che Varisco abbia deciso di dimettersi, ma solo fino ad un certo punti, visto che pochi giorni fa aveva manifestato il suo desiderio di ‘lasciare’ il Consiglio comunale di Trecate per entrare nel Cda del Cisa (consorzio intercomunale dei servizi sociali), magari per assumere la carica di presidente… decisione che per statuto non era possibile in quanto non eleggibile. L’ex presidente poi non può dire di essere stato tagliato fuori dalle decisioni della maggioranza, visto che è sempre stato molto organico. Tornando al progetto, l’unico ente che può negare l’autorizzazione è la conferenza dei servizi: prima capiamo per bene di che cosa stiamo parlando e poi cerchiamo di vedere se e come migliorarlo e alla fine si decide se è sì oppure no. Questo è un modus operandi che abbiamo sempre adottato e che faremo anche ora”.
Vice sindaco Marchi: “Vorrei parlare di Unibios, anche loro avevano un inceneritore, eppure siamo riusciti a farglielo spegnere e a trovare un modo per una soluzione che fosse condivisa da tutta la maggioranza e anche dai trecatesi. Così dev’essere anche oggi”.
Almasio: “Io vorrei invece ringraziare l’ex presidente Varisco per l’apporto dato in Consiglio comunale al meglio delle sue possibilità. Mi stupisce tra l’altro che stamattina nella riunione dei capigruppo gli elogi maggiori siano arrivati da Capoccia (opposizione), il quale ha chiesto che rimanesse sino al 2016, anche se sino all’ultima riunione del Consiglio ne ha dette di tutti i colori contro il presidente… evidentemente ha cambiato idea. Tornando al progetto: la maggioranza ha l’obbligo di decidere e amministrare e non di fare opposizione, altrimenti c’è qualcosa che non va”.
Assessore Uboldi: “Mai detto a nessuno un no a priori ma sempre dopo la conferenza dei servizi; questo è stato anche per Mauletta; formammo il comitato nel 2010 solo perché non ritenevamo corretto che un progetto del genere fosse avvallato dal commissario prefettizio (dott.ssa Vilasi), che si deve invece occupare dell’ordinaria amministrazione. E poi mi sembra che ci siano due Varisco: uno che quando è in maggioranza dice una cosa ed è d’accordo con tutti e un altro che appena esce critica e ora si straccia le vesti contro l’ipotesi inceneritore. Già il 30 settembre scorso il sindaco in Consiglio aveva annunciato la linea dell’Amministrazione sull’interrogazione presentata da Canetta: perché non s’è dimesso subito dopo?”.
Sansottera: “Quando sei al governo di una città devi avere un atteggiamento differente, forse più responsabile, che dall’essere all’opposizione. Prima vanno fatte tutte le valutazioni e poi si procede a decidere per il meglio di Trecate e dei trecatesi. Non credo sia corretto ergersi a paladini dell’ambiente. L’inceneritore di materiali ospedalieri è un argomento e progetto totalmente differenti dall’ex cava Cav To Mi o dal pozzo di Carpignano Sesia. Rimango perplesso dall’atteggiamento di Varisco, che da subito non era contento del suo ruolo all’interno della maggioranza (presidente Consiglio comunale), quando invece avrebbe voluto incarichi di tipo amministrativo (assessore)”.
Chiusura di Uboldi: “A Trecate si sta creando un clima tutt’altro che sereno. Volete un esempio? Lunedì pomeriggio mi ha chiamato D’Ulisse, direttore responsabile di Controcorrente (giornale decisamente avverso all’Amministrazione comunale), il quale ci informava che in campagna era stato trovato un fusto con una scritta ‘Rifiuti ospedalieri infettivi pericolosi’. Subito abbiamo allertato sia la Polizia Municipale che il Consorzio, che con mezzi idonei è venuto per lo smaltimento di quello che si è rivelato solo un ammasso di abiti usati: uno scherzo di pessimo gusto che costerà senza dubbio qualche migliaio di euro ai trecatesi, per la parcella che giustamente il Consorzio emetterà nei nostri confronti per l’intervento d’urgenza per smaltire il ‘pericoloso’ fusto”.
La conferenza si conclude con la consapevolezza che da oggi al termine del mandato di Ruggerone (estate 2016) c’è un consigliere all’opposizione in più e che gli equilibri non sono più i medesimi.
Gianmaria Balboni